Capitolo II: Lei, lui e l'altro!

- II capitolo dell'avventura erotica che mi ha cambiato la vita; come sempre parlerò in terza persona, quasi per convincermi rileggendo che la persona di cui narro non fossi io-

F. rimase profondamente turbato da quel che occorse la sera prima. Ne aveva sentore, ma senza certezza che la quella notte in spiaggia lui ed L. non erano soli, aveva persino ipotizzato che quell'insolente guardone altri non fosse se non il suo fraterno amico, nonché compagno di L, A.
Sentiva la situazione sfuggirgli, inesorabilmente, di mano... eppure non aveva mai desiderato tanto.... Si fece, forza e chiamò A., lui gli rispose come sempre, sprizzando ilarità e giovialità da ogni poro, ebbero una conversazione gradevole che si esaurì in pochi minuti senza che emergesse quel non so che d'insolito che cercava. Si rincuorò dicendo che, verosimilmente, era stata solo una sua impressione...
Quella stessa sera, l'uomo, la sua compagna ed i due amici di sempre uscirono assieme a cena, una cena in 4, una delle tante comuni cene che avevano da sempre fatto in passato. Il locale era carino ed affollato... ma quella sera nulla distraeva l'uomo dall'oggetto dei suoi desideri. L, era quasi più bella del giorno prima, con la sua pelle chiara che poneva in risalto l'imponenza di quelle forme.
L. era una ragazza di venticinque anni nel pieno della sua bellezza, dalle gambe magre e corte, dal sorriso intrigante e con seni abbondanti ed accoglienti. Era maliziosa a suo modo in ogni fare, insomma sensuale come poche, su quei tacchi alti che slanciavano gambe e sedere. Era sexy, lo era davvero in quella minigonna nera e nalla sua consueta camicetta bianca sbottanata appena sopra il seno. S'accomodò di fronte all'uomo con fare aggraziante.
Così mentre la cena scivolava via fra una bottiglia e l'altra di tocai i due si rubavano a vicenda piccoli attimi di intrigo, microscopici istanti di pure piacere e di una complicità stratosferica. La conversazione non prese nessuna piega quella sera, anzi.. scivolò via come sempre fra fragorose risate e sottili illazioni.
Si era già nella seconda metà della cena, allorquando L. si alzò, dirigendosi verso il bagno... l'uomo fu davvero tentato di seguirla, specialmente quando L. voltandosi gli sorrise... non ne ebbe il coraggio la sua compagna era li al suo fianco, il suo amico gli si parava di fronte... non avrebbe potuto, eppure si alzò di scatto quasi fosse rapito da chissà quale arcano sortilegio, s'alzò e prese la direzione opposta a quella della sua insaziabile complice. S'accomodò fuori dal locale ed accese una sigaretta... Solo et pensoso l'uomo la consumò in fretta, vinto dalla voglia di tornare prima di lei, così fece o cercò di fare....ma dovette arrendersi, L. era lì alle sue spalle....intenta a fumare anch'ella, senza lui si fosse avveduto. Sorpreso ed ammaliato le sorrise, poche parole interruppero il muro del silenzio tombale che era cascato dalla sera precedente.
L. "Che fai vai via? Sono qui per te... non credi?" mormorò la donna, poggiando delicatamente il suo capo sulla spalla di lui!
F. "dovrei restare? T'immagini, che succede se uno di loro viene qui in questo momento?" -respingendola appena, senza avere la giusta convinzione per farlo.
L. "Posso immaginare! Riesci a fare altrettanto?" - dischiuse le labbra la donna assaporando la pelle dell'uomo all'altezza del collo-
F. Stizzito ed imbarazzato, l'uomo le scostò il capo, sorridendole. "Credo di no!".
L. "ne ero certa sai!", completando quel fare punzecchiandolo appena con la sua morbida umida lingua.
La mano di lei scivolò velocemente sul fallo dell'uomo, cogliendolo in piena erezione...
Starnazzò la donna, ammiccante ed infine, ricomponendosi... "Stanotte alle due, non tardare... sai bene dove abito".
Un attimo, una parola è tutto fu già passato... trascorso, lontano, rientrò in sala la donna mentre l'uomo si cimentò in un'altra sigaretta...
to be continued...