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Incontro casuale in una chat


di Alfa_Nero
25.10.2015    |    7.340    |    1 9.6
"Paola come me non ha detto niente, ma non ha bisogno di incitazioni: si muove e spinge forte..."
Incontro casuale in una chat e i soliti convenevoli. Quasi sempre non succede nulla, molti di quelli che si presentano come lui di una coppia in realtà galoppano di fantasia e la moglie non è al corrente di nulla. In questo caso invece Luca sembra essere determinato, tanto che fissiamo di trovarci io e lui in un bar, per un caffè e chiacchierare un po' meglio di persona.
L'incontro è spontaneo e cordiale, nessun imbarazzo da parte di entrambi: lui ha desideri cuckold, lei lo vuole assecondare. Ma non lo hanno mai fatto e non vogliono trovarsi alla prima esperienza in situazioni imbarazzanti.
-Ci ho messo tanto a convincerla, se cominciamo col piede sbagliato...
Parliamo molto e alla fine ci salutiamo su una mia proposta. A lui piace molto... Restiamo che mi chiamerà il giorno successivo per darmi una risposta e infatti mi richiama e ci accordiamo. A casa loro, primo pomeriggio.

Arrivo e Luca mi accoglie sulla porta. Cordiale, ma percepisco che è teso ed emozionato. Sorrido e gli dico di stare tranquillo. Mi fa entrare in salotto e va in camera da Paola. Resto ad aspettarli. Non passa molto. Lei entra per mano a Luca ed è bendata: le è piaciuta l'idea di non dover sostenere lo sguardo e sentirsi in qualche modo “protetta” dalla benda.
Luca la lascia sulla soglia della stanza e si siede in poltrona. Io mi avvicino, senza parlare (abbiamo deciso che oltre a non vedermi non sentirà la mia voce). Le giro intorno quasi sfiorandola, ma senza toccarla. Lei è emozionatissima, si capisce dal respiro affannato, le labbra schiuse, non parla. Indossa una minigonna che le arriva al bordo delle autoreggenti, scarpe con il tacco, una camicetta bianca aderente. Le sfioro le spalle con le dita e poi la schiena. Ha un brivido. Mi metto alle sue spalle e le cingo la vita con un braccio, mentre guardo Luca, anche lui con il respiro affannato. Le sgancio la camicetta senza smettere di guardare Luca e lei sembra quasi perdere l'equilibrio. La stringo un po' e sento che si appoggia sempre più mentre con le dita percorro l'incavo del seno. Non ha il reggiseno e la stoffa della camicetta aperta le copre appena i capezzoli turgidi. Con un movimento rapido la stringo un po' di più in vita e le sfioro la bocca con l'altra mano per spingerle un dito in bocca. Inarca la schiena e le sfugge un gemito, ma succhia con forza. Luca sembra non battere gli occhi e allora mi sposto, faccio appoggiare Paola al muro, le tolgo la camicetta e sollevo la gonna. Ha un perizoma trinato e le passo una mano premendole sul sesso. E' fradicia e la vedo appoggiarsi al muro. Per la prima volta parla o meglio sospira: mi sento cadere.

Luca fa per alzarsi dalla poltrona, ma gli faccio cenno di non preoccuparsi. La sostengo, la porto vicino al tavolo, la piego su di esso. Ha il respiro affannato. Le sfilo la gonna e le faccio allargare leggermente le gambe. L'immagine è molto eccitante: il perizoma le esalta il culo e il sesso appare gonfio sotto la stoffa bagnata. Le metto una mano sulla schiena e con l'altra percorro l'interno della coscia, salendo lentamente. Lo faccio guardando Luca che sembra essere seduto sui carboni accesi e rallento per prolungare l'attesa di entrambi. Quella di Paola che si inarca cercandomi e quella di Luca che sembra incoraggiarmi mentre si morde le labbra. E' il momento: con un gesto rapido scosto la stoffa del perizoma e spingo un dito dentro: è calda e bagnata, affondo senza resistenza e Paola spinge per prendere tutto il dito mentre sospira come di sollievo. La masturbo profondamente e con vigore, assecondando i suoi movimenti. Dopo un po' mi fermo e le tolgo anche il perizoma. Le autoreggenti le stanno molto bene e le esaltano le belle gambe. Le metto le mani sui fianchi e lei forse pensa la faccia mettere di nuovo sul tavolo. Invece senza che se ne fosse accorta l'ho tirato fuori (è sempre bendata) e la spingo in basso. Capisce subito e apre la bocca. Le tengo le mani perché non voglio le usi e con una spinta decisa le affondo in bocca. E' avida e vogliosa, sento la sua lingua ruotare e succhiare forte. Siamo proprio davanti a Luca che non ce la fa più e si masturba.

