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Sorellina porcellina


di boomer
10.07.2013    |    48.426    |    5 9.7
"Mi prese il cazzo in mano stando in ginocchio, se lo portò in bocca e lo comincio a risucchiare come un aspirapolvere..."
Tra me e miriam, mia sorella, ci passiamo 15 mesi soltanto. Io sono nato prima e lei dopo. Siamo stati da subito molto legati e, da bambini, io la proteggevo come fossi un cavaliere senza macchia e senza paura quando gli altri ragazzini prepotenti le facevano i dispetti.

Lei è stata sempre un tipo magrolino, mingherlina, sembra quasi anoressica, benchè mangi normalmente. Ha ripreso da parte della famiglia di mio padre che proviene da Bassano del Grappa e li sono tutti molto alti e longilinei.

Io sono invece di corporatura robusta, un ragazzone, hanno sempre detto. Avrebbero voluto farmi fare il wrestling, giocare a rugby e altri sport dove fosse importante la prestanza fisica. A me piacevano altri sport e li ho praticati comunque in maniera positiva.

Il fatto che sto per raccontare è accaduto il giorno del suo diciottesimo compleanno, e quindi, quando io avevo 19 anni e tre mesi. Da li è cominciato il nostro rapporto.

Appunto, il giorno del suo compleanno facemmo una bella festa con tutti i nostri amici e ci divertimmo moltissimo. Per farci stare più liberi i nostri genitori andarono a stare un paio di giorni presso la nostra casa al mare, tanto sapevano che eravamo ragazzi coscienziosi... Fino ad allora!

Finita la festa rassettammo un po' la casa e ci andammo a stendere sul divano per riposarci un pochino. Lei vestiva un abitino di seta traslucido color perla, molto sexy, che le faceva intravedere le curve, già notevoli. La guardai scoprendo che accanto avevo una femmina, e iniziai a fare pensieri strani. "Sarà l'alcool!" Pensai e cercai di distogliere lo sguardo dai suoi capezzoli turgidi che si intravedevano da sotto il corpetto, ma il mio amico dei piani bassi, non voleva saperne di stare a bada!

Strinsi il bacino per soffocare la tensione del mio cazzo e cercai di rilassarmi. Mentre tentavo di stare calmo che fa lei? Mi si stende sopra poggiando la faccia proprio sul mio bacino! Cercai di controllarmi, le misi una mano sulla spalla e cominciai a carezzarla.

"Sei stanca?" Le dissi.

"Si" Rispose.

"Sei molto bella stasera sai?"

"Davvero? Hai sentito qualche commento in merito?"

"No, lo sto notando ora io"

Lei girò il viso verso di me e mi guardò con i suoi occhioni dolci e mi sorrise dolcemente.

"Che ci stai provando con me? Ti ricordi che sono tua sorella vero? Non è che sei ubriaco?"

"Un po' brillo lo sono, Miriam, ma si, me lo ricordo che sei mia sorella, purtroppo!" Quel "purtroppo" mi uscì spontaneo, colpa dell'alcool.

Mi sorrise di nuovo e poi mi disse: "Ti piaccio veramente tanto?"

"Si"

"Mmmmm"

"Che hai"

"Nienteee... Dai, adesso vado a letto che ho sonno".

"Ok, vengo anch'io. Domani finiremo di sistemare".

Mi diressi verso la mia stanza e lei verso la sua che erano contigue. Mentre mi spogliavo pensavo a lei e il mio cazzo diventava sempre più duro. Non ce la facevo più! Dovevo masturbarmi! Dovevo liberarmi! Mi spogliai e mi infilai dentro al letto e comincia a segarmi di brutto. Mentre mi masturbavo iniziai a sentire degli strani rumori provenire dalla stanza di Miriam. Erano dei cigolii, dei miagolii, dei sussurri. Pensai: "Si starà masturbando anche lei?"

Mi alzai in silenzio e andai verso la sua stanza: la abat-jour era accesa (dormiva ancora con quella accesa) e lei era nuda sul letto a gambe aperte che si sditalinava lentamente. Mi sentii pervadere il corpo da un calore pazzesco. Il cazzo per poco non mi si staccava dal corpo per quanto era rigido e dolente. Iniziai di nuovo a segarmi e mi parve di essere in uno di quei porno dove uno spia l'altra! Ad un tratto, nel segarmi feci un rumore e lei si accorse di me e mi disse dolcemente: "Vieni scemo, non resisto più!"

