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Scambio di Coppia

Noi vecchietti


di lumanitafaschifo
03.11.2022    |    34.465    |    20 8.4
"Mentre i ragazzi cercavano di capire cosa dovevano fare, noi due vecchietti, arzilli e soddisfatti, eravamo andati in bagno e, nel tornare in camera, ..."

Erano i giorni di Ferragosto di quest'anno e, noi coppia di sessantantenni, ci trovavamo soli nel palazzo dove vivevano da tanti anni. Quasi tutti gli altri coinquilini erano andati in vacanza e così  non avevano più nessuno con cui parlare. Anche fra noinon sapevano più che cosa dirci e passavano il nostro tempo di fronte alla televisione specialmente la sera dopo cena, Fu proprio questo che fece cambiare la nostra vita.
Una sera, verso mezzanotte, col pulsante in mano, noi cercavamo qualcosa da vedere e capitò in un filmetto sexy di quelli del dopo mezzanotte.
“Guarda Clara ! Ti ricordi quando anche noi a letto facevamo quelle cose ? Non ti fa venire la voglia di farlo ancora ?”
“Ma Mario, hai presente le cose che abbiamo adesso fra le gambe ? Non mi sembra che assomiglino più a quelle di quei due giovani sullo schermo”.
“Come fai a dirlo se è da tanto tempo che non facciamo all’amore. Vieni sul divano accanto a me, cara, e proviamo a toccarci proprio in quei posti per sentire come reagiscono”.
Ci abbracciamo e  incominciammo a baciarci sulla bocca e a toccarci fra le gambe, arrivando a spogliarci reciprocamente. Appena nudi,  misi la testa fra le gambe di lei e, aiutandomi anche con le mani, incominciai a slinguazzare dentro la sua figa che si bagnava sempre di più. Lei, dall’altra parte, prese in bocca il mio cazzo ancora moscio che, però, a poco a poco si stava indurendo. Contrariamente alle previsioni, la cosa non durò molto perché, gridando tutti e due, siamo venuti insieme. Ci rigirarommo per baciarci ancora sulla bocca rimanendo strettamente abbracciati.
“Carissima Clara, e' stato bellissimo ! Andiamo a letto e riposiamoci un po’. Vedrai che da ora in avanti le cose cambieranno”.
Infatti le cose cambiarono molto ! Già la mattina dopo, quando ci svegliamo ci siamo messi a parlare di quello che era successo la sera prima.
“Sai, Clara, quando ieri sera ti leccavo la figa è vero che non ho trovato la fighetta di una ragazzina ma scoprii però che la tua, con le sue grandi labbra un po’ risecchite, era molto reattiva e ben bagnata. Anche il suo sapore era buono e mi eccitava moltissimo”.
“Infatti io me ne accorsi subito perché il tuo bel cazzone mi cresceva in bocca come se fosse quello di un giovanotto. E poi, quando tu venisti, mi riempisti la bocca con tanto sperma che dovetti ingoiarlo subito per non rimanere soffocata. Io credo, caro maritino mio, che dovremmo farlo più spesso perché penso che farebbe bene a tutti e due”.
Ci alzarommo e andarommo insieme in bagno tutti nudi. Lei si sedette sul water per fare pipì e io si sedetti sulle sue cosce lasciando che il mio cazzo moscio si mettesse di fronte alla sua figa.
“Forza, pisciamo insieme. Non l’abbiamo mai fatto prima ma credo che sia divertente sentire il nostro piscio scrosciare”.
Lo fecemmo ridendo e poi ci siamo messi  insieme sotto la doccia insaponandoci l’uno con l’altro specialmente fra le gambe.
Ci sciacquammo, ci asciugammo a vicenda, ci vestimmo e uscimmo a braccetto per andare a fare la spesa.
Tornammo con le borse piene e incontrammo per le scale una nostra  amica che abitava sullo stesso pianerottolo.
“Ma, signora, cosa fa lei qui ? Non eravate andati al mare?”
“Si, ma mia madre è stata ricoverata in ospedale e io devo assisterla. Inoltre anche mio marito è dovuto partire per urgenti impegni di lavoro. Così non so cosa fare dei miei due ragazzi che da soli a casa non se la cavano molto bene”.
“Non si preoccupi, signora, noi non ci muoviamo e possiamo prenderci cura dei suoi ragazzi. Anzi, per noi che siamo soli, questo ci farebbe molto piacere perché altrimenti non sapremmo come passare il tempo”.
“Grazie, grazie tanto, siete proprio gentili. Vi lascio le mie chiavi di casa e scappo subito per andare ad assistere mia madre. Penso che stasera non ce la farò a ritornare ma i ragazzi possono dormire anche soli se ogni tanto gli darete un’occhiata”.
