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I MacWalley - cap5


di Kainman
07.08.2022    |    2.736    |    0 9.7
"“Oh wow! Ma che cosa bella! Ma fino a quando lo avete fatto?” Lui abbassò gli occhi e non rispose “Elliot? Ehi?” rimpolpò David accarezzandogli il volto..."
Le sessioni sessuali tra di loro calarono da quel giorno, ma questo creò quasi un aumento dell’affetto tra i due, con maggiori effusioni.
Un mese più tardi Elliot ebbe le sue prime esperienze esterne, prima soft e poi complete, con ragazzi più o meno suoi coetanei. Andava spesso a ballare e lì trovava occasioni per sfogare le sue voglie, per poi tornare a casa e coccolarsi con lui.

Passarono diversi mesi in questo modo, finché un giorno conobbe David ad una serata insieme ad altri amici. Ormai si palesava e dichiarava apertamente, sebbene non dimostrasse il suo orientamento in alcun atteggiamento.
David aveva un anno più di lui, 21 all’epoca, e sembrava un bravo ragazzo. Da subito ci fu intesa, sia emotiva che sessuale, tra i due. Ovviamente ne parlò subito a Merle, che ne fu entusiasta, ma lo portò a casa ufficialmente solo qualche mese più tardi.
Merle faceva in modo di lasciar loro spesso casa libera, ma poi Elliot la notte gli raccontava tutto nei dettagli.

Un giorno mise una cam, David consenziente, che riprendesse durante il sesso per poi rivedersi, ma subito la volle mostrare a Merle. Ovviamente questo David non lo sapeva.
A volte Elliot dormiva con David, ma il più delle notti le passava nel letto di Merle e, talvolta, facevano l’amore come avevano sempre fatto, ora con una nota di passione e dolcezza in più.

Passò un anno e la relazione con David continuava ad esser fiorida, quando un giorno decisero di raccontarsi degli oscuri segreti.
David raccontò che quando era piccolo ma già alle prese con le prime seghe spesso annusava e indossava i boxer del padre.
Quando erano al mare avevano un solo lettone e dormiva con i suoi, in quelle notti cercava di toccargli il pisello, e spesso ci riusciva.
Una notte in cui erano soli, perché sua mamma non li aveva ancora raggiunti alla casa al mare, era riuscito a prendergli in bocca la punta e dare qualche leccata, ma limitandosi a quello perché il padre si mosse nel sonno e temette che si svegliasse.
Due notti più tardi, quando ormai nel letto erano in tre, il padre girandosi vero di lui lo attrasse verso di se in un abbraccio, e rimase in quella posizione per un po', il tutto apparentemente nel sonno.

David ovviamente in preda agli ormoni in quel momento si eccitò molto e cercò di posizionarsi con il culo, ovviamente coperto dagli slip, a contatto con il rigonfiamento che due notti prima aveva avuto l'ebbrezza di assaggiare.
Dopo quasi una mezzoretta, in cui naturalmente David non poté dormire, si mosse parecchio strofinandosi. Dovuto a questo o alle normali funzioni fisiologiche, in breve tempo sentì il membro del padre puntargli contro. Provò a muoversi per provare a sentirlo più contro, ma il padre nuovamente fece dei sospiri che minacciavano il risveglio, quindi rimase immobile.
In breve tempo la durezza diminuì, ma dopo aver fatto un altro lungo sospiro si sentì accarezzare il volto e il petto con una mano mentre con l'altra lo stringeva ancora più stretto, quindi mollò la presa e si rimise supino accanto a lui. Fu l'ultima occasione di avere un contatto in quanto quell'autunno perse la vita sul lavoro.

David raccontò queste cose quasi a raffica, come una confessione fugace. Quando alzò gli occhi e vide la faccia di Elliot gli parve impaurito, e disse “Forse non dovevo dirtelo...tutto ok?”
Elliot sorrise e disse “Tocca a me??” ed iniziò a raccontare tutto, di come era iniziato e continuato nel tempo con suo padre.
“Oh wow! Ma che cosa bella! Ma fino a quando lo avete fatto?”
Lui abbassò gli occhi e non rispose
“Elliot? Ehi?” rimpolpò David accarezzandogli il volto “Succede ancora?”
Elliot non rispose ancora, annuì semplicemente.
David gli si avvicinò, gli diede un tenero bacio sulla bocca e disse “Per me è ok, non lo considero tradirmi, uno perché c’è da prima di me, due perché è tuo padre e la considero una cosa bellissima. E la invidio. Il mio neanche c’è più, ma non credo che sarebbe mai potuto succedere”

Gli confessò tutto, fino all’ultimo, e David gli disse “Se mi prometti che ti limiti a noi due, non smettere mai”
“Sei unico” rispose semplicemente Elliot, e dopo di quello fecero l’amore due volte, più intenso che mai.
Il giorno seguente raccontò tutto a Merle, su richiesta di David stesso, che ne rimase alquanto scioccato e un po’ impaurito, ma poi si rilassò e ne fu sollevato.

