Era una sera fredda....

Era una sera d’inverno. Vi ricordate le gelate di quest’ultimo febbraio?
Un sabato mi son trovato all’improvviso libero dagli impegni famigliari. Quella sera non avevo nulla da fare.
Erano più o meno le 23.00 quando esco dalla doccia calda e decido, nonostante il freddo, di uscire a fare un giro in auto e chissà… qualcosa mi verrà in mente (mi dicevo).
Parto e mi viene in mente di passare dal Park di via Novara... “male che vada me ne torno a casa”, mi sono detto.
Arrivo, parcheggio, accendo la luce di cortesia e ascolto la musica.
Dopo circa un quarto d’ora ero intenzionato ad andarmene, quando si avvicina un’auto con a bordo una coppia…. mi guardano e se ne vanno.
Dopo altri dieci minuti si affianca la stessa auto, erano ancora loro.
Lui abbassa il finestrino e mi chiede se avevo una sigaretta. Gli rispondo “mi dispiace non fumo più, è l’unico vizio che sono riuscito a togliermi”; mi sorridono e mi chiedono se avevo voglia di fare due chiacchiere con loro. E così sono salito sulla loro A6 grigia e mentre lui guidava, con affianco la sua donna, abbiamo scambiato qualche convenevole.
Ci fermiamo a prendere qualcosa da bere ad una di quelle bancarelle per strada… e in fretta siamo risaliti in auto a causa del freddo.
Nel risalire in auto, questa volta, lei si siede dietro con me… sorride chiedendomi se era un problema. Ovviamente le risposi che era un piacere.
Stiamo per finire la birra e a lei cade la lattina quasi finita sul tappetino. Mi affretto nel riprenderla quando lei coglie l’occasione per accarezzarmi i capelli. Io mi rialzo, la guardo, mi avvicino al suo viso, le annuso il viso e… la bacio.
Lei era caricatissima, eccitatissima, quasi irreverente nei confronti di suo marito. Lui sembrava quasi divertito, a metà tra il divertito e l’arrapato. Mentre guidava guardava la strada, ogni tanto, si girava verso di noi perché secondo me dallo specchietto retrovisore non ci vedeva abbastanza.
L’auto si ferma. Lui parcheggia… spegne il motore.
Si gira e inizia a palparla, mentre lei mi ha già abbassato la zip e mi spompina come se non ne vedesse uno da troppo tempo.
Lui viene dietro con noi, si abbassa i pantaloni e le fa cenno di andar da lui. Così smette con me e attacca con lui. Lei si alza la gonna e si mette in ginocchio sul sedile ponendomi il suo lato B. L’accarezzo, le palpo il culo, l’interno coscia e infine le stimolo il clitoride mentre le bacio la pelle. I suoi mugugni mi davano ancor più piacere a quello che già ritenevo sublime. Dentro un dito, due e poi tre, mentre col pollice le stimolo l’ano. Le bacio il sedere, le faccio un cunnilinguo mentre lei imperterrita lo succhia al suo uomo.
Indosso il preservativo, mi metto in ginocchio anch’io sul sedile, e inizio a scoparla a pecorina. Lei non capiva più niente. Sembrava completamente rapita dal piacere, viveva quel momento con un trasporto invidiabile. Dopo un po’ lei si gira e si pone verso di me. Ci baciamo nuovamente e poi…. ancora….mi toglie il preservativo e mi succhia sino a farsi venire tutto in bocca. Si rialza verso di me con un’espressione provata ed appagata, serena e maliziosamente sorridente. Poco dopo viene lui, che se la prende sopra di se e le viene dentro.
Fuori dalla macchina il termometro indicava -6, ma dentro secondo me c’erano almeno 30 gradi.
L’ultimo goccio di birra, il sorriso stampato sulle facce di tutti e tre, e si ritorna alla mia auto.
Ci siamo lasciati con un saluto quasi affettuoso, quando contemporaneamente stringevo le mani a loro due.
È stato un sabato sera indimenticabile.

Chissà se mi ricapiterà presto di fare un’esperienza del genere??!!