Per prima cosa portammo a casa nostra i due ragazzi e, in attesa che Clara preparasse il pranzo, io mi misi a chiacchierare con i due ragazzi. Ecco cosa ne venne fuori.
I due ragazzi non erano fratelli ! Paolo, 19 anni, era loro figlio ma Angela, 18 anni, era stata adottata quando aveva già 4 anni. Erano stati cresciuti insieme come fratello e sorella ma, ormai da più di due anni, avevano saputo la verità. Andavano molto d’accordo, tutti e due andavano bene a scuola ma non avevano molte amicizie.
Il pranzo fu piacevole e parlammo di tante cose ma il pasto abbondante e il gran caldo fecero sì che a tutti venne un gran sonno.
“Sentite, ragazzi, noi andremmo a fare un pisolino e lo consigliamo anche a voi. Di là c’è una camera vuota e fresca con un lettone dove potete riposarvi tutti e due. Fate come se foste a casa vostra, noi ci ritiriamo in camera nostra”.
Noi due, vecchietti, quasi nudi, ci sdraiammo sul letto e ci siamo messi a chiacchierare di quello che era successo. Ma l’esperienza della sera prima aveva lasciato le sue tracce e così incominciammo a sbaciucchiarci e a toccarci nelle parti più sensibili. Anche i due ragazzi decisero, dopo un po’, di andare a riposarsi. Quando passarono di fronte alla camera di noi vecchietti sentirono dei mugolii e, per curiosità, si misero ad ascoltare per capire che cosa stava succedendo. Accorgendosi che la porta era soltanto accostata, l’aprirono un po’ di più e, ai loro occhi, apparve uno spettacolo incredibile.
Noi due vecchietti, completamente nudi, stavamo scopando come ricci mugolando sempre più forte. Di fronte a quella scena i due ragazzi si stringevano la mano e, con l’altra, si accarezzavano il proprio sesso. Quando i mugolii si trasformarono in veri gridi di piacere i due ragazzi scapparono nella loro camera e si buttarono abbracciati sul letto. Era la prima volta che vedevano fare sesso e non sapevano cosa fare per calmare la loro eccitazione. Come naturale, la prima cosa che fecero fu di baciarsi sulla bocca e toccarsi reciprocamente il sesso. Angela stringeva l’uccellino sempre più duro di lui e Paolo accarezzava la sua fighetta umida. La loro eccitazione aumentava ma non sapevano bene cosa fare. Certo avevano visto nei film che i due amanti si sdraiavano l’uno sull’altra ma sopra avevano sempre un lenzuolo che non permetteva di vedere che cosa facevano veramente.
“Angela ti piace quando ti tocco la fighetta e ci metto dentro anche un ditino?”
“Si, Paolo. E a te piace quando prendo in mano il tuo pisellino duro e lo accarezzo da cima in fondo ?
“Si, Angela. Ma essendo quasi fratelli non pensi che non si dovrebbero fare queste cose fra noi ? E poi io non ho mai scopato una donna. Anche se ogni tanto mi masturbo non so cosa si deve fare con una donna e specialmente con una ragazzina”.
Mentre i ragazzi cercavano di capire cosa dovevano fare, noi due vecchietti, arzilli e soddisfatti, eravamo andati in bagno e, nel tornare in camera, sentimmo che i due ragazzi stavano parlottando fra loro. Ci avvicinammo alla loro porta semichiusa e guardammo cosa succedeva: i due giovani corpi abbracciati sul letto sembrava che si stessero scopando. Consci della loro responsabilità, anche se nudi, entrammo gridando:
“Fermi ragazzi, cosa state facendo ? Noi siamo responsabili di fronte a vostra madre per quello che fate in casa nostra. Quindi fermatevi e spiegateci cosa succede”.
“Signori, non facciamo niente di male. Non dite nulla a nostra madre. Vi possiamo spiegare tutto. Vi abbiamo sentito e visto mentre facevate all’amore e ci siamo un po’ eccitati. Siamo scappati in camera e ci siamo soltanto abbracciati. Di più non potevamo fare perché nessuno di noi due sa come si fa all’amore”.
“Va bene ragazzi, vi crediamo e ci scusiamo di essere stati la causa di questo pasticcio. Sapete, noi vecchietti era tanto che non facevamo sesso e da ieri sera abbiamo ricominciato con tanto piacere. Per ricompensarvi potremmo insegnarvi qualcosa da fare per divertirvi senza commettere qualcosa di male. Spogliatevi completamente e guardatevi bene. Le differenze fra un ragazzo e una ragazza sono evidenti e ognuno di voi deve studiare come è fatto l’altro. Per capirlo meglio toccatevi proprio nei punti che sono differenti”.
