Come sono diventata Laura 2

Apro gli occhi e sento la mia testa adagiata su di un petto villoso e istintivamente mi giro dall’altro lato e cerco di fare mente locale.
Dove sono? cosa ci faccio? chi è?
Dopo qualche secondo sento qualcosa che mi preme contro le natiche e una bocca che mi bacia il collo e la nuca. All’improvviso mi viene in mente tutto quello che era successo la sera precedente. Non so cosa fare dunque decido di rimanere immobile, nella speranza che Andrea torni a dormire ed io possa svignarmela. Sento che lui si allontana un po’ e per pochi attimi credo di aver preso la giusta decisione. Ma così non è stato. Sento le sue dita pregne di un liquido viscido. Poi sento che lui sputa sulle dita e dopo avermi lubrificato l’ano con la sua saliva, spinge il suo membro, piano piano, contro di esso, il quale si dilata e ancora un’altra volta lo riceve.
Andrea mi stringeva il petto e allo stesso tempo giocava coi miei capezzoli mentre mi baciava la nuca. Non so perché ma sentivo che il mio ano si dilatava. Ciò mi procurava un piacere enorme.
Dopo pochi minuti lui mi afferra il petto. Sento i pelli del suo petto e del suo membro contro la mia schiena e le mie natiche in una mossa stretta. Lui borbotta parole sconce e poco dopo urla come un animale che è appena riuscito a liberarsi dalla gabbia, esplodendo dentro di me tutta la sua virilità e la sua voglia.
Diversamente da quello che era successo la notte prima, io ho un orgasmo anale, perché mentre lui sta venendo, sento che il mio ano stringe il suo cazzo e, senza toccarmi, ma solo con la frizione del suo membro dentro di me, vengo pure io.
Dopo che ha finito di farcirmi, lui se ne accorge che ho avuto un orgasmo pure io, e senza usare le mani. Avevo paura che si arrabbiasse. Invece ha detto compiaciuto e anche un po’ sfottente: sono proprio bravo. Riesco a far godere le mie femmine da tutt’e due i buchi.
Ero senza parole.
Lui si alza col cazzo ancora turgido ed io dico: aspetta! Vorrei parlare con te. Io non sono nemmeno gay, figurati donna! Ho commesso un...
Lui mi interrompe e dicendomi: cara, stai tranquilla. Mi faccio una doccia e ne parliamo.
Era come se mi avesse messo una mano sulla mia bocca perché non riuscivo a dire più nulla.
Andrea si avvicina a me, mi bacia leggermente sulle labbra e mi dice: torno fra poco. Ed entra in bagno. Sento l’acqua della doccia che cade e, senza pensarci due volte mi vesto e scappo.
Ero quasi a casa quando mi arriva un messaggio:
Ciao Laura,
Questa notte sei stata davvero molto brava e mi compiaccio di averti sverginato, trasformato in donna.
Immagino che sei confusa e ti capisco, cara.
Voglio che tu rifletta e decida se sei pronta a far uscire il tuo vero io.
Domani sera verrò a casa tua ma tranquilla, non dirò nulla né farò ceno a quel che è successo.
Se tu vuoi, troveremo un modo di parlarne, altrimenti niente.
Comunque sappi che è stato bellissimo.
Un bacio, Andrea.
Io non sapevo cosa dire né fare, perciò non ho risposto al suo messaggio.
Ci ho pensato tutto il giorno e, quella sera prima che andassi a letto, ho ricevuto un altro messaggio:
Cara Laura,
Ti ho pensato tutto il giorno e, adesso, che ci accingiamo ad andare a letto volevo solo farti sapere che ti penso.
Stai tranquilla cara.
Spero di avere una risposta positiva domani. Se tu vuoi che ne parliamo, indossa il tanga che ti sei portata via questa mattina ed io capirò.
Ti auguro la buonanotte e ti bacio dappertutto.
Andrea
Leggendo il suo messaggio ho sentito un brivido lungo la schiena.
Chiudevo gli occhi e riuscivo a vederlo davanti a me. Con l’immagine del suo membro ho preso sonno...