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Mio fratello Felipe 12 - Finale


di Kainman
23.04.2020    |    4.211    |    13 9.0
"Dopo mangiato, in silenzio perché lui era ancora per metà nel mondo dei sogni, tornammo in camera e iniziai a coccolarlo, poi gli chiesi "Allora, cosa..."
Continua da Mio fratello Felipe 11

...Ci accasciammo insieme sui due ragazzi, baciandoci tutti e quattro insieme, mischiando con il movimento tutti i nostri semi sui petti.
Rimanemmo in posizione per molto tempo.
Ci risvegliammo al mattino ancora sporchi di seme, tutti abbracciati come ci eravamo addormentati tutti insieme per sfinimento dopo il piacere...

"Hey Oscar, ci possiamo fare una doccia prima di vestirci?" chiesi all'unico altro sveglio tra tutti.
Così svegliai dolcemente Felipe e ci andammo a lavare insieme, ancora un po' addormentato. Ci vestimmo e congedammo Oscar, mentre l'altro ancora dormiva, e andammo a far colazione solo io e lui.
Dopo mangiato, in silenzio perché lui era ancora per metà nel mondo dei sogni, tornammo in camera e iniziai a coccolarlo, poi gli chiesi "Allora, cosa ne pensi di ieri sera e questa notte?"
"Penso che sia stato molto bello, e sono contento di averlo fatto, perché ci siamo divertiti insieme tu e io. Però..."
"Però?"
"Però mi ha fatto capire ancora di più che io voglio solo te. E' stato divertente baciare i due ragazzi, anche eccitante, ma ogni volta che ero con uno di loro cercavo te, mi mancavi anche se ero nello stesso letto"
Mi stavo commuovendo "Amore! Quindi non sei contento di averlo fatto davvero..."
"Invece sì! Mi hai fatto provare cosa significhi il rapporto con altri ragazzi, come avevi insistito che stessi con Miriam per provare con una ragazza allo stesso modo hai organizzato tutto questo perché ti dispiace che non abbia avuto altre esperienze oltre a te. Sì, non guardarmi così, l'ho capito fin dall'inizio. Ma hai fatto centro, perché con quello che abbiamo fatto, di cui non mi pento, mi hai fatto realizzare quanto io voglia solo te, quanto nel momento che tocco, bacio, sento un altro ragazzo su di me io voglia solo esclusivamente te. E lo stesso so che è per te, te lo si vedeva negli occhi da come mi guardavi. Questa è stata la cosa più bella che tu abbia fatto per me, non per l'esperienza in se, ma perché mi ha fatto capire, anzi confermare, quello che sei per me. E nessun ragazzo o ragazza di questo mondo potrà mai, mai, cambiare le cose. Sei il migliore fratello e il migliore fidanzato che posso e potrò mai desiderare".
E quello fu il mio turno, dopo tanto tempo. Non potei trattenermi, scoppiai a piangere a singhiozzo abbracciato a lui, riuscendo solo a dire "Ti amo, ti amo tantissimo cucciolo mio, non posso dirti altro, ti amo Fil!"
Lui non piangeva, lui era quello forte adesso, lui era il mio fratello maggiore che era lì per me. C'era in quel momento e sempre sarebbe stato, al mio fianco e nel mio cuore. Aveva espresso a parole tutto quello che pensavo e tenevo dentro fin da quel giorno nella sala giochi, ma che mi ero trattenuto per il suo bene, perché lo volevo felice.
Ed ora era felice. Ed ora ero felice. Eravamo e siamo una cosa sola.
Quel mattino era in programma un giro in paesi vicini e poi in spiaggia, ma rimanemmo per le seguenti ore a letto, solo abbracciati, con solo baci, ma senza sesso. Avevamo bisogno di quello, volevamo sentirci l'un l'altro.
Parlammo di cosa avremmo fatto il rimanente dei giorni, e cosa avremmo detto ai due ragazzi, che incontrammo quando uscimmo per il pranzo.
A entrambi erano piaciuti molto anche come persone e quindi entrambi d'accordo proponemmo di vederci ancora le prossime sere, senza più fare nulla di sessuale. Ne furono entusiasti, si vedeva sinceramente.
Uscimmo a bere per locali, più tranquilli di quelli della sera precedente. Edgar ad un certo punto della serata mi disse in privato "Io amo Oscar, e lui ama me, ma quello che abbiamo visto e sentito tra di voi non ha pari, ce lo siamo detto anche tra di noi, avete un legame speciale che mai si romperà, lo si vedeva anche mentre lo facevamo"
Ancora una volta mi scese qualche lacrima e lo ringraziai. Cavolo, ci eravamo proprio invertiti i ruoli io e Felipe, ora era lui a sgridare me perché piangevo!
"Buon compleanno cucciolo mio" gli dissi svegliandolo dolcemente quel mattino, con un pacchetto legato come cintura.
Lo aprì e dentro trovò un I-Phone, non l'ultimo uscito ma di ultima generazione. Sapevo che lo voleva tanto ma che i miei non l'avrebbero comprato, così che con soldi miei che avevo da parte lo feci io.
"Non avevi ancora fatto abbastanza per me Fran?" rispose in lacrime. Ed in mezzo ad esse facemmo l'amore, più volte e ognuna con maggiore passione.
Passammo il resto della giornata in un parco divertimenti e nel tardo pomeriggio andammo a quella spiaggia nudista, ma senza più fare sorprese, glielo dissi tutto prima. Fu divertente, perché si vedeva di tutto, ma sicuramente non c'era quasi nulla di eccitante. E comunque entrambi rimanemmo attaccati l'uno all'altra come dire "lui è mio", ma ormai non c'era bisogno di dirlo più.
Arrivò l'ultimo giorno prima della partenza, in cui facemmo tutti i bagagli e passammo la mattinata con i due ragazzi, che sarebbero invece partiti il giorno seguente.
Fu triste il congedo, perché avevamo passato dei giorni davvero in amicizia con loro. CI promettemmo di rimanere in contatto e magari un giorno di rivederci.
Ci avviammo quindi per Tarragona, la città grande, per visitarla velocemente e salutare i nostri cugini che vi abitavano. Fu la prima volta in cui tornammo a essere fratelli, per mezza giornata, in quel viaggio. Verificammo così di essere ancora in grado di farlo, cosa che avremmo dovuto ripetere anche a casa
Il viaggio di ritorno non fu così lungo, qualche ora eravamo a Milano, ma Felipe e io lo passammo parlando di ogni momento fantastico passato insieme e parlammo anche di come sarebbe stato da lì in avanti, sapevamo entrambi che non sarebbe finito nulla, ma non ci preoccupavamo del futuro
Arrivati a casa salutammo i miei e Helena che era arrivata a cena per noi, e incominciammo la nostra vita di coppia nuovamente nascosta.