Quando c’era David in casa Elliot si dedicava più a lui ma, ogni tanto anche in sua presenza andava da Merle e lo abbracciava e baciava sulla bocca.
Le prime volte Merle si bloccò, ma poi guardando David che gli faceva l’occhiolino si sciolse.
Sia con Merle che con il ragazzo, Elliot ricopriva entrambi i ruoli, anche se prediligeva quello passivo con David e attivo con Merle.
Spesso David amava farsi raccontare i dettagli di quello che faceva col padre, sembrava eccitarlo molto.
“Che bello deve essere” disse una sera tra le braccia di Elliot “Dormire la notte abbracciato nudo al tuo padre. Magari avessi potuto farlo io”
“Puoi condividere il mio visto che il tuo non c’è più. In fondo ormai ti fa anche un po’ da papà a te!” rispose Elliot
David rimase un attimo in silenzio, poi disse “Posso?”
“Per me sì. Chiediamo a lui, vieni” rispose Elliot, e senza esitare lo prese per mano e trascinò quasi a forza nella stanza di Merle
“Papà?” disse aprendo un po’ la porta “Sei nel letto? Possiamo entrare?”
Merle assentì un po’ stupito
“Possiamo dormire nel letto con te? Tutti e due?” chiese Elliot
“Ma Elliot...perché? poi io dormo senza niente, lo sai”
“Sì sì, è ok. Possiamo? David sente la mancanza di suo papà e...”

Anche Merle rimase un attimo in silenzio, poi acconsentì. Elliot si tolse tutto, ma David rimase immobile, con maglietta e boxer, al ché il ragazzo disse “Andiamo, tutti uguali” e lo svestì lui stesso lasciandolo completamente nudo.
Si infilarono nel letto, lasciando Elliot nel mezzo, che però intervenne subito “No no, non così. David ha bisogno di essere abbracciato da un papà, fai come con me” e si spostò alla sinistra di David, lasciandolo corpo a corpo con Merle.

Con non poco imbarazzo Merle chiuse tra le braccia il petto muscoloso e glabro di David, che strinse maggiormente a se quelle braccia calde. In fronte a lui Elliot lo guardava sorridendo, abbracciandolo anche lui.
La volta seguente che David passava la notte lì, Elliot lo chiese nuovamente ed entrambi acconsentirono.
Da subito ci fu meno imbarazzo dei due, David si spogliò da solo e si infilò nel letto vicino a Merle. Questa volta però David diede le spalle al ragazzo e si girò fronte a fronte con Merle, abbracciandolo lui stesso,
Come di consueto il padre diede un bacio sulla bocca della buonanotte al figlio, e subito istintivamente fece lo stesso a David, in maniera dolce.
Questi gli sorrise e fece lo stesso con Elliot, ma in modo più approfondito.
Dopo di questo si strinsero tutti e tre e si addormentarono come in un corpo unico.

Qualche tempo più tardi Elliot e David passarono dieci giorni in vacanza nel sud del Regno unito, il loro primo viaggio insieme. Al loro ritorno andarono a casa di Elliot, anche perché David ultimamente preferiva passare più tempo con loro piuttosto che con sua madre e il patrigno.
Appena li vide al suo rientro a casa Merle li salutò entrambi calorosamente ed ordinò pizza per tutti.
“Merle ci sei mancato. Possiamo dormire con te stanotte?" chiese David a cena. Si era disinibito molto negli ultimi tempi, quelle notti a contatto con lui avevano creato un legame molto forte tra loro, ed Elliot ne era davvero compiaciuto.
“Mi sembra ovvio” rispose Merle in una risata giocosa.
Molto stanchi dal viaggio di ritorno, andarono a letto presto, nel consueto modo.
I ragazzi si misero uno per lato e si accoccolarono sul petto villoso di Merle che li accarezzava entrambi stringendoseli a sé.

