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Come mia moglie scoprì che sono una trav (parte seconda)


di Membro VIP di Annunci69.it lucrezia1331
19.05.2023    |    791    |    3 8.9
"Un senso di grande umiliazione mi pervase ma non mi restava altro che sedermi al mio tavolo, dal quale peraltro potevo benissimo vedere Paolo e Sara..."
Il menage a tre con Paolo procedeva ormai consolidato, lui veniva tutte le settimane un paio di volte a casa nostra e ci scopava entrambi. Mia moglie Sara ormai scopava solo con lui, a me toccava il ruolo del cornuto e della sissy a disposizione dell'unico maschio della situazione. D'altronde non avevo nessuna possibilità di superare Paolo, lui aveva un cazzo che era almeno il triplo del mio, era più prestante fisicamente e la stessa parte femminile di me mi faceva capire che egli era il maschio dominante e nello stesso tempo la situazione mi eccitava molto. Eravamo arrivati al punto che ogni tanto lui si fermava a dormire da noi ed aveva preso il mio posto nel letto matrimoniale, mentre io dormivo nella cameretta degli ospiti. Dalla mia camera sentivo i gemiti di mia moglie mentre lui la scopava e a me non restava altro che masturbarmi. Una sera Paolo decise che saremmo usciti tutti e tre a cena il sabato successivo, chiese a mia moglie di indossare qualcosa di molto sexy ed a me ordinò di indossare, sotto i vestiti maschili della lingerie femminile. Arrivo quindi la sera del sabato, Sara era bellissima, aveva un abito lungo con uno spacco altissimo che faceva intravvedere il bordo delle calze autoreggenti, un trucco leggero ma che rendeva le sue labbra molto seducenti, qualunque maschio avrebbe desiderato un pompino da quelle labbra. Io avevo indossato la solita lingerie, calze, reggicalze,perizoma, reggisegno con sotto i seni in silicone e sopra gli abiti maschili. Quando Paolo arrivò non potè fare a meno di baciare mia moglie dicendole quanto era sexy e nello stesso tempo palpeggiarle il culo sodo che l'abito attillato disegnava perfettamente. Ci avviammo all'auto, Paolo mi ordinò di mettermi alla guida e lui e mia moglie si sedettero dietro, mi disse "Tu stasera sarai il nostro autista". Durante il tragitto vedevo dallo specchietto che Paolo aveva infilato una mano tra le cosce a Sara e lei che si era piegata sul suo cazzo per fargli un pompino. Un misto di rabbia ed eccitazione mi assalì, ma Paolo che mi teneva d'occhio se ne accorse e disse "tu pensa a guidare , cornuto che a tua moglie penso io, poi se ti comporterai bene riceverai anche tu quanto meriti": Abbassai lo sguardo dallo specchietto e mi concentrai sulla guida, nonostante continuassi a sentire i mugolii di piacere di entrambi. Finalmente arrivammo al ristorante, all'ingresso Paolo confabulò con il cameriere e questi ci accompagnò ad un tavolo, quando fummo al tavolo, il cameriere, in modo molto discreto mi sussurrò "questo è il tavolo solo per i signori, per lei che è l'autista c'è quello la", indicandomi un tavolino in fondo alla sala. Un senso di grande umiliazione mi pervase ma non mi restava altro che sedermi al mio tavolo, dal quale peraltro potevo benissimo vedere Paolo e Sara amoreggiare. A circa metà cena il cameriere si avvicinò al mio tavolo e mi disse "il signore le vuole parlare", mi alzai e mi avvicinai al loro tavolo, Paolo mi diede un pacchetto e mi disse di andare in bagno e che avrei capito il da fare. Ubbidii incuriosito e mi recai in bagno, aprii il pacchetto e vidi che conteneva un ovulo vibrante, capii al volo che dovevo inserirlo in culo e così feci. Tornai in sala al mio tavolo e non passò molto che l'ovulo si mise a vibrare, vidi Paolo e Sara che ridevano compiaciuti e divertiti della mia situazione di imbarazzo ma cercai di fare finta di niente. Arrivò la fine della cena, il cameriere tornò al mio tavolo e mi disse che il Signore aveva detto di attendere fuori che arrivassero, il cameriere, strizzandomi l'occhio mi disse "Certo che il suo datore di lavoro se la spassa bene con quella gran gnocca, chissà come se la scopa": Queste parole non fecero altro che aggiungere umiliazione a quella che già provavo per tutta la situazione ma nello stesso tempo mi eccitavano da morire. Tornammo a casa, in auto si ripetè la situazione dell'andata, Paolo e Sara amoreggiavano ed io guidavo, sbirciando ogni tanto. Arrivando nei pressi di casa, Paolo mi ordinò di fermarmi dentro un parcheggio, in un angolo buio, pensai che volesse scoparsi Sara invece mi fece scendere e mi disse "E ora pensiamo a te, è giusto che tu abbia una ricompensa visto che ci hai fatto da autista" e così dicendo mi spinse sul cofano dell'auto, in un sol gesto mi abbasso i pantaloni lasciandomi con il culo all'aria avvolto nel perizoma che copriva a malapena la mia figa anale, commentò con Sara che avevo veramente un bel culo, meritevole di attenzione .Aspettavo da un momento all'altro che mi penetrasse ed infatti all'improvviso estrasse l'ovetto vibrante e con un sol colpo introdusse il suo cazzo che era durissimo. Sentii un dolore terribile, non potei fare a meno di tirare un urlo di dolore ma Paolo con una mossa che rivelava tutta la sua fisicità mi appoggio' un piede sulla nuca tenendomi disteso sul cofano dell'auto e reggendosi su una sola gamba mi inculò senza pietà. I suoi affondi erano violentissimi, come non era mai accaduto, segno dell'alta eccitazione che la serata gli aveva provocato, quando i colpi aumentarono ancora d'intensità ed era prossimo a sborrare uscì dal mio culo, prese la mano sinistra di Sara e sborrò sulla vera che lei portava dal giorno del matrimonio, poi invitò Sara ad avvicinare la sua mano alla mia bocca e mi obbligò a bere lo sperma che colava dalle sue dita ed a pulire la vera di Sara con la lingua. Mi sentivo totalmente vinto, umiliato, sottomesso, non avevo più alcun diritto su Sara, lei ormai era sua, e la sborrata sulla vera fu la più grande umiliazione che dovetti subire, uno sfregio che mi colpì come una scudisciata nell'intimo e che era la dimostrazione tangibile che nella nostra vita il maschio era solo Paolo. Ci ricomponemmo e tornammo finalmente a casa, inutile dire che a me aspettava la camera degli ospiti mentre Paolo e Sara occuparono la matrimoniale. Per me fu un vero supplizio, sentii gemere Sara per quasi tutta la notte e sentii i commenti, volutamente ad alta voce di Paolo nei mie confronti, ormai Paolo era entrato definitivamente nelle nostre vite prendendosi Sara e rendendo me la sua ubbidiente e sottomessa sissy.
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