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Una giornata al mare - parte 2


22.01.2020 |
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"Gli sconosciuti se ne andarono e nel frattempo cominciavano ad inviare il video ad amici, lo zio e il suo amico si allontanarono facendo il bagno a mare..."
… seguito de: una giornata al mare parte 1 …premetto che in parte è un racconto di fantasia, l'esperienza vissuta è stata da tutti voluta, accettata e soprattutto goduta :)
Giunti in spiaggia, dopo qualche minuto di sole Debora si allontanò con suo zio tra gli scogli.
Appartandosi come facevano quando era ancora una giovanissima ragazzetta e lontano da occhi indiscreti lo zio le propose di spalmargli della crema sulle spalle e sul petto promettendole dopo che lui avrebbe ricambiato il favore, lo diceva mentre si guardava intorno e notava che solo un paio di anziani signori gironzolavano in zona.
Dopo una decina di minuti io e l’amico di suo zio decidemmo di raggiungerli e giunti sul posto lo spettacolo che ci si presentò era davvero sconvolgente e al tempo stesso eccitante. Debora con il pezzo di sotto del bikini abbassato fino alle caviglie e con entrambe le mani appoggiate ad uno scoglio sembrava con la testa frugare tra le cosce di suo zio e nel frattempo era intenta a farsi leccare la figa da uno degli anziani signori che passeggiava poco prima sulla spiaggia, lo zio in realtà si stava facendo succhiare avidamente il cazzo.
L’amico di suo zio non si attardò a raggiungerli e mentre io cominciavo a menarmi il cazzo, Debora era preda di tre anziani ma cazzuti signori. Lo zio e il suo amico la fecero inginocchiare e lei a turno ha dovuto spompinare anche lo sconosciuto signore. Se la passavano come se avessero un giocattolo tra le mani, mentre succhiava il cazzo di suo zio gli altri due le palpavano le tette che ormai erano libere al sole.
La coprivano d’insulti, chiamandola piccola puttanella mentre a me davano del cornuto.
Su di uno spazio tra le rocce la fecero mettere a pecorina e cominciarono il loro show, tre maturi contro una dolce ragazza di 21 anni messa a pecora e lo zio che dirigeva il gioco. Cominciò proprio lui a giocare col buco del culo mentre lo sconosciuto non perse tempo a tapparle la bocca col cazzo grosso che non riusciva a farle ingoiare per intero, quindi si posizionò meglio e le prese la testa con entrambe le mani e le fece scivolare tutto il grosso cazzo fino alle palle.
L’amico dello zio prese il telefono e chiamò due suoi amici che erano poco distanti, facendo capire a Debora che praticamente la giornata era stata organizzata. Si sentì raggirata ma felice della situazione, lo zio cominciò a penetrarla e lei cominciò a gemere, diceva di fare più piano, nel frattempo arrivarono gli altri due tipi, quindi adesso erano in 5. Qualcuno tirò fuori il telefono e le disse di sorridere mentre a turno spompinava i cazzi e lei dolcemente acconsentì facendosi fotografare. Dopo qualche minuto vollero fatta una videodedica, quindi veniva ripresa mentre li succhiava e cominciava a dire i loro nomi ma non sempre riusciva a pronunciarli perchè ogni tanto qualcuno la inculava così forte che cominciò ad implorare di fare piano.
Lo zio cominciò a scoparla nella figa e dopo qualcun’altro nel culo ma le fecero tanto male, quasi le bruciava il buco del culo dal dolore, dovette sopportare perché nessuno dei 5 aveva intenzione di fermarsi.
Dopo diversi minuti si misero attorno a lei che stava inginocchiata sulla sabbia, cominciò a risucchiarli e alternandoli prometteva loro che non avrebbe scordato di soddisfare nessuno di quei cazzi, nel frattempo chiedeva loro di trattarla come se fosse una vera puttana, voleva il viso ricoperto di sborra ma loro, puntando il cazzo sul suo dolce viso cominciarono a pisciarle addosso… rimase immobile, pietrificata… ma dopo qualche secondo aprì la bocca e chiese loro se doveva ingoiare anche il piscio, la risposta fu scontata, “bevi tutto puttana!”.
Finito ciò non contenti le presero la testa e le spinsero il cazzo fino in gola venendo dentro la bocca e facendole ingoiare tutta quanta la sborra.
Quasi soffocava di quanta ne ha bevuta.
La lasciarono sfinita e distesa tra le rocce nuda e senza costume, l’avevano strappato tutto rendendolo inutilizzabile e i brandelli se li presero in ricordo della giornata. Gli sconosciuti se ne andarono e nel frattempo cominciavano ad inviare il video ad amici, lo zio e il suo amico si allontanarono facendo il bagno a mare.
Io andai a prendere un telo e prima di coprirla le ho chiesto di farmi un pompino con l’ingoio finale, obbedì... mai vista la mia Debora felice e soddisfatta come allora.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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