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Scintille!


di because
28.01.2017    |    5.549    |    0 9.0
"Ora le due godevano e gemevano, ma certo che era un gran lavorìo, entrambe a leccare e con le due mani occupate per stantuffare fica e culo dell’altra..."

Ciao a tutti, noi siamo Mario e Teresa. Siamo sposati, una coppia normalissima, abbiamo anche i nostri bisticci - ci vuole pazienza! - ma siamo felici insieme, ci facciamo i nostri week-end, e ogni tanto giochiamo un po’ nei club privé.

A qualcuno questi posti non piacciono troppo, invece a noi ci eccitano per l’atmosfera, non sai mai chi incontrerai e che cosa ti succederà, magari fra cinque minuti. Anche se poi di solito passi mezza serata, e non cinque minuti, con l’eccitazione di scegliere e di essere scelti... e l’altra mezza proprio a darti da fare!

Qualche sera fa appunto siamo andati, e abbiamo avuto la fortuna di incontrare subito Beatrice e Nicola. Con Beatrice eravamo stati friends with benefits, o come più finemente si dice da queste parti, trombamici. Adesso conviveva da qualche anno con Nicola, e ce lo presentò.

Nicola chiaramente non era insensibile alla bellezza di mia moglie, e io e Beatrice eravamo già intimi ma senza casini sentimentali, quindi il gioco era tutto nelle mani di Teresa. Nicola era un bell’uomo, e passammo un po’ di tempo al bar, sorseggiando un drink e chiacchierando.

L’atmosfera si scaldava piacevolmente... e d’un tratto mi accorsi che c’era un interesse speciale fra Teresa e Beatrice!

Beatrice, me lo ricordavo bene, era assolutamente e felicemente bisex. A Teresa, quando facevamo l’amore e lei mi prendeva il cazzo in bocca dopo che gliel’avevo messo dentro, dicevo: “Lo senti il sapore di fica? Ti piacerebbe leccarne una?” e a lei non dispiaceva, ma la cosa non era mai sembrata diventare più di una fantasia.

Adesso invece gli sguardi scoccavano soprattutto tra le due donne, che sembravano intendersi a meraviglia. Poi mia moglie mi sorprese, come le donne sanno fare, allungandosi a toccare il cazzo di Nicola, poi guardandomi e proponendo a tutti: “E se andassimo subito in camera?”

Scegliemmo una delle camere con i glory hole e con un’altra fila di buchi all’altezza degli occhi di chi guarda, ma la porta la chiudemmo.

Subito Teresa e Beatrice cominciarono a baciarsi appassionate, e a me e Nicola non dispiacque stare lì a guardare. O almeno, per qualche minuto, perché dopo poco eravamo a cazzo duro, e ci gettammo nella mischia.

Le ragazze si baciavano e si leccavano il seno in ginocchio sul letto, e non fu difficile per noi infilare la lingua in quelle fiche bagnate. Da ragazzi educati, ognuno cominciò con la propria donna; da bravi amici, facemmo a cambio. A questo punto Teresa e Beatrice si degnarono di girarsi e ricambiarci il lavoretto, ma mentre mi spompinava, facendomi una sega con la mano sinistra, Beatrice allungava il braccio all’indietro e stuzzicava il clitoride di mia moglie. Teresa non si fece pregare, e mentre si infilava in bocca fino ai coglioni il cazzo duro di Nicola, allungò anche lei una mano a rendere il favore alla sua nuova amica. Ci sapevano fare (a Teresa ogni tanto piaceva ordinarmi di restare fermo, e poi farmi dei grandi show sditalinandosi davanti ai miei occhi), stavano proprio perdendo la testa, e un minuto dopo iniziarono un appassionato sessantanove.

Io e Nicola ci spostammo anche un pochino, per non perdere quello spettacolo delizioso. La cosa che più mi affascinava era la passione e la spontaneità di quel rapporto lesbico. E vedevo a pochi centimetri da me le fiche aperte e luccicanti, i clitoridi che svettavano, le lingue vogliose che saettavano, ora stuzzicando delicate un clitoride, ora infilandosi in fondo a una fica per carpirne il sapore.

Noi due eravamo ipnotizzati. Le ragazze facevano piacevoli esperimenti, adesso continuavano a leccarsi il clitoride ma erano passate a infilarsi un paio di dita nella fica l’una dell’altra. Teresa, che era sotto, faceva fatica ad arrivare al buco del culo di Beatrice, per cui invece di leccare anche quello si inumidì bene uno dei suoi bei ditini, e glielo spinse dentro, subito ricambiata dall’altra.

