trio
Sogno o realtà?

25.01.2018 |
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"Qualcuno mi prese la mano sinistra..."
Cap.1Il tempo tende a sgranare i ricordi, li rende più flebili e distinguere ciò che è accaduto da quello che la nostra mente in realtà ha immaginato è difficile. Sta a voi decidere, o meglio, immaginare, se quanto stiamo per raccontarvi sia realtà o finzione, ricordo originale o immaginazione.
Sono L., felicemente sposato con V. abbastanza recentemente ma fidanzati da svariati anni. Siamo in quella fascia di età che credo sia la più bella, quella della maturità ma al tempo stesso della spensieratezza, siamo in quella fascia di età che ci permette ancora di dire che siamo giovani ma allo stesso tempo grandi, abbiamo superato i 30 ma ancora siamo lontani da compierne 40.
Sono sempre stato una persona dedita allo sport e quindi il mio fisico è ancora bello tonico, non mi reputo chissà quale bellezza terreste però a quanto pare sono molto apprezzato dal sesso femminile. V. invece è una dea; capelli rossi lunghi, occhi nocciola, fisico snello da teen, un culo da favola ed un seno non prosperoso ma decisamente erotico, a prova di coppa di champagne.
Siamo sempre stati, e lo siamo tutt'ora, una coppia molto affiatata; in tutti questi anni non abbiamo mai attraversato una crisi ma soprattutto non abbiamo mai sofferto di gelosia. Questo nonostante tanti approcci tentati da uomini e donne nei confronti della mia V. e vari corteggiamenti di donne e uomini nei miei confronti.
La nostra sintonia nel quotidiano si riflette bene o male anche sulla nostra sfera sessuale. Diciamo che, per quanto riguarda il sesso sono sicuramente più disinibito io, probabilmente perché, a detta di V. "ho il maiale dentro!" oppure è perché prima di conoscere V. ho avuto una vita sessuale molto attiva e promiscua.
V. in realtà, piano piano, sono riuscito a coinvolgerla sempre più nelle mie fantasie e desideri ed adesso mi sembra di aver creato un mostro...! Ricordo la prima volta che abbiamo fatto acquisti su un sexy shop online; una comica. Io che provavo a farle vedere vibratori o dildi e lei che invece non voleva saperne di parlarne con me dell'argomento, alla fine mi disse "Compra quello che vuoi, non voglio saperne." Adesso se decidiamo di comprare qualcosa su un sexy shop è lei che decide cosa le piace. Noi uomini non riusciremo mai a capire la mente delle donne.
Ci piacerebbe raccontarvi di quella volta...ma non capiamo se è un ricordo...oppure immaginazione...oppure una reminiscenza...oppure fantasia...sta a voi scegliere...
L: -Tornai a casa prima del solito, caso raro, rarissimo, prima delle 21 non riesco mai a rincasare. E neppure V. era ancora tornata, strano. Era tutto il giorno che avevo una voglia incredibile di scoparla. Decisi allora di salire in camera da letto ed iniziare a preparare una piccola sorpresa, nella speranza che tornasse da lavoro con il giusto umore. Presi le manette, due piccole corde che abbiamo in giardino, un dildo e la cosa che più adoro vedere su di lei, un plug con il finto diamante. Ed aspettai.
V: -Cazzo! E' tardissimo! Quella stronza mi ha fatto fare gli straordinari. Proprio stasera che avevo in mente una sorpresa per L., che palle. Speriamo che abbia tardato anche lui!
L: -La casa era quasi tutta al buio escludendo la flebile fiamma delle candele che dall'ingresso di casa conducevano in camera da letto. Ero a sedere immerso nella totale oscurità nel salotto dove potevo vedere gran parte del percorso disegnato in terra dalle candele
V: -C'è la sua macchina, uffa, è tornato prima di me.
L: -Dopo qualche minuto sentii le chiavi nella porta.
V: -Oddio, cosa sono queste candele? Per un attimo mi sono spaventata! Ricordo di aver chiuso la porta dietro a me subito pensai:" Cosa vuole farmi? " Con un piccolo sorriso iniziai ad incamminarmi verso la fine del tragitto disegnato dalle candele, lasciai cadere per terra sia il mio giaccone che la mia borsa. Sapevo che L. era da qualche parte a guardarmi. Un fremito mi percorse e quindi una piccola vampata di caldo, queste sue idee mi fanno eccitare, il non sapere cosa mi aspetta aldilà di quella porta mi eccita da morire.
L: -Indossava l'abito di ordinanza da lavoro, un tailleur molto attillato che mette in risalto quel suo culo sodo e tondo e sotto una camicia, molto professionale ma anche molto sexy. La vidi entrare in camera con passo deciso come suo solito ma al tempo stesso vedevo qualche piccola incertezza non visibile agli occhi non allenati alle sue reazioni. Eccitazione, ecco cos'era quell'incertezza.
