Annunci69.it è una Community rivolta ad un pubblico adulto e maggiorenne.
Puoi accedere solo se hai più di 18 anni.

SONO MAGGIORENNE ESCI
Racconti Erotici > Prime Esperienze > L'iniziazione della slave (capitolo 2)
Prime Esperienze

L'iniziazione della slave (capitolo 2)


di MCMLXVII
13.05.2016    |    2.077    |    0 9.4
"Lui, vincendo facilmente la sua resistenza, lo spinse dentro per quasi tutta la lunghezza e, dopo qualche secondo, lo estrasse..."
[...continua...]

Si erano conosciuti, quasi per caso, in un normalissimo sito di incontri, di quelli che enfatizzano l'aspetto sentimentale dei rapporti e nei quali non trovi un articolo che parli di sesso neanche a cercarlo con la lente di ingrandimento.
Su quel sito lui si era iscritto qualche anno prima, ma poi, dopo una brevissima frequentazione, non c'era più entrato.
Una sera, deciso a cancellare definitivamente l'iscrizione per non ricevere più le mail di "spam" che continuavano ad intasargli la casella di posta, accese il computer e si ricollegò.
Stava per schiacciare il bottone "rimuovi profilo" quando decise di guardare per un'ultima volta l'elenco degli utenti collegati.
Uno dei primi nomi in lista lo incuriosì: una donna di circa trent'anni, di un paese vicino Milano, nessuna foto... ma con un profilo intelligente e ironico.
Decise quindi di aspettare ancora qualche giorno prima di cancellarsi dal sito e, pur essendo sicuro che non avrebbe ricevuto alcuna risposta, di scriverle un semplicissimo messaggio per dirle che gli era piaciuto il suo profilo "scherzoso" e che gli sarebbe piaciuto approfondire la sua conoscenza.
Dopo un paio di giorni ricevette la segnalazione, via mail, che nella sua casella c'era un nuovo messaggio.
In una delle tante email che si erano scambiati da quel giorno, lei gli aveva scritto una cosa che l'aveva lasciato per un attimo senza parole: "il sentirmi schiava mi fa stare bene... e nel dolore fisico provo piacere".
Fu in quel momento che lui capì di aver trovato la slave giusta per lui. Una donna che volesse VERAMENTE calarsi in quel ruolo e non lo facesse invece, come alcune altre che aveva conosciuto in precedenza, solo per "moda" o per uscire dalla routine quotidiana di un sesso di coppia ormai piatto e senza stimoli.
Nelle settimane successive lui aveva avuto modo di vedere qualche sua foto (sempre col viso coperto o fuori dall'inquadratura) e conoscere, oltre ai suoi gusti sessuali, molti aspetti del suo carattere. Aveva capito, tra le altre cose, che non amava farsi vedere completamente nuda e che non gradiva le penetrazioni anali.
Nonostante tutti i suoi limiti e le sue insicurezze quella donna gli piaceva.
Le loro conversazioni erano state quasi sempre piacevoli e rilassate ma, qualche volta, avevano anche litigato e lui, che ricordava bene tutte le volte ed i motivi per cui era successo, aveva deciso che quella sarebbe stata l'occasione giusta per punirla... e l'avrebbe fatto sfruttando tutte le sue debolezze per spingerla violentemente verso i suoi limiti fisici e psicologici.
Si piegò sul bracciolo della sedia. Lei era sempre lì in piedi, immobile, ad un passo da lui.
"Spogliati. Fallo lentamente." le ordinò
"Devo spogliarmi nuda?" rispose lei
"Tu inizia a spogliarti, te lo dico io quando fermarti."
Lentamente lei iniziò a slacciarsi la camicia facendo piano piano apparire l'intimo che aveva indossato sotto: un semplicissimo corpetto di cotone che le sosteneva il seno e le copriva la pancia fino all'ombelico.
"Appoggia i vestiti sul letto"
Lei appoggiò la camicia sul letto, poi si girò nuovamente verso di lui.
Si tolse le scarpe da ginnastica, le mise sotto il letto e poi si abbassò la cerniera dei jeans.
Lentamente fece scivolare i pantaloni fino al pavimento. Sotto i jeans aveva un perizoma bianco e calze autoreggenti.
"Fermati, voglio guardarti"
A lui quella donna piaceva anche fisicamente. Capelli scuri e occhi azzurri (che aveva visto, per la prima volta, mezz'ora prima davanti alla reception del motel), un seno abbondante, due gambe non magrissime ma ben fatte.
"Girati"
Anche il sedere era decisamente piacevole: della dimensione "giusta" e sodo. Il perizoma ne esaltava ulteriormente le forme.
"Ok, girati di nuovo verso di me e continua a spogliarti" le ordinò