Faccio alzare Paola e la stendo sul tavolo. Mi siedo davanti a lei e affondo la bocca tra le sue gambe. E' così bagnata che gronda umore. Seguo il profilo delle labbra, poi affondo come a scoparla con la lingua per poi saettare sul suo clitoride indurito. Trema e si solleva per spingersi con più forza sulla mia bocca. Luca sbuffa e apprezza, lo sento dire “ daiiiii...” ma sono concentrato su di lei. Allungo una mano e le tormento un capezzolo e questo la eccita ancora più. Lecco forte, la penetro con due dita senza smettere di leccarla e sento che sta quasi godendo. Premo la lingua sul clitoride, spingo forte le dita.
Si inarca, mugola, mi incita, solleva ancora di più il bacino e mi tiene la testa, spingendomi sulla fica. E' un orgasmo lungo e liberatorio dopo il quale lascia cadere le gambe e ansima. Luca che si è spogliato del tutto e continua a smanettarsi le dice che è bellissima. Paola ha il respiro affannato, il tavolo tra le sue gambe è bagnato. La bacio delicatamente sul collo e sui capezzoli mentre mi spoglio.
La aiuto a scendere dal tavolo e la sostengo mentre la guido in camera. Luca ci segue e si sistema su una poltroncina in fondo al letto, ma come faccio sdraiare Paola si alza: vuole vedere bene e si sposterà intorno al letto per tutto il tempo.
Adesso lei è molto sciolta, mi cerca con le mani, è attiva, ma conduco io il gioco. La faccio sdraiare di fianco, mi posiziono con la sua gamba tra le mie, sollevando l'altra e la penetro con decisione. E' una posizione che permette una penetrazione molto profonda e ho le mani libere per accarezzarla. Luca mi incita a scoparla. Paola come me non ha detto niente, ma non ha bisogno di incitazioni: si muove e spinge forte. Le metto due dita in bocca e quando si lascia andare a slinguare in modo vistoso con l'altra mano inizio a carezzarla e stuzzicarla dietro. Facilitato dagli umori che le grondano la penetro con un dito senza problemi. Non fa resistenza e mugola compiaciuta assecondando. Luca non resiste a quella visione e gode mentre mugola “sii... bella.. che porca...”
Mi sdraio e la guido a salirmi sopra. Non c'è bisogno le dica nulla, Paola mi risucchia rapida tra le gambe e inizia a cavalcarmi con forza. Assecondo il suo movimento in modo che i colpi siano ancora più forti e profondi mentre gioco con le sue tette. Non passa molto tempo e lei si abbassa, leccandomi sul collo e bisbigliandomi con voce roca“ti sborro addosso”. In effetti si lascia andare ad un orgasmo meno violento del primo, ma assaporandolo completamente, essendo lei a dare il ritmo.
Questa volta però non la lascio riposare molto, la faccio scivolare di lato, la prendo per i fianchi e la metto a pecorina. Con le dita percorro il profilo del suo sesso, bollente e ancora grondante. Le premo sulle spalle per farla mettere con il viso sul lenzuolo ed averla esposta e aperta e premo con il cazzo al suo culo, delicatamente, ma con decisione. Paola ha un attimo di esitazione un piccolo sussulto come volesse sottrarsi, ma poi non si sposta. Dice solo “piano...”
Luca mugola e riprende a masturbarsi vigorosamente. Senza troppa fatica le affondo dietro e inizio a muovermi con colpi lenti e profondi, mentre con la mano tra le gambe la masturbo. Paola ormai è languida e morbida e con un filo di voce mi dice di continuare. Sento che sto per godere e aspetto l'ultimo istante per sfilarlo e goderle sulla schiena. La vista del mio sperma sulla pelle della moglie fa andare fuori di testa Luca che si avvicina e si scarica su di lei. Paola si lascia andare sul letto esausta. La schiena lucida per lo sperma e un velo di sudore, i capelli sconvolti che la benda ancora al suo posto non ha trattenuto.

Vado in bagno a sciacquarmi, mi rivesto rapidamente e torno in camera. Paola è sempre sdraiata, Luca le parla a voce bassa all'orecchio. Mi avvicino, stringo la mano a lui e gli faccio un cenno come a dire “ci sentiamo”. Mi abbasso verso di lei, le faccio saettare la lingua nell'orecchio e le bisbiglio “la prossima volta se sarai abbastanza porca mi vedrai in faccia”
Il giorno dopo Luca la telefono è eccitatissimo. Mi dice che Paola è contentissima dell'incontro che la notte hanno scopato riparlando del pomeriggio e che il mio saluto l'ha eccitata.
In effetti li ho rivisti diverse volte dopo questa, è nato un bel feeling e abbiamo realizzato diverse situazioni intriganti.
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