V: -Entrai in camera. Le candele conducevano al comò dove sopra erano appoggiati alcuni bigliettini. Li presi ed iniziai a leggere: "Prima regola, silenzio. Non devi parlare" "Seconda regola: se apri il primo cassetto troverai la tua mascherina da viaggio, indossala." "Terza regola: appena eseguita la seconda regola, voglio che ti spogli."
Adoro la dominazione, mi sentivo già bagnata al pensiero di cosa poteva farmi. Adoro sentirmi sua, abbandonarmi a lui.
L: -Mi avvicinai piano piano e mentre V. indossava la mascherina entrai in camera. V. iniziò a spogliarsi piano piano, sensualmente. Era già entrata nella sua parte. Che corpo! Mi misi a sedere a godermi quello spettacolo. Avevo il cazzo già duro.
Una volta completamente nuda, mi avvicinai e la presi da dietro con forza, ebbe come un sussulto, non se lo aspettava. L'afferrai per il collo con la mano destra mentre la sinistra inizio ad esplorare il suo corpo, centimetro per centimetro. I suoi capezzoli erano duri e ritti come spilli, il suo odore era morbido come sempre ma il suo respiro iniziava a farsi più intenso. La baciai sul collo, una volta, due volte, dieci volte. Quindi decisi di iniziare a giocare. Afferrai le sue mani e le bloccai con le manette.
V: -Ero già molto eccitata ma quando sentii il rumore delle manette che sia aprivano una vampata di caldo percorse ancora una volta il mio corpo. Era un mix di eccitazione e paura. La sottomissione psicologica è eccitante come nessun'altra cosa al mondo. Sono inerme, bendata e tra poco ammanettata. Mhmmmm.
Mi fece distendere dolcemente in posiziona prona sul letto. Mi legò, credo con delle corde, le gambe alle sponde le letto. Le mie gambe erano divaricate. Poi, sbam!
L: -Legata al letto con le gambe divaricate, era mia, non poteva muoversi. Presi la spazzola per capelli, tutta di legno e abbastanza larga e piatta, e la colpì forte sul suo culo sodo. Credo che volesse gridare ma la regola numero uno non lo permetteva. Era sorpresa ma al tempo stesso eccitata. Era bagnata, le misi un dito dentro e gustai il suo sapore. Colpii ancora ancora cinque o sei volte.
V: -Mi stava sculacciando con non so bene cosa, e al tempo stesso avevo un suo dito dentro di me. Ero bagnata e volevo che continuasse. "Ancora!" dissi.
L: -Iniziai a spogliarmi, aveva infranto la regola numero uno. Le afferrai la testa di V. e le dissi che l'avremmo punita.
V: -Oddio, come ti puniremo? Noi chi? Per un attimo rimasi spiazzata da quel plurale. Mi sciolse le gambe ma rimasi ammanettata. "Vieni, in ginocchio." L'uccello di L. era nella mia mano destra. Iniziai a fargli una sega. Mi bloccò subito. Qualcuno mi prese la mano sinistra. Stavo toccando un altro cazzo.
L: -Presi il dildo a ventosa e lo attaccai alla porta. V. era a in ginocchio e le presi la mano sinistra e gli feci toccare il dildo. Sembrava dubbiosa ma più passavano i secondi più V. stava al gioco, e le piaceva.
V: -Cazzo sono tutta bagnata, fuori di me dall'eccitazione. Avevo capito con qualche secondo di ritardo che era una cazzo finto ma un'esperienza a tre, anche se finta, tutto sommato perché no? Iniziai a fare un pompino con i fiocchi a L. che sentivo godere, il suo cazzo in bocca ha un sapore strano che non saprei definire ma piacevole. Iniziai lavorarmi anche il cazzo finto con la bocca simulando un pompino con molta saliva, sapevo che L. mi stava guardando, lo volevo fare impazzire.
L: -V. con il cazzo finto in bocca ci sapeva fare, era eccitata e si vede. Decisi allora che era il momento di scoparmela. La feci alzare e le tolsi le manette. Presi il plug diamantato e lo glielo misi nel suo buchetto, passandolo prima nella sua fica ormai completamente bagnata. Entrò con qualche difficoltà. Presi il dildo e alzai la sua altezza da terra. Piegai V. a 90 e iniziai a penetrarla mentre la sua bocca era appoggiata al cazzo finto.
V: -Godo. Mi sta scopando ed il suo cazzo che struscia sul plug che ho nel culo mi fa godere da matta. Mi ha messo il cazzo finto davanti a me ma non riesco a ciucciarlo. Devo gridare del godimento.
L: -La vidi inarcare la schiena e gridare, era venuta. Qualche spasmo e rallentai il mio ritmo. Dopo qualche secondo si tolse la mascherina e si inginocchiò. Mi prese l'uccello in bocca ed iniziò un'altra volta un pompino. Succhiava, succhiava e dopo poco capitolai. Bevve tutto avidamente mentre mi guardava negli occhi.
V: -Il calore dello sperma di L. dentro la mia bocca. Era venuto copiosamente. Ho goduto, tanto. Quest'esperienza a tre, seppur riuscita metà, è stata molto eccitante...e se glielo dicessi?
CONTINUA.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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