Lei ebbe un attimo di titubanza ma poi, lentamente, si abbassò il perizoma e lo sfilò completamente dalle gambe.
Sapendo che la cosa l'avrebbe imbarazzata tantissimo, lui a quel punto le disse "Non metterlo sul letto. Quello dallo a me". Subito dopo, essendo certo della sua reazione, prese in mano il frustino.
"No, dai, le mutande non te le..." rispose lei
Non fece in tempo a finire la frase che sentì un sibilo seguito da un dolore pungente sulla sua coscia destra che le strappò un lamento.
Lei, con una smorfia di dolore, si strofinò il punto in cui lui l'aveva colpita col frustino. Dopo qualche secondo si abbassò, prese il perizoma che le era caduto di mano e glielo porse.
"Continua a spogliarti" disse lui
"Mi abbasso il corpetto ma non me lo tolgo, ok?"
Partendo dall'altra coscia, un'altra fitta di dolore, molto più forte della precedente, le arrivò al cervello facendola piegare di lato.
"Mettiamo in chiaro una cosa: se io ti do un ordine tu lo esegui. Se non lo esegui io ti punisco e poi, se serve, ti ripeto lo stesso ordine un'altra volta. Se non lo esegui neanche la seconda volta me ne vado e non mi vedi più."
Lei abbassò la testa annuendo, poi si sfilò il corpetto dalla testa, rimanendo in piedi completamente nuda.
Lui la guardò per molto tempo in silenzio, sapendo benissimo che lei riusciva quasi a sentire il suo sguardo scorrerle sulla pelle nuda e che il suo imbarazzo e la sua eccitazione stavano aumentando a dismisura.
Si alzò e iniziò a girarle intorno facendole scorrere il frustino sulla pelle.
Lei era immobile, e il frustino che le scivolava addosso le stava provocando brividi di piacere. Aveva i capezzoli turgidi e si sentiva completamente bagnata.
Lui fece un giro completo e poi si fermò dietro di lei. Posò il frustino e mise le mani sotto i suoi seni, tirandola verso di se in modo che il suo petto premesse sulla schiena nuda.
120 battiti al secondo. Bene. Stava ottenendo esattamente la reazione che voleva ottenere.
Avvicinò la bocca al suo orecchio destro e le sussurrò con voce decisa "ora ispeziono la merce per vedere se è completamente di mio gradimento"
Le palpò violentemente il seno stizzandole i capezzoli fino a farle emettere un gemito, poi abbassò la mano destra fino ad arrivare alla vagina.
"Vedo che sei già eccitata, puttanella"
Era bagnata già da molto tempo, ma il sentirselo dire da lui fu imbarazzante come per un bambino essere sorpreso con le mani nel barattolo di marmellata.
Lui la masturbò brevemente poi le infilò due dita dentro. Lei piegò la testa all'indietro emettendo un sospiro.
"Allarga le gambe, piegati in avanti e appoggia le mani per terra"
Lei ubbidì e subito dopo sentì le sue mani appoggiarsi sul sedere e allargarle le chiappe.
Sentì la punta di un dito premerle sull'ano e come riflesso involontario lo strinse. Lui, vincendo facilmente la sua resistenza, lo spinse dentro per quasi tutta la lunghezza e, dopo qualche secondo, lo estrasse.
Il buio che l'avvolgeva e quei continui stimoli fisici stavano portando la sua eccitazione alle stelle.
Improvvisamente un dolore lancinante al clitoride le fece cedere le ginocchia e la obbligò, con un gemito, ad inginocchiarsi. Lui l'aveva colpita lì, col frustino.
Era a quattro zampe... dolorante... con le lacrime agli occhi... ma era anche felice e desiderosa che lui non si fermasse.
Aveva avuto fortuna ad incontrarlo: lui finora era stato perfetto. Lentamente si rialzò rimettendosi nella posizione esatta che aveva prima che lui la colpisse.
Sentì che lui stava infilando la sua mano sotto il passamontagna che le aveva fatto indossare poco dopo essere entrati nella camera di quel motel, poi improvvisamente la tirò sù per i capelli, con forza, facendola tornare in posizione eretta.
Un attimo dopo sentì il contatto delle sue labbra sulle proprie e, subito dopo, la lingua calda che le invadeva la bocca.
Con l'altro braccio la teneva stretta in un abbraccio.
"Sì, mi vai bene. Ti accetto come mia slave."

[...continua...]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Voto dei Lettori:
9.4
Ti è piaciuto??? SI NO

Commenti per L'iniziazione della slave (capitolo 2):

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:




® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni