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Una visita a Cap d'Adge, prima parte


di Membro VIP di Annunci69.it anita69
21.04.2021    |    15.355    |    20 9.6
"Gius sorride malizioso e gli faccio gli occhi cattivi..."
Eravamo in vacanza con Gius, a zonzo in auto, come ci piace, nel sud-est della Francia: la Camargue, la Grand Motte, Sete, un meraviglioso porto canale il regno delle ostriche, fortemente amate da Gius.
Pochi kilometri dopo Sete, sapevamo esservi una dei più grandi e famosi centri naturalistici del mondo e nonostante a me non piaccia molto il nudo integrale di gruppo e preferisca sempre l’intrigo, del vedo e non vedo, la curiosità di Gius mi convinse a seguirlo a Cap d’Adge.
Arrivammo nella tarda mattinata all’ingresso del villaggio, ma non c’era posto per dormire all’interno una sola notte e allora ci fermammo in un Hotel vicino, che era convenzionato, per l’ingresso, al centro nudista.
Un compromesso che accettai molto volentieri e che non ci obbligava a vivere nudi giorno e notte.
Saremmo entrati la mattina ed usciti la notte, ma dopo, in Hotel, avremmo vissuto con i nostri vestiti.
Il villaggio è enorme, molti gli appartamenti, alcuni Hotel, un grande campeggio, un fornito supermarket, bar e ristoranti e soprattutto molti kilometri di spiaggia di sabbia fine con alle spalle un lussureggiante duna alberata.
Ti devi spogliare appena entrati e vivere, da nudi, il villaggio.
Andiamo ad un bar sulla spiaggia a bere un “margarita ghiacciato” per darci coraggio, poi mangiamo qualche cosa ad una tavola calda, poco, perché vogliamo fare il bagno e poi ci incamminiamo per la spiaggia, dove una moltitudine di persone si accalcano nude.
Ci rendiamo conto che la prima parte della spiaggia, quella vicina al villaggio, è dedicata alle famiglie, molte coppie con bambini e ragazze, tutti nudi.
Proseguendo lungo costa, si vedono ora solo coppie e gruppi di adulti, che spesso fanno anche sesso all’aperto, creando capannelli di guardoni, qua e là.
Molto frequentate, qui, anche le dune e i gruppetti di uomini e donne che vediamo entrare e uscire dai boschetti, ci fa capire che dobbiamo andare a curiosare.
Dopo un paio di kilometri sulla spiaggia troviamo molti gruppetti chiaramente gay, uomini e donne che non nascondo la loro legittima sessualità e qui hanno la loro zona preferita.
Finita la visita conoscitiva alla spiaggia, ci fermiamo nella zona mediana, quella delle coppie senza bambini e ci mettiamo al sole.
Siamo impressionati dalla varietà delle persone presenti, giovani, meno giovani e anche vecchi in vero, tutti nudi, alcuni con degli orpelli vistosi sul sesso, molto particolari. Anelli piccoli e grandi, pendagli vari, alla fica o alle palle, cazzi imprigionati in guaina di pelle, pendenti ai capezzoli, una fauna che francamente non mi entusiasma….non mi piace l’esagerazione pubblica, il voler stupire ad ogni costo, non mi intriga molto l’affollamento nel sesso, senza prima una partecipazione vissuta.
Per carità, ho provato con soddisfazione nel sesso multiplo più volte fatto, l’ebbrezza di essere vista metri scopi e sei scopata, ma a numeri contenuti: qui c’è la folla in ogni atto.
Vediamo gruppetti qua e là ed avvicinandosi a curiosare vediamo coppie o trio fare sesso fra loro con decine e decine di spettatori, che si masturbano: talmente tanti gruppi che non sai dove guardare.
Gius curioso e arrapato mi trascina sulle dune, dove vediamo una ragazza che inginocchiata sta leccando e pompando una quindicina di uomini, che intorno a lei, sfoderano cazzi maestosi.
A turno sbrodano su di lei, capelli, bocca, seni e lei corre al mare, si sciacqua e ritorna per ricominciare con altri ragazzi pronti a prendere il posto di quelli esauriti.
Una macchina da guerra. No: così non mi intriga.
Andiamo oltre, ci appartiamo dietro un enorme cespuglio di corbezzolo per scambiarci qualche carezza e perché Gius ha il cazzo ritto per lo spettacolino visto e vuole che lo trastulli un poco.
Mentre siamo a scambiaci qualche bacio poco innocente, io sul suo cazzo e lui sulla mia micia, arriva un giovane, biondo, bello e con un cazzo mostruoso, teso e duro, frutto certo delle leccate della biondina di prima.
Ci aveva visto allontanarci e ci aveva seguito.
Si presenta in francese, chiede se può sedersi con noi.
Anticipo Gius e rispondo subito di si: ha un “passaporto” di così grande dimensione che va preso al volo.
Gius sorride malizioso e gli faccio gli occhi cattivi.
Il ragazzo non perde tempo, mi mette le mani sulle tette e mi bacia sulla bocca, mentre io, scanso equivoci, impugno subito il suo cazzone.
Non si perde tempo a Cap d’Adge!
Gius mi mette le mani sul culo e mi stringe le chiappe, mentre il ragazzo, lasciata la mia bocca, sposta la sua lingua sulla mia fica, già umida assai.
Mi alza le cosce dalla sabbia, per leccarmi meglio….è bravo, mette la sua lingua ben dentro le labbra della fica e di li si sposta sul mio grilletto che è uscito dal letargo.
Gius mi mette il suo cazzo in gola, poi lo toglie per farsi leccarle le palle, che a lui piace molto.
Non ho bisogno di essere spronata, la lingua del ragazzo mi strappa un orgasmo violento e improvviso.
Adesso alza la faccia dalla mia fica, si ferma a guardare come sono arrazzata e poi, abbocca il suo cazzo alla caverna spalancata. Si ferma un momento per farlo bagnare dai miei umori, poi l’affonda con decisione, fino in fondo.
Cazzo non ha messo il preservativo! certo uno nudo, dove lo tiene il preservativo?
Resto un attimo perplessa, ma il cazzo dentro che mi scava e mi spinge mi fa dimenticare ogni precauzione, godo a bocca larga e mordicchio le palle a Gius che inizia ad avere il fiatone, sintomo di sborramento imminente.
Il cazzo del ragazzo mi devasta la fica, si muove bene, è bravo, ora affonda ora si ferma un attimo, poi da una serie di colpi intensi.
Godo come una maiala anche perché vedo un capannello di uomini giovani e vecchi che si stanno segando vedendo lo spettacolo.
Gius mi viene in bocca e tossisco per non affogare, mentre il ragazzo dopo qualche colpo violento fa uscire il cazzo dalla mia fica e mi schizza abbondante broda sulle tette ma anche sulla faccia.
Ha un getto lungo e copioso, da ragazzo giovane.
Si alza e vedo che uno degli spettatori si sta abbassando sul mio corpo, ancora scosso da un orgasmo violento dopo gli schizzi del ragazzo.
Serro le cosce e dico a Gius, per me basta così, andiamo via.
Fatto che provoca una delusione dei cinque uomini, che dopo aver ammirato lo spettacolo, si preparavano a banchettare con la mia fica.
Non mi piacciono quelli assembramenti e le scopate in serie senza che vi sia compartecipazione, assieme prima.
Andiamo a fare il bagno per levarsi di dosso sabbia e broda e troviamo una sorpresa; l’acqua è marmata….fredda come più fredda non si può e nonostante ciò vediamo coppie e trii, che si scopano nell’acqua….devono essere Finlandesi, perché come fanno a scopare e ad avere cazzi ritti con quell’acqua fredda, è un mistero.
Torniamo sulla spiaggia e ci crogioliamo al sole e racconto a Gius come mi ha fatto godere il cazzo di quel ragazzo.
Ci addormentiamo abbracciati sulla spiaggia, incuranti di tutti.
Al risveglio andiamo a fare una doccia restauratrice e poi aperitivo e cena al lume di candela in un ristorantino sulla spiaggia.
Dopo cena sappiamo che ci sono feste in molte parti del villaggio e ci vogliamo andare, ma questo lo racconto nel seguito.

Anita

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