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Una giornata che mai potro' dimenticare.


di Membro VIP di Annunci69.it anita69
09.01.2022    |    14.759    |    23 9.8
"Carlo che ha l’uccello in mano con una voglia di sbrodare infinita, dice eccitato “lui ti ha riempito la topa…dove vuoi il mio… troia, nel culo o in..."
Sono passate le Feste Natalizie, sempre in famiglia, atmosfera felice, nonostante la paura del Covid.
Grandi abbuffate, regali, parenti, amici.
Siamo agli Innocentini e come si diceva una volta “finite le feste finiti i quaini…”
Stare in famiglia è bello, c’è grande calore, ma dopo tanti giorni di vita familiare, inizia a mancarti l’intrigo, il sesso “proibito”, l’avventura, il desiderio di scazzare.
Con Gius diciamo, che Covid o non Covid, in massima sicurezza con trivaccinati, dobbiamo festeggiare a nostro modo la fine delle feste familiari.
Scorriamo gli amici che abbiamo su Annunci69 per trovare la persona giusta per una giornata di sesso e rock and roll.
Ci ricordiamo di un incontro fatto a fine ottobre con un ragazzo non male, che mi ha fatto godere molto per le sue capacità di Petting non indifferenti e il suo grosso cazzo.
Uno che sa fare sesso, sa essere paziente, dolce, intrigante portando una donna al massimo della libidine per poi farla scaricare in un atto sessuale sfrenato.
Quello che ci vuole dopo tanti giorni di mielata atmosfera familiare.
Lo contatto attraverso il mio sito su A69, mi risponde subito, si ricorda di noi ovvero di me, è entusiasta di rivederci.
Chiedo dei vaccini: tutto a posto, tutto in regola, in più mi fa vedere le sue analisi quale donatore di sangue.
Fissiamo per vederci nel pomeriggio, non in Versilia, come l’altra volta, ma a Livorno dove il maialino ha detto di aver attrezzato una “garconniere” molto carina.
Speriamo sia così.
Con Gius andiamo a Livorno, nella mattina, un po' di shopping ai saldi in via Grande, l’aperitivo alla Baracchina Bianca, invero assai peggiorato come locale, senza servizio, con i piccioni che ti assaltano la faccia per toglierti la patatina di bocca.
Dopo abbiamo fissato in un posto che piace molto a Gius, la Stuzzicheria di Mare, dove stiamo veramente bene. Cozze ripiene, un Parago al forno eccezionale, un valido Vermentino, due ponce alla livornese, per finire.
Usciamo soddisfatti, allegri per l’alcool bevuto e ci dirigiamo al luogo che ci ha dato il nostro amico.
Trovato il posto, parcheggiato l’auto, ci viene incontro accogliendoci con gioia e sorrisi. Lo seguiamo all’interno e troviamo due sorprese.
Il posto è veramente molto carino, accogliente, luci soffuse, petali di rosa in ogni dove, un grande divano e un lettone enorme.
La seconda sorpresa è data dalla presenza di un altro ragazzo, giovane, trent’anni scarsi, non previsto.
Si presenta come l’amico fidato di chi ci ospita che ridacchia fra i baffi.
Ci mostra anche un certificato con le analisi recenti del sangue: organizzati questi ragazzi, danno sicurezza. Non male.
Sono un po’ imbarazzata per questo secondo ragazzo che non conoscevo e non previsto. Si chiama Franco.
Il padrone di casa, Carlo, per rompere il ghiaccio mette subito della musica: si è ricordato che quando faccio sesso una delle mie cantanti preferite è Patty Bravo.
Una astuta mossa che mi ha definitivamente conquistato.
Gius si accomoda sul divano ed io inizio a ballare da me, seguendo la musica di Patty.
Ballo e invito ora Franco ora Carlo a ballare con me, poi li allontano per togliermi qualcosa di dosso.
Prima slaccio il vestito, che ha bottoni di cima in fondo e che, infine, lascia scoperto un corpetto nero, che ho indossato sopra il reggiseno, gli slip e degli autoreggenti neri con la rete.