In poco tempo Felipe fece coming-out a casa, mentre io fingevo ancora nella mia vita di etero, anche se ovviamente non frequentavo nessuna ragazza.
Iniziai a vivere in modo più maturo e l'anno seguente, dopo aver trovato un lavoro in un'azienda di revisioni, mi trasferii vicino a Torino.
Felipe continuò la sua scuola, liceo scientifico, nel nostro paese, ma molto spesso veniva da me e passavamo la giornata insieme.
Il fatto che fossimo molto legati e sempre insieme non era nascosto in famiglia, sapevano che dopo il nostro viaggio eravamo molto più vicini. Certo non immaginavano quello che realmente ci fosse tra di noi.
Quando mi trasferii seppi che Christian e Luca si erano lasciati ma erano ancora in buoni rapporti, e Felipe continuava a frequentarli, insieme al suo gruppo di amici.
Di tanto in tanto sentivamo Oscar e Edgar ma negli anni non ci eravamo più visti dal vivo, fino a quando andammo a Sevilla ad agosto dopo la maturità di Felipe, ma non per vacanza.
Io trovai un lavoro in un paese vicino a Sevilla e Felipe fece domanda per studio all'estero, per poi continuare la università lì.
Fu così che a inizio settembre di quell'anno, dopo 4 anni dal nostro viaggio a Salou, Felipe e io andammo a vivere insieme, vivendo la nostra vita di coppia a pieno dato che nessuno ci conosceva, ed a nessuno ci presentavamo come fratelli.
Nessuna donna e nessun uomo si è mai messo tra di noi, e neanche abbiamo più fatto nulla con altri in questi anni. Frequentiamo altri ragazzi e ragazze ma senza niente di sessuale, non ce n'è più bisogno.
Ora siamo felici, senza bisogno di altre parole.
...
Note di Kainman: ringrazio tutti coloro che hanno letto e forse si sono anche affezionati a questa storia e ai nostri amici, sperando che anche ad essi abbia scaturito le stesse emozioni che ha dato a me.
Ma ringrazio anche, e soprattutto, Francisco e Felipe, per avermi permesso di narrare la loro storia arrangiandola e romanzandola un po', condividendo con me e tutti voi quest'emozione a mio avviso davvero unica.
Grazie a tutti per essere arrivati fin qui!

Buona continuazione, Kainman
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