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La sedia nell'angolo


di lulu__sex
02.10.2018    |    5.090    |    5 9.9
"Ero in estasi e avevo voglia di farli miei ma mi trattenni dall'intervenire fino a quando fu proprio "A" che giratasi (finalmente) si volto verso di..."
L'idea di un incontro con una coppia mi ha sempre stuzzicato la mente, tuttavia, le ridotte dimensioni della mia regione dove tutti conoscono tutti, mi hanno sempre limitato e quello che era solo un sogno è sempre rimasto tale.
Una sera d'estate però, annoiato sul divano, mi misi a leggere gli annunci delle vacanze presenti sul portale di Annunci69.it e trovai il last di una coppia che avrebbe trascorso parte delle proprie vacanze in Molise.
Mi dissi con un pò di ironia :" Il Molise non esiste e una coppia ha deciso di passarci le vacanze" avranno sicuramente bisogno di un pò di dritte (tanto non mi cagheranno e al massimo mi liquideranno con un grazie). Così scrissi loro un messaggio con delle indicazioni su posti interessanti dove poter prendere il sole in completa libertà, cosa vedere di bello e dove mangiare cibo genuino. Due giorni dopo ricevetti, con mia grande sorpresa, un messaggio composto da piu di due parole (ad es. grazie - mille).
Il messaggio era il seguente:
"Caro Franco innanzi tutto grazie mille per le tue indicazioni ci farebbe piacere visitare con te i posti che ci hai segnalato. Non siamo italiani e ovviamente non siamo mai stati in Molise. Questa regione ci sembra un posto selvaggio e una guida ci sarebbe più che utile. Se per te va bene domani sera potremmo conoscerci proprio in uno dei ristoranti di Termoli che ci hai citato e mangiare il famoso brodetto. Aspettiamo la tua risposta un caro abbraccio A&P."
Il cuore mi iniziò a battere forte, un incontro al buio non mi era mai capitato ma, spinto da un'inefrenabile voglia di compiere il passo, accettai il loro invito e fissai l'appuntamento alle 8 PM del giorno successivo. Le ventiquattro ore di attesa passarono molto lentamente e quando mi ritrovai ad attenderli sotto le mura del castello medioevale di Termoli sentivo dentro di me crescere la curiosità nei confronti di questa coppia.
Bastarono pochi minuti di attesa per rendere reali i volti che avevo solo potuto immaginare nella mia mente. Andandogli incontro ebbi una sensazione speciale, lei "A" alta (più di me) fisico asciutto, tipico delle donne dell'est, un seno importante (ma non volgare) impreziosito da una collana che misteriorsaemente si perdeva nel suo fantastico decolte, fianchi da sballo avvolti in un tubino nero che arrivava fin poco sopra le ginocchia e tacchi alti con uno spillo al posto dello zoccolo. Lui "P" biondino volto simpatico, sincero e fisico tonico un sorriso smagliante.
E' bastato davvero poco per sentirci a nostro agio. Sembrava davvero che ci conoscessimo da tanto tempo. La sintonia è l'elemento che si è creato per primo ma che ha lasciato subito spazio alla malizia (forse aiutato dal buon vino bianco servito dal cameriere). Il tavolo a noi riservato, defilato, rispetto agli altri del ristorante si prestava, infatti, molto bene alla nostra serata che sulla carta sarebbe dovuta essere solo conoscitiva.
La cena fu deliziosa e in poco tempo ci ritrovammo fuori a decidere dove andare a gustare un buon dolce. Non feci in tempo a proporre il nome di una rinomata pasticceria del corso della città che fu "P" a proporre di andare nel loro appartamento e gustare un tipico dolce della loro nazione. Incuriositò decisi di accettare. Ho sempre avuto un debole per la forchetta specialemente quella per i dolci...
L'appartamento non era molto lontano dal centro e ci incamminammo per raggiungerlo. Durante la breve passeggiata ebbi modo di guardarli, studiarli: erano deliziosamente belli insieme. Non era solo una questione di fisico tra i loro corpi c'èra armonia, la chimica tra di loro iniziava ad avvolgermi sentii di poterli fare miei e io di diventare loro...
Pochi scalini e ci ritrovammo nel loro covo. Un appartamento semplice ma al tempo stesso ricco di specchi e mobilio moderno (come piace a me). Ci sedemmo al tavolo e "P" ci servì il loro dolce e aprì un'ottima bottiglia di prosecco. La deliziosa torta dei carpazi spari dai nostri piatti in poco tempo come anche il prosecco dai nostri flute. Si era fatto tardi e 50 km di strada mi attendevano così, prima di salutarli, chiesi di poter andare in bagno, una bella rinfrescata alla faccia avrebbe limitato il rischio che il prosecco facesse qualche scherzo mentre ero alla guida.