Ora le due godevano e gemevano, ma certo che era un gran lavorìo, entrambe a leccare e con le due mani occupate per stantuffare fica e culo dell’altra. Io e Nicola ci riscuotemmo e ci guardammo maliziosi: ora era anche il nostro turno, e ci saremmo resi utili.

Io mi avvicinai al viso di mia moglie, le dissi di aiutarmi, e con le mani afferrai saldamente i fianchi di Beatrice. Teresa delicatamente si insalivò un altro dito e lentamente lo inserì nel culo di Beatrice, finendo di prepararlo ad aprirsi per bene. Allora infilai il cazzo in bocca a mia moglie, che lo insalivò con cura, e poi lo appoggiai al buco del culo dell’amica. Mia moglie con le mani aiutava il buco ad aprirsi, e con la lingua deliziava sempre più Beatrice, non solo per aiutarla a prendere il mio cazzone nel culo, ma anche perché lei stessa godeva e godeva, con Nicola che faceva a mia moglie quello che io stavo facendo alla sua.

Così ai culi ci pensavamo io e Nicola, e le ragazze si potevano dedicare a sentirsi piene di cazzo e a leccarsi le fiche gustandone i sapori. Io venni per primo, sfilando il cazzo dal culo di Beatrice e sborrando in bocca a mia moglie, e fu come un segnale perché tutti, eccitatissimi, vennero nel giro di un minuto.

Vogliosi, non ci riposammo a lungo, e riprendemmo, con un po’ più di calma. Ci stendemmo sul lettone formando un quadrato con me che leccavo fica e culo di Beatrice, che continuava a leccare mia moglie, che spompinava Nicola... e qui il quadrato restava aperto, perché Nicola non aveva nessuna intenzione di leccare me: e io? Ero l’unico che restava fuori? Mi guardai intorno, incerto, e solo allora mi resi conto che avevamo creato una discreta folla che ci spiava dai buchi più alti, quelli all’altezza degli occhi di chi passa. Erano quasi tutti uomini, ma c’era anche qualche coppia. Una morettina attirò subito la mia attenzione. Era abbracciata ad un uomo - guardavano infatti da due buchi vicini - e sembrava molto interessata. Ora potevo intravedere due occhi meravigliosi, ora una bocca sensuale. Mi stirai tutto ed usai il glory hole a rovescio: di solito ci infila il cazzo chi guarda, in questo caso fui io a infilarlo nel buco più basso di fronte alla morettina.

Lei non si fece pregare e scese a prendermelo in bocca. Anche il viso dell’uomo sparì dal foro in alto, per ricomparire eccitato nel buco a fianco di quello in cui la fidanzata mi leccava il cazzo: la guardava estasiato.

Eccitato, io tornai a tuffare il viso tra le cosce di Beatrice, che avevo abbandonato per qualche istante. Leccammo e leccammo, ma a tutti piaceva anche cambiare: e dopo un po’ ci alzammo in piedi, con delusione della mora che mi spompinava e anche del suo fidanzato che la spiava eccitato, poi le donne si baciarono ancora, e mia moglie, che era stata leccata da Beatrice senza rendergli il favore, la buttò alla pecorina sul divanetto accanto alla parete e si gettò con entusiasmo a toccarla, infilarla e leccarla da dietro. Allora Beatrice avvicinò la testa ad uno dei glory hole dai quali svettava un cazzo, e se lo infilò in bocca senza neanche sapere di chi fosse. Nicola si buttò ad inculare mia moglie, e di nuovo io rimasi l’unico a far niente! Non persi tempo e guardai ma mia morettina. Dal glory hole la vedevo spompinare il fidanzato che si era eccitato a guardarla mentre mi lavorava. Infilai di nuovo il mio cazzo nel foro, e lei abbandonò il fidanzato per prendermi in bocca. La sua bocca era calda e morbida, e presto gliela riempii di sborra. Sfilai il cazzo dal glory hole e ci avvicinai gli occhi, guardando fuori: la morettina restò a bocca socchiusa e si avvicinò al fidanzato come per baciarlo, mostrandogli che era piena della mia sborra. Poi chiuse la bocca e deglutì, e gli si avvicinò di nuovo a bocca aperta, per mostrargli che adesso era vuota. Lui era più eccitato che mai, io tornai a dedicarmi a noi quattro: Nicola venne nel culo di mia moglie, Beatrice si girò verso di noi e aveva il viso pieno di sborra dello sconosciuto. Mia moglie la leccò in faccia per ripulirla. Ci guardammo l’un l’altro: per il momento eravamo soddisfatti, ma non avevo dubbi che una serata così eccitante ed appagante tra un’ora o due avrebbe avuto almeno il terzo round.

Niente da dire: se mettete insieme Mario, Teresa, Beatrice, Nicola e un letto, avrete delle scintille!
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