Non poteva essere vero! L'aveva fatto apposta! Entrai in camera a cazzo dritto e lei mi disse: "Quanto l'ho sognato questo momento! E' da quando ho tredici anni che ti spio quando ti seghi in bagno e mi sditalino dietro la porta!"

"Davvero? Dissi io"

"Si"

"Ma..."

"Vieni qui, fammelo succhiare"

Mi avvicinai e lei mi venne incontro infuriata di voglia. Mi prese il cazzo in mano stando in ginocchio, se lo portò in bocca e lo comincio a risucchiare come un aspirapolvere. Quasi sentivo al pelle strapparsi dal corpo quando me lo suchiava e poi me lo scappellava fino all'estremo. La cappella era rossa, pulsante, vogliosa. Io guardavo le sue tette, la sua fica glabra, il suo profumo mi inebriava e volevo possederla.

La presi di peso e la girai sulla schiena, le spalancai le gamnbe e cominciai a leccarle la fica e succhiarle il clitoride che la feci venire in un paio di minuti, non mi fermai, continuai a leccarla, lccarla, leccarla, finchè non ebbe un secondo orgasmo, non mi fermai ancora, continuai, continuai, ero in preda ad un raptus, volevo sentirla godere. Ad un tratto lei mi fermò e mi disse: "Basta adesso, ti prego!" e poi subito dopo: "Scopami ora, fammi diventare donna".

"Sei ancora vergine piccola?"

"Si, fratellone!"

"E vuoi che sia io a farti perdere la verginità?"

"Si fratellone, non vorrei nessun altro al tuo posto adesso!"

Mi sentivo fiero, orgoglioso, lei era stata la mia principessa nella torre da piccola e, ora che era cresciuta, sarebbe stata la mia dama!

Mi alzai sopra di lei, poggiai la cappella sulla sua fica giocando un po' col glande e il suo clitoride per poi iniziare a spingere dolcemente per entrarle in grembo. Vidi a poco a poco la cappella sparire all'interno di mia sorella e questo mi faceva impazzire! Lei godeva ad ogni mio tentativo di speronamento e, quando riuscii a rompere il suo imene e ad affondare dentro di lei, cacciò un urlo che pensai di averla uccisa!

Le chiesi: "Ti ho fatto male? Scusami!"

Lei: "No, no! Dai, spingi, è bellissimo!!!"

Iniziai a fare avanti e indietro e continuai così fino a che non ebbe il primo orgasmo, poi ripresi a scoparla e lei mi chiese di cambiare posizione.

"Voglio a pecorina" Mi disse e si mise in posizione.

Il suo culo era bellissimo! Tondo, sodo, la sua pelle liscia come pesca. Le spalancai le chiappe e affondai di nuovo il membro nel suo antro del piacere che ormai era totalmente allagato di voglia!

"Siiiiiiiii!!!!" Gridò!

Pensai: "meno male che abitiamo in campagna sennò!"

Continuammo a scopare per almeno un paio d'ore. Lei ebbe innumerevoli orgasmi e io, non so come mai, duravo come un attore dei film porno. Più me la scopavo, più ne avevo voglia.

Alla fine però la goccia che fece traboccare il vaso arrivò e accortasi di questo lei si girò rapidamente e mi offrì la faccia con la bocca spalancata. Non feci in tempo a pensare a nulla che cominciai a schizzare come un idrante: il primo in bocca, dritto dritto, il secondo sul viso, dalla fronte al mento e poi ancora sui capelli, sul naso, nell'occhio e ancora in bocca... Alla fine era totalmente ricoperta dal mio seme.

La guardai e capii che da quel momento sarebbe stato tutto diverso! Ci andammo a lavare e poi tornammo a letto, insieme stavolta. Ci addormentammo e al mattino seguente mi svegliai con la cappella nella sua bocca. Mi stava dando il buongiorno in quel modo. Da quella sera non c'è stato un giorno nel quale non abbiamo fatto sesso ed è la cosa più bella del mondo!
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