Come mia moglie scopri' che sono una trav.

Fin da giovanissimo sono stata attratta dal cazzo, crescendo e diventando adulta ebbi le mie prime esperienze con altri maschi, ero esclusivamente passiva, mi piaceva sentirmi sottomessa ad un altro maschio. Allo stesso tempo mi piaceva anche la figa e fu per questo che mi sposai con una bellissima donna continuando però a prendere cazzi ogni volta che c'era l'opportunità di farlo. Con il tempo iniziai anche a vestirmi da donna, indossando la biancheria intima di mia moglie e un po' alla volta cominciai a comprare indumenti solo miei e a trasformarmi, sempre segretamente ed all'oscuro di mia moglie in Lucrezia. Grazie a internet e alle chat conobbi diversi maschietti ai quali donai la gioia della mia bocca e del mio culetto con grande piacere. Con il trascorrere degli anni l'intesa sessuale con mia moglie si affievolì anche perchè io ero sempre più attratta dal cazzo ed ormai facevamo sesso più o meno ogni 15 giorni. Un giorno mia moglie mi disse che un nuovo vicino di casa che era venuto ad abitare nel nostro condominio la stava corteggiando insistentemente, invitandola a prendere un aperitivo ed offrendole un passaggio in auto. Mia moglie mi assicurò di avere evitato le avances del vicino ma un giorno mi raccontò che sull'ascensore, dove si trovavano in cinque,il vicino, approfittando della calca le strusciò insistentemente il cazzo sul culo.
Quel giorno decisi di affrontare questa persona e con mia moglie mi recai al suo appartamento. Appena suonai il campanello lui aprì, era un bell'uomo sui 40 anni, moro, alto con il fisico atletico, ci fece entrare con un gran sorriso e quando io spiegai che non si trattava di una visita di cortesia e che doveva smetterla di importunare mia moglie egli si mise a ridere dicendo "ma guarda sto coglione, tua moglie non vede l'ora di farsi sbattere e tu vieni a farmi le scenate di gelosia, ma cosa pretendi, non ti vedi? Sei una mezza sega e tua moglie sprizza sesso da tutti i pori", a queste parole mi avventai su di lui per dargli una bella lezione ma lui fu più veloce di me e mi sferrò un calcio nei testicoli, il dolore fu lancinante e mi piegai in due, lui ne approfittò per darmi un altro calcio in culo facendomi rotolare per terra. Restai dolorante a terra mentre mia moglie guardava impietrita, vidi che il vicino rovistava in un cassetto ed estrasse delle fascette di plastica con le quali mi legò mani e piedi, poi prese il guinzaglio del suo cane e me lo mise al collo, legando l'altra estremità ad un calorifero. Ero completamente immobilizzato e non riuscivo nemmeno a parlare dal dolore che provavo ai coglioni. Lui disse "ora ti faccio vedere come si soddisfa una femmina come tua moglie e poi penserò a te". Prese mia moglie per i capelli costringendola ad inginocchiarsi ed estrasse dai pantaloni un cazzo enorme, già duro, confronto al mio era almeno grosso il triplo e lo ficco in bocca a mia moglie ordinandole di succhiare. Lei ubbidi e lui commentò "vedi che le piace, non aspettava altro, l'ho capito fin dal primo giorno che l'ho incontrata da come mi guardava che era affamata di cazzo". In effetti Sara gli stava facendo un pompino con i fiocchi ed io non potevo fare altro che guardarla. Dopo un po' che lei succhiava lui la alzò da terra e la mise alla pecorina su un divano, le alzò il vestito e abbassò le mutandine che erano già fradice di umori "guarda questa troia come si è già bagnata" e con un sol colpo le infilò il cazzo nella figa, Sara emise un gemito di piacere e subito fu scossa da un orgasmo intensissimo, Paolo (questo era il nome del vicino) continuò a scoparla con forza e Sara continuava a gemere scossa dagli orgasmi finchè Paolo estrasse il cazzo dalla figa e con un sol colpo gliel'ho piantò nel culo. Sara gridò dal dolore, supplicandolo di levarlo ma lui continuò a pomparla fino a che le urla di dolore si trasformarono in gemiti di piacere. Infine Paolo venne, inondando il culo di mia moglie della sua sborra, estrasse il cazzo e si avvicinò a me che nel frattempo mi ero un po' ripreso dal dolore ma che ero frastornato da quanto stava accadendo e mi disse "ora tu me lo ripulisci per bene con la bocca se non vuoi un altro calcio nei coglioni". Era una cosa che mi piaceva e che avevo fatto molte volte come Lucrezia ma questa volta c'era presente mia moglie, cercai di resistere ma Paolo avvicinò il piede ai miei coglioni e minaccioso disse "devo tirarti un altro calcio?", intimorito dalla minaccia aprii la bocca ed egli mi infilò il cazzo fino in gola, lo leccai tutto come sapevo fare benissimo e sentii in bocca oltre al sapore dello sperma il sapore degli umori di mia moglie. "Ma guarda come succhia bene questo cornuto, secondo me piace anche a lui, tu cosa