Sono veramente sexy.
Continuo a ballare, mi riprendo a tratti un ballerino poi l’altro, li stringo a me poi li allontano, gioco al gatto con il topo, anzi con i topi.
Mi sfilo il corpetto, poi gli autoreggenti, mentre i due ragazzi mi tolgono reggiseno e slip.
Ora sono nuda…sempre ballando mi avvicino al divano dove Gius si è liberato dei pantaloni ed è nudo come gli altri ragazzi.
Mi chino fra le sue cosce e comincio a lappare le sue palle e il suo uccello.
Ho il culo ritto, a 90 gradi e i due ragazzi mettono le loro lingue, uno sul mio buchetto, l’altro nella fica e cominciano una opera di suzione di culo e fica che mi fa andare la pressione a mille.
Sono già vicina al primo orgasmo, quando Carlo mi infila, all’improvviso, tutto il suo cazzo nella fica, mentre Franco non smette di leccarmela da sotto.
Urlo un “VENGOOOO” mostruoso e riempio la fica e la bocca di Franco di tanta lava calda.
Non mi fanno neppure prendere fiato che mi alzano e mi portano in braccio sul lettone.
Sul letto Gius mi abbraccia e bacia, mentre i due ragazzi si dividono il mio corpo, che smanacciano, stringono, suggono, con le mani e con la lingua.
Carlo mi sta leccando la fica in maniera divina, la sua lingua entra fra le labbra, poi esce a lappare il clitoride, per entrare nuovamente nella fica, come un piccolo cazzo.
Sento Franco che apre con le mani le chiappe del mio culo e mette la cappella del suo cazzo contro il mio buchetto.
Urlo a Gius, “il culo no! Che sono quasi vergine!” Gius mi tranquillizza con una carezza, poi mi bacia infilando la sua lingua fino in gola, mentre sento il cazzo di Franco che sta forzando il buchetto, poco alla volta… non sento male.
E’ delicato, paziente e l’ano era bagnato al massimo dalla broda uscita dalla mia fica prima.
Sta entrando centimetro dopo centimetro, sento la sua mazza stirare dentro, la mia carne, mentre Gius teneramente mi sta coccolando, baciando, tranquillizzando.
Era molto tempo che non me lo facevo mettere nel culo.
Mi piace, quando non sento dolore e ora non lo sentivo.
Sento solo Franco dire all’altro maialino, “ce l’ho messo tutto, fino alle palle”
Sono squarciata da quel cazzo nelle mie viscere, è caldo, mi da piacere e poi Gius mi coccola e mi incita a godere.
Franco inizia a scoparmi il culo lentamente ma con ritmo e mi piace, sto sbrodando ancora una volta e questa volta sulla lingua di Carlo, che ha ripreso a leccarmi la fica mettendo la sua faccia sotto le mie cosce.
Siamo un groviglio di membra, io abbracciata a Gius, Carlo con la testa nella mia fica e Franco che mi sta violando il culo con buon ritmo.
Franco esce da buchetto urlando “devo smettere se no finisco” e si aggiacca accanto a me.
Mi prende con le braccia, mi tira verso di lui e mette la sua lingua al posto di quella di Gius.
Così facendo il mio culo si trova ritto all’altezza del cazzo di Carlo, che prima prova a metterlo anche lui nel buchetto, ora molto allargato e rosso ma poi opta per la fica e inizia a scoparmi con grande determinazione.
Mi infila il suo cazzone a pecorina nella topa ed è arrapato dal mio buchetto che ora è davanti ai suoi occhi, largo e rosso, dopo aver appena fatto uscire il cazzo di Franco.
Urla “guarda questa troia che culo gli hanno fatto”, cosa che eccita anche Gius che prende il cellulare e fotografa la cosa.
Una foto con il cazzo enorme di Carlo nella mia fica, il mio ano, rosso, tumefatto, largo. Una foto che diventerà celebrativa di questa avventura.
