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Una Storia di Lussuria - 7


di LustSmallLady
06.06.2023    |    8.671    |    3 9.9
"Monica si fermò solo quando la lasciai il viso..."
Premessa: tutti i personaggi ivi descritti sono di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
Chiedo inoltre scusa per i vari errori di battitura che possono essermi sfuggiti.


Già il weekend successivo mantenni la promessa di andare a trovare Monica.
Venne ad aprirmi con addosso solo una vestaglia rosa, semi trasparente.
"Ti aspettavo tesoro" disse.
Entrai in casa, e mentre richiudeva la porta mi guardai intorno.
La casa era ben ordinata e arredata con gusto, e una candela alla vaniglia diffondeva il suo profumo nell'ambiente. Monica mi prese per mano, portandomi nella sua camera da letto.
Anch'essa era ben arredata, anche se i colori rosa e bianco erano leggermente abusati per i suppellettili.

Si sedette sul letto, a gambe larghe. "Spogliati tesoro. Fammi rivedere quanto sei bella" disse poi, togliendosi sensualmente la vestaglia e restando nuda.
Non mi feci ripetere la frase una seconda volta, ed iniziai a spogliarmi con lentezza, guardandola fissa negli occhi.
La cosa sembrò piacerle, perché la vidi leccarsi le labbra.

Quando fui nuda mi fece segno di avvicinarmi, e quando fui abbastanza vicina mi attirò a sé prendendomi per i fianchi. Spostò le mani sui glutei, palpandoli, e mi diede baci sul pube. Mi allargò le gambe e si intrufolò con la lingua, leccandomi il clitoride. Non potei far altro che metterle le mani sulle spalle per reggermi e godermi il trattamento a occhi chiusi.
Mi portò al limite dell'orgasmo svariate volte, per poi fermarsi a guardare la mia faccia delusa per il mancato orgasmo.
Alla quinta volta che non mi fece venire, ridacchiò, e mi attirò su di sé, sdraiandosi. Mise una mano dietro la mia nuca e mi attirò a sé per baciarmi. Un bacio lungo e profondo, addolcito dal mio sapore.
Con un agile colpo di reni si mise sopra di me, e sollevatasi sulle braccia fece aderire i nostri pubi. Iniziò un lieve strusciare a gambe aperte dei nostri clitoridi.
Fu una sensazione meravigliosa, sentire il suo clitoride bagnato strusciarsi sul mio. Il lieve suono degli umori che si mischiavano era afrodisiaco.
Bastarono pochi minuti di quel trattamento per venire, seguita a ruota da Monica. Che urlò di piacere.
"Sei meravigliosa" disse poi, col fiato corto, accarezzandomi lascivamente i fianchi e appoggiando la testa al mio seno. Non potei far altro che accarezzarle la testa, riprendendomi dall'orgasmo.

Passò solo qualche minuto prima che sentii la lingua di Monica titillarmi un capezzolo. La guardai, e accarezzandole la testa le offrii anche l'altro mio seno. Non perse tempo e si fiondò anche su quel capezzolo, lasciando una scia di saliva da un seno all'altro. Si alzò, dirigendosi al comò, e iniziò a frugare dentro, tirandone poi fuori una sorta di cintura.
"Adesso tesoro, ti farò godere come nn hai mai fatto" disse, indossandola e girandosi vidi che attaccato alla cintura c'era un cazzone di colore nero. Era molto più grosso di quello di Severino o di Valentino, e la cosa mi eccitava.

Monica salì sul letto, e in ginocchio venne col cazzo di gomma accanto alle mie labbra. "Lubrificalo tesoro, vedrai ti piacerà".
Iniziai a succhiare quel cazzo finto. Era una strana sensazione, era totalmente diverso da un vero cazzo, ma il solo pensiero che Monica mi avrebbe scopato mi eccitava da morire. Quando il cazzo finto du bagnato dalla mia saliva, Monica si posizionò fra le mie gambe. Prese dal comodino un dildo, lo bagnò per bene di saliva e si penetrò il culo. Infine penetrò me con la cappella di quel cazzone nero.
Potei solo gemere come una troia.
Era meraviglioso. Avevo dentro solo la cappella e già mi sentivo in paradiso.
Mi penetrò lentamente, e quando fu tutto dentro mi sentii piena come non mai. Si sdraiò sopra di me ed mi baciò, iniziando a muovere i fianchi.
Le nostre lingue vorticavano nelle nostre bocche, le mani strizzavano i seni e stringevano i capezzoli. I fianchi di Monica erano instancabili, si muovevano avanti e indietro, facendo a volte movimenti circolari che mi facevano impazzire.
"D-di più. M-Monica più forte ti prego" supplicai.
La donna iniziò a stantuffare con più veemenza, infilando una mano fra i nostri due corpi ed iniziando a titillarmi il clito. Spalancai le gambe più che potevo.
Sentii Monica fremere e gemere sempre più forte, e quando le scosse tipiche dell'orgasmo la sconquassarono capii che il dildo in culo aveva fatto il suo lavoro. Ma non smise di scoparmi.
Arrivata al limite le presi il viso fra le mani e la avvicinai con veemenza al mio, ficcandole la lingua in bocca.
"S-sto venendo. N-non fermarti… O-oh si, cazzo!" Esclamai.
Un'orgasmo fortissimo mi fece tremare. Monica si fermò solo quando la lasciai il viso.
Uscì da me e si tolse la cintura e il dildo dal culo, per poi venire a sdraiarsi accanto a me.
"Ti è piaciuto, eh, piccola?" Chiese, abbracciandomi e coccolandomi. Potei solo annuire.
Mi baciò la fronte. "La prossima volta sarai tu a scopare la tua Monica"

"Con molto piacere" risposi, prima di baciarla a stampo. Passai il resto del pomeriggio fra le sue braccia, a farmi coccolare.
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