dici? disse rivolgendosi a Sara che restò muta. "Sono proprio curioso di vedere se lo prende bene anche nel culo", ero terrorizzato ma allo stesso tempo eccitato per quella violenza che stavo subendo. Paolo mi slegò dal calorifero e alzandomi da terra mi mise sul divano dove poco prima aveva posseduto mia moglie, mi abbasso pantaloni e slip e notò che avevo il cazzo duro. "vedi che gli piace" disse rivolgendosi a mia moglie, "guarda come è eccitato con il suo cazzettino duro" e così dicendo, come aveva fatto con Sara con un solo colpo mi entrò nel culo, sentii un dolore lancinante, emisi un urlo di dolore ma lui impietoso continuò a pompare senza pietà, poco alla volta il dolore si trasformò in piacere ed iniziai a mugolare e a dire "ancora, ancora, sono la tua troia", avevo dimenticato che mia moglie stava assistendo e quando Paolo fu sul punto di venire mi girò e mi sborrò in bocca facendomi bere tutto il suo sperma, fu in quel momento che realizzai che mia moglie aveva assistito alla scena e provai un enorme imbarazzo. Quando Paolo si riassettò si rivolse a me dicendomi "ora sei fai il bravo ti slego, tanto ormai è chiaro che quanto è successo è piaciuto a tutti e due" e così dicendo mi liberò polsi e caviglie. Completamente trasformato Paolo ci disse di accomodarci in salotto e ci offrì da bere, quindi disse " che tu avessi voglia di cazzo si capiva" rivolto a Sara, "ma la sorpresa sei stato tu, sei molto bravo con la bocca e il tuo culo si vede che è già stato aperto, confessa dai ti piace prendere il cazzo". Ero stato scoperto davanti a Sara, la guardai, lei mi sorrise come a voler dire di non vergognarmi e raccontare. "ebbene si" confessai guardando Sara, "il cazzo mi è sempre piaciuto quanto la fica, ho iniziato a prenderlo da ragazzo ed appena posso lo prendo, Sara non ti ho mai detto nulla per paura che tu mi lasciassi", lei si avvicinò e mi baciò teneramente dicendomi che non avevo nulla da temere. Questa sua reazione mi diede il coraggio di confessare che di nascosto mi travestivo e che avevo un nome femminile, Paolo e Sara mi chiesero come conoscessi i miei partner ed allora chiesi a Paolo di darmi il suo computer ed aprii tutte le chat che utilizzavo, in alcune c'erano mie foto al femminile che entrambi giudicarono molto sexy. Ero distrutto e nello stesso tempo sollevato per aver rivelato a Sara il mio segreto. Ci congedammo da Paolo con la promessa che ci saremmo rivisti per ripetere l'esperienza. Quella sera, quando fummo soli a letto Sara mi prese la mano e disse "era un po' di tempo che avevo qualche sospetto, non facevamo quasi mai sesso, pensavo avessi un'altra donna, invece avevo completamente sbagliato, sono felice che tu non mi abbia tradito, se avessi parlato di questo tuo aspetto ci saremmo potuti divertire, ma siamo in tempo per recuperare". Ci baciammo e facemmo sesso come non facevamo più da anni. L'indomani Sara mi disse che le sarebbe piaciuto aiutarmi a travestirmi e disse che per prima cosa mi sarei dovuto depilare integralmente, cosa che non avevo mai fatto temendo di essere scoperto, con il suo aiuto andai in bagno a depilarmi e mezz'ora dopo avevo una pelle liscia come quella di un bambino. Sara decise che il sabato sera seguente avremmo invitato Paolo e mi sarei fatta trovare come Lucrezia. Sabato sera arrivò, e quando Paolo si presentò si trovo davanti due bellissime donne, Sara mi aveva truccata, indossavo un bellissimo abito blu lungo con uno spacco che faceva intravedere le autoreggenti, una parrucca bionda a boccoli ed un paio di tacchi altissimi che quando camminavo mi costringevano a sculettare come una troia. Paolo rimase senza parole e disse che non pensava che potessi essere così figa, guardai Sara che sorrise maliziosa e disse "devo essere gelosa?", Paolo rispose "non ce n'è bisogno, c'è cazzo per entrambe".
Quella sera Paolo ci scopò senza sosta, il suo bellissimo cazzo entrava e usciva dalla figa di Sara e dal mio culo e mentre una leccava l'altra lo prendeva, godemmo numerose volte tutti e tre, poi Paolo, spompato, chiese di fermarci un po' ma io perfidamente gli presi in bocca il cazzo e dissi "ora mi vendico del calcio nei coglioni" e lo costrinsi a subire un altro pompino, ebbe un orgasmo ma dal suo cazzo ormai uscirono soltanto alcune gocce di un liquido trasparente e Paolo implorò che smettessi, che gli facevano male i coglioni e non ce la faceva più- Soddisfatto lo accontentai lasciando il suo membro. Da quel giorno Paolo almeno una volta a settimana ci viene a trovare, ed ogni volta che prende l'ascensore con mia moglie lo blocca all'ultimo piano e si fa fare un pompino, poi Sara viene a casa e mi bacia facendomi sentire il sapore dello sperma di Paolo e io so che lui l'ha posseduta nella bocca.