Tutta questa situazione, loro che si danno di gomito per il mio culetto, il cazzo di Carlo, enorme che scava indefesso nella mia fica, le foto, le mani di Franco e Gius, mi provocano un ennesimo enorme orgasmo.
Mi schiaccio sul corpo di Franco, caldo e soffice, sotto gli incessanti colpi di Carlo, che mi sta scopando alla grande, come piace a me: un cazzo grosso che si muove costante e ritmato riempiendomi tutta la fica, strusciando sulle pareti di carne viva, fino a toccare l’utero.
Poi si toglie ed esce dalla fica ed io rimango un attimo così, a sandwich fra i due, appagata, con la fica e il culo in fiamme, ma sono stata bene e non è certo finita.
Carlo si toglie e Franco mi solleva e mi porta a sedere sul suo bacino, guardandomi negli occhi.
Il suo cazzo è ritto e teso ed io allargo le cosce e lo aiuto a farmi impalare la fica.
E’ rimasta “vuota” solo pochi attimi, è già godo di nuovo.
Comincio io a scoparlo lentamente, lui muove il bacino, spinge il cazzo sempre più in alto, più dentro, mi fa morire.
Alzo il busto e la testa, la mia fica è piena del suo cazzo, comincio a cavalcarlo lentamente, a testa alta, ma guardandolo fisso negli occhi, pieni di libidine.
Mi strizzo le poppe, ma le mie mani sono subito sostituite da quelle di Gius e Carlo. Loro mi mantrugiano i seni, mi mettono dita nella bocca che sta ansimando di godimento, ed io le suggo come fossero cazzi, mentre io cavalco l’uccello di Franco che sta godendo a voce spiegata.
Cavalco, spingo, mi faccio entrare fino in fondo il cazzo di Franco, che ha un sussulto improvviso, lungo e urlato, mi sta scaricando un pozzo di sperma nella mia fica bollente.
Sono pazza di godimento mi sono fatta sbrodare nella fica…meno male aveva portato le analisi.
Ho sentito tutto molto bene, le contrazioni spasmodiche del cazzo prima che eruttasse, lo sperma caldissimo che mi ha invaso tutta la fica, che ha schizzato l’utero, fino a che il cazzo non ha cessato i suoi spasmi.
Mi tolgo da sopra Franco, la fica sta seminando sperma ovunque, era pieno il ragazzo, quanta lava calda mi ha lasciato dentro.
Mi sdraio fra lui e Gius sconvolta dalla libidine, era moltissimo che non sentivo tanto sperma caldo nella mia fica, una sensazione unica come sanno tutte le donne che possono farlo.
Diversa da quella di Gius che data l’età ha una produzione di sperma molto limitata e poi lui preferisce sbrodare nella mia bocca.
Carlo che ha l’uccello in mano con una voglia di sbrodare infinita, dice eccitato “lui ti ha riempito la topa…dove vuoi il mio… troia, nel culo o in bocca”
Il culo mi fa male ed allora senza rispondere apro la bocca e tiro fuori la lingua, proprio come una scrofa in calore.
Sto con la lingua fuori guardandolo negli occhi mentre da gli ultimi colpi con la mano al suo grande cazzo, sto aspettando il suo sperma nella mia bocca, ma penso anche a quello di Franco che mi ha inondato la fica.
Pochi colpi e il cazzo di Carlo erutta un mare di sperma sulla mia lingua, tengo tutto, gli faccio vedere il suo prodotto nella mia bocca e il maiale mi bacia ed io ingollo tutto, mentre la sua lingua pulisce la mia dai resti del suo sperma.
Che giostra! sono distrutta ma appagata, mi sono divertita, ho goduto, sbrodato più volte, ora devo dedicarmi a Gius con un pompino regale e poi il gioco è completo.

Con Gius, la sera dopo, scopando, abbiamo detto che questa giornata livornese è sicuramente una delle prime cinque giornate di sesso di tutta la nostra vita.

Anita





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