La prima volta...

Michele tremava, sapeva che stava per succedere. Era combattuto tra l'istinto di scappare via e la tentazione di andare a vedere le carte. Avrebbe chiaramente vinto la seconda ipotesi. Aveva appuntamento con una coppia conosciuta su un sito d'incontri per scambisti. Aveva parlato per settimane con Paolo, il lui della coppia, e fantasticato su quello che sarebbe potuto succedere. Erano solo pensieri e parole fino a quel momento. Non era ancora nulla. Aspettava, in piedi, di fronte al bar concordato. Niente... ormai erano passati più di 20 min dall'appuntamento. Michele iniziava a realizzare l'idea che si sarebbe tutto concluso con un nulla di fatto, si sentiva quasi sollevato quando ecco comparire un uomo sorridente venire proprio verso di lui. Ci siamo! Ormai è andata. Piacere Paolo, piacere mio rispose con voce decisa cercando di nascondere la tensione. Scusa per il ritardo, sei un bel ragazzo, le piacerai, seguimi che voglio presentarti una persona. Camminarono passo passo senza dirsi una parola. Si diressero nel cortile di un condominio, entrarono nel portoncino della scala C e scesero le scale che dirigevano alle cantine. Era lei, l'aveva vista e immaginata dalle foto del sito ma non così come le si presentava. Non avrebbe davvero aver potuto immaginare tanta avvenenza. Capelli scuri mossi e portati su un lato, trucco pesante e rossetto vinaccia, pelliccia nera, tacchi neri non troppo alti, collant scuri e una minigonna da urlo. Sorrideva sicura dell'effetto che avrebbe suscitato in quel ragazzo di passaggio. Paolo mi chiese: Ti piace? mi prese per mano e mi avvicino a lei, le alzò al gonna e la girò. Guarda Michele, guarda che bel culetto che ti dono, vieni qui, toccalo insieme a me. Finalmente sentii la sua voce: vieni Michele, toccami! Ti piace? Mentre la toccavo mi prese la mano, divaricò leggermente le gambe e la portò sulla sua fica...Il perizoma era completamente zuppo. Michele ormai era nel pieno dell'eccitazione. Lei tirò giù la zip dei pantaloni di michele, guardò Paolo, sempre con quel fantastico sorriso stampato sulle labbra e disse: "amore direi che gli piace" mentre gli mostrava con la mano il mio membro duro come il legno di castagno.....,...........................................................................................

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