Uscito dal bagno notai che le luci nella cucina erano spente e la sola lampada del piano cottura dava all'ambiente un'atmosfera molto soffusa. Non vedendo A&P decisi di cercarli; la casa non era molto grande e per esclusione mi diressi verso la loro camera da letto.
Aprii lentamente la porta. Le luci della abat-jour dei comodini erano accese. Piano piano che la porta si aprii vidi "A" distesa sul letto pancia in giù, le mani di "P" avevano già sollevato in parte la gonna che dal ginocchio era salita fin sotto le natiche. Appena mi vide "P" mi indico la sedia nell'angolo. Era chiaro il messaggio: quella sera sarei stato spettatore di un'esibizione erotica di alto livello.
Andai verso la sedia e senza parlare mi sedetti e iniziai a godermi i lenti movimenti che "P" sapientemente compieva sul corpo di "A". In poco tempo la lampo della gonna si aprì e "A", alzandosi carponi, la lasciò scendere.
Il cuore era in gola e la sudurazione mi aumentò. "A" indossava un intimo, non volgare, ma estremamente eccitante, fatto di Guêpière in pizzo nero e slippino anchessò in pizzo, calze velate nere e gli immancabili tacchi. Il tubino volò subito via e "P" da dietro iniziò a baciarle il sodo fondo schiena. Il mio calore interno cominciò a salirmi: il vino, il prosecco e il cibo mangiato sembravano essersi infuocati grazie al calore emanato dalla coppia che avero difronte.
Avevo bisogno di liberarmi di alcuni vestiti. Decisi cosi di togliermi la camicia e rimanere a petto nudo. Nel mentre "P" continuava a baciare le grazie della sua lei ed "A", vogliosa di assecondarlo, aprì ulteriormente le sue gambe permettendomi cosi di vedere nitidamente il solco del suo sesso sugli slip. Era vistosamente bagnata, nonostante il colore del suo intimo. Lentamente anche la camicia andoò via e la schiena di "A" fu libera di muoversi in modo sinuoso sotto i colpi di "P".
L'eccitazione era ormai in ogni angolo della stanza e io non ce la facevo più a resistere e a tenere il mio cazzo nei pantaloni. Avevo bisogno di liberarlo, di dargli sfogo. In un attimo i miei pantaloni erano per terra, insieme ai miei slip. ero nudo difronte a loro e li vedevo scambiarsi un fantastico 69.
"A" con maestria muoveva il suo sesso sulla bocca di "P" che avidamente ne leccava ogni umido umore che ne colava. Ero in estasi e avevo voglia di farli miei ma mi trattenni dall'intervenire fino a quando fu proprio "A" che giratasi (finalmente) si volto verso di me e salendo a cavalcioni sul cazzo di "P" iniziò un fantastico smorza candela. Prima lentamente poi velocemente il suo sesso spariva su quello di suo marito. Erano fantastici, eccitanti, coinvolgenti. La mia mano non resistette e inizio un lento massaggio sul mio cazzo ormai durissimo. Volevo esplodere. Sentivo che non sarei durato molto difronte a quello spettacolo ma ancora una volta fu "A" che si piegò in avanti e iniziò a baciare "P" il quale avvolse la sua lingua a quella pungente della moglie.
Stavo per esplodere stavo godendo sentendoli gemere. ero pieno di caldo nettare e questo "A" l'aveva capito e alzato lo sguardo verso di me mi fece cenno di avvicinarmi. Mi voleva tra le sue labbra mi voleva nella sua bocca calda. Non esitaii e alzandomi mi posi di fronte a lei. Lentamente la mia grande cappella sparì tra le sue labbra vogliose e poi nella sua bocca calda. Era spettacolare, una vera maestra del fallatio. In men che non si dica tutto il mio cazzo duro fu nella sua bocca e spari mentre una sua mano iniziò a toccarmi le palle massaggiandole delicatamente. Non avrei resistito a lungo e lei lo sapeva come lo sapeva anche "P" il quale percepita l'imminente venuta aumentò con frenesia i colpi del suo cazzo nella figa fradicia di sua moglie.
Eravamo tutti e tre in preda a spasmi di piacere e in unbreve istante sentii un forte getto uscire dal mio cazzo duro nella bocca di "A" la quale non ne perse neppure una goccia e guardandomi negli occhi sorridendo butto tutto giù. A stretto giro anche "P" e "A" vennero insieme.
Eravamo esausti e ci lasciammo cadere tutti e tre sul letto.
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