I due ragazzi nudi in ginocchio sul letto, uno di fronte all’altro, incominciarono ad accarezzarsi dalla testa alle cosce e rifecero ciò che avevano fatto prima che fossimo arrivati noi  vecchietti. Angela aveva preso fra le mani l’uccellino e le palle di Paolo mentre Paolo aveva messo una mano sulla passerina di Angela e con un dito vi si era introdotto dentro. Intanto l’uccellino era diventato un bel cazzo duro e la passerina trasmetteva le sue vibrazioni a tutto il corpo di Angela.
“Ora sdraiatevi uno accanto all’altro e io e Clara vi facciamo un bel servizietto”:
Clara si mise dalla parte del ragazzo e prese in bocca il suo bel pisellino bello duro mentre io avevo messo la testa fra le cosce della ragazza e avevo incominciato a slinguazzare la sua fighetta. Tutti e due i ragazzi mugolavano dal piacere che provavano fino a che non vennero strillando: lui sprizzando in bocca a Clara riempiendola del suo sperma subito ingoiato, lei stringendo la mia testa fra le cosce per farsi leccare fino in fondo.
“Adesso ci sdraiamo noi e voi ci farete quello che noi abbiamo fatto a voi, così imparerete a farlo bene anche voi”.
Angela incominciò subito a leccare il mio cazzo duro dalle palle fino alla punta del glande scoperto mentre Paolo era sprofondato con la testa fra le gambe di Clara entrando con la lingua e il naso nella voragine di quella vecchia figa. Occorse, naturalmente, un po’ più tempo per farli venire tutti e due, anzi, tutti e quattro perché i due ragazzi, mentre servivano noi due vecchietti, si masturbavano da soli. Accidenti, era proprio un bello spettacolo !
Ci fu un lungo periodo di silenzio e fu la vecchietta di mia moglie a parlare per prima.
“Bravi ragazzi, ora riposiamoci un po’. Io vado in cucina a preparare un grosso zabaione per tirarci su e per rinvigorire le nostre forze. Intanto andate in bagno a rinfrescarvi”.
Ci ritrovarono tutti e quattro in cucina e ci gustammo l’ottimo zabaione insieme a tanti biscotti. Eravamo allegri e si raccontavamo ciò che ognuno di noi aveva provato in camera. I ragazzi, soprattutto, parlavano di quelle esperienze e chiedevano sempre nuovi particolari sul come si fa a scopare veramente e se era vero che si poteva usare anche il culo per godere.
” Certo, ragazzi” dissi “il culo è importante specialmente per le ragazzine perché con quello possono godere senza essere sverginate e senza rischiare di rimanere incinta. Quando vi sarete riposati vi insegnerò come fare”.
La nuova lezione era molto attesa e i due ragazzi insisterono perché si facesse subito in camera. Chiesero come si dovevano mettere e io gli dissi che si potevano sdraiare sul letto nella posizione del 69 ma invece di leccarsi cazzo e figa dovevano leccarsi il buco del culo e poi, bagnatosi bene con la saliva il dito medio, dovevano infilarlo nel buchetto dell’altro e incominciare a stantufarlo dentro.
“Contemporaneamente usate la mano sinistra per carezzarvi il cazzo e la figa. Poi tu, Paolo, quando l’avrai ben duro lo punterai sul buchetto di Angela ma senza spingere forte perché lei sentirebbe male e perderebbe la sua carica erotica. Tu, Paolo, devi continuare a titillare il clitoride di Angela in maniera che lei si ecciti sempre più e, a quel punto, bagnerai bene la tua cappella con la saliva e ‘Buuhm’ glielo infili dentro e incominci a pompare prima piano e poi sempre più velocemente fino a che tu verrai dentro di lei “.
I due ragazzi applaudirono la bella spiegazione e vollero subito metterla in pratica. Seguirono a puntino le istruzioni e arrivarono subito all’ultima fase. Ma quando Paolo stava per dare il colpo finale non sapeva che io gli stavo per fare un bello scherzetto. Mentre guardavo mi era fatto diventare duro il mio cazzo e me lo ero spalmato di burro e, così, quando Paolo lo infilo' nel buchetto di Angela quasi non si accorse che il mio cazzo  penetrava nel suo buco del culo fino in fondo. Ci fu un doppio strillo e muggiti di piacere fino a che non siamo venuti tutti e tre.
Clara soltanto era rimasta a guardare senza partecipare ma anche lei si era molto eccitata e quindi pretese di avere anche lei il suo servizietto. Si sdraiò di fianco sul letto e chiese a me e a Paolo che ci facessimo raddrizzare il cazzo e glielo infilassimo,contemporaneamente, nella figa e nel culo come in un sandwich. E così abbiamo fatto. Intanto Angela aveva offerto la sua fighetta alla bocca di Anna che la leccava e succhiava fino in fondo. Ancora una volta riuscimmo a venire tutti insieme.
Così finì quella bella giornata per noivecchietti e  per i ragazzini.
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