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adrenalina pura cap.3


di alextg
06.02.2015    |    30.152    |    1 9.1
"Pensavamo solo al sesso, anche quando non lo stavamo facendo ne parlavamo, sia perchè davvero eravamo entrambi molto eccitati da quell'avventura ma anche per..."
L'offerta dei vicini di usare casa loro fino al termine del periodo pagato ha avuto la stessa importanza nella relazione tra me e mia sorella di quel primo bacio in discoteca, abbiamo potuto farlo tutti i giorni in totale sicurezza, altrimenti quella cosa incredibile che stava succedendo sarebbe finita come era iniziata, in un attimo.

Ci siamo andati tutti i giorni, le mattine facevamo la famiglia tradizionale, al mare con mamma e papi poi, pranzo di famiglia chiacchierando e scherzando come se nulla fosse, ma, appena i nostri genitori si ritiravano per la pennichella pomeridiana, in silenzio e di nascosto, raggiungevamo la villona e partiva il piacere proibito.

Appena chiusa la porta ed al riparo da occhi indiscreti ci trasformavamo, la voglia di baciarci, di toccarci dappertutto prendeva il sopravvento, le prime volte Stefy si faceva spogliare ed aspettava che mi spogliassi io, poi ha iniziato a farlo lei, eravamo sempre più sicuri di quello che stavamo facendo e dalla voglia che avevamo di farlo.

I primi giorni non abbiamo considerato la vasca idromassaggio, il lettone matrimoniale era la cosa più banale ma anche più tranquillizzante visto che già fare l'amore tra noi era estremo, ci spogliavamo in camera da letto, giusto un pò di coccole e poi facevamo l'amore, chiacchiere, coccole, altri giochi, uscivamo solo per andare in bagno o per mangiare qualcosa.

Pensavamo solo al sesso, anche quando non lo stavamo facendo ne parlavamo, sia perchè davvero eravamo entrambi molto eccitati da quell'avventura ma anche per non pensare al poi, al fatto che finita la vacanza quell'esperienza così eccitante sarebbe finita per sempre.

Un giorno di freddo, abbiamo deciso di provare a farlo nell'acqua calda ed abbiamo usato l'idromassaggio, consiglio a tutti di provarlo, fare l'amore senza accenderlo, muovendosi piano, dolcemente, aiutati dal tepore e poi accenderlo una volta finito, magari abbracciati, un ottimo defatigante..

In quei giorni, ho scoperto, con meraviglia e piacere, un lato malizioso nella mia sorellina; il primo assaggio l'ho avuto quando dopo aver imparato a conoscerci è stato chiaro che ognuno aveva la sua posizione preferita, io la pecorina, lei stare sopra. Facevamo un pò e un pò ma a lei è venuta una bellissima idea: il nascondino: io contavo lei si nascondeva, se la trovavo sceglievo io sia dove farlo: pavimento, letto, divano, vasca, tavolo di cucina... sia la posizione, se lei faceva chiesa le condizioni le dettava lei, la casa era grande e buia, tenevamo le tapparelle giù, spesso ha vinto lei ma la cosa non mi è dispiaciuta affatto.

La cosa che mi ha più stupito (ed arrapato) è successa una sera che i nostri genitori avevno ospiti a cena e hanno preparato nel patio, a pochi metri dal nostro nido d'amore. Li sentivamo chiacchierare ignari, eravamo tutti e due su di giri essendoci coccolati a lungo dopo aver cenato, Stefi si è chinata appoggiando le mani sulla parete proprio accanto alla finestra, le tapparelle erano giù, che dava sul nostro patio e mi ha detto: "Facciamolo qui, vicino a loro!"

Io ero arrapatissimo ma anche preoccupato, è vero, se ci avessero sentito avrebbero pensato che fossero i vicini, ma se per caso avessero scoperto che le chiavi le avevamo noi?

Stefy però era bagnatissima, ha accostato la finestra e, mi ha detto: "Appena mi accorgo che rischiamo di farci sentire la chiudo,, non preoccuparti." E' stato fantastico, incredibile,

l'ho penetrata tenendole una mano su un fianco e cen l'altra sul seno, lei ha subito emesso un mugolio di piacere, le ho detto: "Meglio chiudere subiti!", mi ha detto: "No, ora mi controllo, sta tranquillo!" Ho iniziato a scoparla piano, diversamente dal solito la tensione mi rallentava l'eccitazione, lei, in compensi era colta da fremiti, , quando ho capito dalle chiacchiere che non ci sentivano o che non ci facevano caso, ho accellerato il ritmo, Stefy ha chiuso la finestra ed è venuta, l'ho seguita a ruota.

E' stato, per lei, un piacere così intenso che, una volta finito le si sono piegate le gambe e prima che riuscissi a reggerla ha dato anche una bella craniata al muro, ma, anche con un bernoccolo mi ha detto che ne era valsa la pena.

Quando abbiamo consegnato le chiavi eravamo tutti e due molto dispiaciuti, ci restavano due giorni di vacanza ma il nostro nido era sparito e pensavamo tutti e due che la nostra avventura estiva fosse finita, a completare la tragedia, il fidanzato aveva iniziato a chiamare in continuazione per organizzare uscite, cene e, sopratutto, bombate, per quando lei fosse rientrata.

come detto negli altri due capitoli, mi fa piacere corrispondere sull'incesto con persone interessate all'argomento, si astenga chi deve solo augurarmi l'inferno, parafrasando il poeta De Andrè: "Non maleditemi non serve a niente tanto all'inferno ci andrò (sarò) già". Per gli interessati, premettendo che non do foto, video, n.tel, appuntamenti, e similia, la mia mail è [email protected]
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