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Il medico della mutua


di socurioso
22.01.2023    |    13.774    |    15 9.1
"-"Ti confesso che il lavoro mi manca tanto e adesso le giornate sembrano infinite..."
Con un ultimo colpo di panno carta finì di pulire l'ultimo tavolo del laboratorio e vidi che mancavano pochi minuti alle 13, dovevo trovare qualcosa da fare per arrivarci e mi venne in mente di andare in area vendita a prendere le verdure da preparare per fare le pizze farcite il giorno dopo.
Uscì col carrellino e passai in mezzo alle poche persone che c'erano, dopo le feste c'era molta meno folla e da sempre l'ora di pranzo è una specie di oasi tranquilla. Mentre sceglievo i peperoni e i pomodorini sentì una voce familiare che mi chiamava mi voltai e ritrovai con piacere il mio medico di base anzi ormai ex medico perché a settembre era andato in pensione dopo 21 anni che ci conoscevamo.
Conoscevo pochissime persone per le quali andare in pensione era stata una scelta dolorosa e Dario era una di quelle. Era un dottore di altri tempi, quelli di piccolo paese sempre disponibili a qualunque ora e che se tu non potevi andare in ambulatorio perché stavi troppo male ti visitava a casa e addirittura ti portava le medicine dalla farmacia.
Da quando ci eravamo trasferiti era stato il mio dottore e mi era sembrato capace e una brava persona fin dalla prima visita. Sapeva del mio lato trasgressivo da quando tanti anni fa dopo la prima festa a cui avevo partecipato ero andato allarmatissimo perché avevo il pene irritato e anche se ero stato attento a usare i preservativi durante tutta la serata avevo paura.
Il suo responso fu lapidario e azzeccato: Balanopostite irritativa! Dal nome mi aspettavo qualcosa di terribile ma mi rassicurò dicendomi che era dovuto all'uso "intensivo" del preservativo (parole sue...) e alla troppa attività in così poco tempo (sempre parole sue!) Anche la cura che mi prescisse fu azzeccata, tanta crema emolliente e soprattutto il consiglio di andarci piano la prossima volta :)
Ci scambiamo gli auguri per l'anno nuovo dal vivo anche se l'avevamo già fatto per whatsapp e gli chiesi come si trovava nella nuova veste di pensionato.
-"Ti confesso che il lavoro mi manca tanto e adesso le giornate sembrano infinite..."-
-"Ma dai, non ti lamentare! Beato te che sei arrivato al traguardo visto che fai parte di una specie in via di estinzione: Quelli che riescono ad arrivarci alla pensione anche se ogni volta spostano il traguardo un po' più in là"- dissi io.
-"Guarda l'unica cosa positiva è che adesso posso stare di più con la famiglia e con mia moglie. Sto godendo del tempo che passo con il mio nipotino e cerco di recuperare il tempo che per il lavoro non ho trascorso con mio figlio. E faccio anche esperienze nuove tipo fare la spesa"- finì con una risata.
-"E infatti come mai da queste parti?"- Sapevo che abitava a una trentina di chilometri e mi sembravano un po' tanti per fare solo la spesa da noi.
-"Siamo venuti perché mia moglie Valeria cerca una cosa particolare e ho pensato che forse la trovavamo qui, vieni che te la presento..."-
Mi girai e la vidi, bellissima. Il lungo cappotto color cammello aperto lasciava intravedere la sua figura alta e slanciata, indossava un sobrio tailleur nero e scarpe nere con il tacco non molto alto. I capelli neri, corti e mossi incorniciavano un bel viso sorridente e dietro agli occhiali da vista dalla montatura semplicissima c'erano i suoi occhi celesti. Semplice ed elegante ricordava la figura della professoressa che tutti noi abbiamo sognato da giovani, facendo un rapido calcolo con l'età di Dario che aveva compiuto 70 poteva avere dai 50 ai 70 anni ma in ogni caso si conservava benissimo.
Dario ci presentò e ci stringemmo le mani e nel farlo a nessuno dei due venne in mente di sfilare prima il guanto di plastica che avevamo indossato per scegliere la verdura e così lei disse:
-"Oddio! Scusami perché non c'ho pensato a togliere il guanto!"-
-"Tranquilla, vedi che non c'ho pensato neanche io. E poi lo sai che le precauzioni sono importanti soprattutto nei primi incontri!-"
Appena pronuncia la battuta me ne pentì, me la potevo risparmiare una cazzata simile col doppio senso e chissà come l'avrebbe presa lei e invece mi sorprese ridendo di gusto.
-"Bravo! Per certe cose le precauzioni ci vogliono!"-
-"Pino, a che ora finisci di lavorare?"- chiese lui -"Noi ci fermiamo a pranzo qui in galleria, vieni con noi?"-
La proposta mi spiazzò, ci stavano provando?? Piccoli segnali forse potevano esserci tipo lei che cercava qualcosa di particolare, il fatto delle precauzioni e questo invito a pranzo così all'improvviso ma si sa, in queste cose capire fischi per fiaschi è un attimo... ma la curiosità a questo punto era tanta, ormai volevo sapere come sarebbe andata a finire e in ogni caso sarebbe stato un pranzo in ottima compagnia. Così accettai subito dicendo che praticamente avevo finito, il tempo di fare una doccia e li avrei raggiunti più che volentieri.
Mezz'ora dopo ero con loro a tavola e si parlava del più e del meno mentre mangiavamo. La prima impressione sulla simpatia di Valeria si dimostrò vera ed era anche una buona forchetta al punto che al momento di ordinare quando Dario le chiese se prendeva un primo oppure un secondo lei guardandomi dritto negli occhi disse sorridendo che avrebbe voluto prendere sia il primo che il secondo e che era un peccato non poter prenderli insieme... Rischiai di strozzarmi col sorso di vino che avevo in bocca per riuscire a trattenere la risata.
A questo punto ci mancava solo un cartello stradale perché di segnali ne avevano inviato parecchi durante tutto il pranzo tra battute e scherzi e ormai avevamo finito di mangiare, era arrivato il momento di decidere se buttarmi oppure lasciar passare l'occasione e così le chiesi se aveva trovato la cosa particolare che era venuta a cercare.
-"Dipende da te... Per me si. Dario mi aveva detto che potevi essere la persona giusta per questa nuova esperienza che vogliamo fare-"
Eccoci, eravamo arrivati al dunque. Lei mi piaceva e lui aspettava la risposta fissandomi divertito come chi aspetta l'esito di una scommessa che è sicuro di vincere.
-"Certo! Per me è sia un onore che una sorpresa questa vostra scelta e spero sarà un piacere per tutti e tre"- Allungai la mano sulla tavola a prendere la mano di Valeria e lei con l'altra prese quella di Dario.
"-E allora andiamo, il dessert lo prendiamo a casa!"- disse lei... Alle 18.30 facemmo una pausa nudi in cucina per mangiare il tiramisù che lei, donna previdente, aveva preparato al mattino per noi.
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