A luci spente diede il bacio della buona notte prima a David, poi Elliot, entrambi sulla bocca. Ma Elliot subito aprì la bocca ed iniziarono a limonarsi. Poi Elliot si staccò ed incominciò lo stesso con David, appoggiati al petto del padre che li accarezzava entrambi.
Quando si fermarono Merle disse “Mi siete mancati anche voi bimbi miei” e diede un altro bacio dolce a Elliot, e poi a David. Poi ancora uno a Elliot, con la lingua, e poi a David, nello stesso modo.
In breve stavano limonando tutti e tre insieme, e continuarono così per diverso tempo fino ad addormentarsi.
Il mattino presto i ragazzi furono i primi a svegliarsi, entrambi ancora tra le braccia di Merle.
Dopo avergli dato il buongiorno Elliot gli disse all’orecchio “ti ricordi cosa facevi a tuo padre? Stiamo condividendo il mio, vuoi provare lo stesso? Mentre dorme”
“Nooo se poi si sveglia?” rispose David
“Anche fosse non si arrabbia, tranquillo. Toccaglielo come facevi al tuo”

In un istante si catapultò con la memoria a quando era appena un ragazzino, alle prese con le prime esplosioni ormonali, a tutte le volte che di nascosto osservava il padre mentre si cambiava o usciva dalla doccia, a quando l'aveva preso in bocca al mare e l'aveva sentito eccitato contro di se.
Inizialmente un po’ restio, poi si convinse e avvicinò le mani a quel pisello a cui in realtà non aveva mai ambito molto, ma che prendeva le veci di quello che invece l’aveva istigato parecchio da piccolo.
Ridacchiò come un bambino mentre lo toccava e palpeggiava, guardando il ragazzo davanti a lui, che gli sorrise e annuì, senza dire niente.

Sapeva cosa gli aveva raccontato e quindi prese coraggio e scese con la bocca, lo scoprì e, dopo averlo baciato in punta, lo prese in bocca muovendo un po’ la lingua.
“Oh cavolo” sentì dire da sopra di lui, e subito si ritrasse dicendo a Merle sveglio che lo guardava “Scusa, non dovevo, scusa”
“Ehi tranquillo, è tutto ok, mi hai solo sorpreso!” gli sorrise Merle di rimando e lo strinse a sé.
“Papà non mi avrebbe mai trattato così se mi avesse beccato a farlo” rispose stringendosi a lui nello stesso modo
Iniziò a raccontare di tutto quello che avrebbe voluto fare con suo padre, di quanto lo attirava il suo arnese, che aveva visto una sola volta in erezione una mattina, mentre dormiva era riuscito a toccarglielo ma poi si era svegliato ed era stata l’ultima volta.
Disse che avrebbe tanto voluto avere avuto lo stesso rapporto che Elliot aveva con lui, ma che sarebbe stato impossibile anche mentre era in vita.

“Dave, lo sai che ormai papà è come se fosse anche un po’ tuo, sì”
“Sei maggiorenne e non posso adottarti, ma ti posso trattare comunque come mio figlio, in tutto quello che vuoi”
“Grazie” disse David a entrambi con qualche lacrima in volto. Merle lo baciò per primo e in seguito Elliot, che gli disse “Adesso fai pure quello che avresti voluto fare al tuo”
Gli stavano ancora scendendo delle lacrime mentre David scese fino al pube di Merle, lo accarezzò docilmente, lo annusò come fa un cane con il cibo ed infine lo prese in bocca.
Essendo prima mattina David sentì un sapore un po forte, ma non aveva importanza. Aveva gli occhi chiusi e stava immaginando di essere ancora un ragazzino, e che il proprietario del pisello che aveva in bocca, che in quel momento gli stava accarezzando dolcemente la testa, fosse il suo vero padre, compiacente del lavoro che stava facendo.
Merle lo vide con gli occhi chiusi e capì cosa stava immaginando. Dopo qualche minuto in quel modo gli mise una mano sugli occhi e lo portò su di sé, lo abbracciò stretto sussurrandogli all’orecchio “Adesso Mamma non c’è, puoi fare quello che vuoi con Papà. Ti aspettavo da tanto tempo”.

Con gli occhi ancora chiusi davanti a sé vide August, suo padre biologico di 36 anni, nel letto della casa al mare, e lui era quel ragazzino di 11 anni, ma ora felice e non più impaurito.
Merle lo baciò dolcemente sulla bocca e gli chiese “Cosa vuoi da Papà?”
“Ti voglio dentro di me, voglio che tu sia il primo”
Merle stava recitando la parte di August, ma in quel momento David era così preso che era davvero nel suo passato, e si era dimenticato di chi avesse davvero davanti a se.
“Oggi sono tutto tuo, faremo tutto quello che vuoi piccolo mio” gli rispose Merle, stringendolo più forte ed iniziando a baciarlo con passione.
Dal lato Elliot vedeva il tutto, davvero intenerito da David e orgoglioso di suo padre per quello che stava facendo. Era privo di gelosia, ma si tenne in disparte per lasciare che Merle sciogliesse ogni trauma di David.

“Sei pronto figlio mio? Potrà farti un po’ male la prima volta” gli sussurrò all’orecchio
“Sì Papà ti prego” rispose David ancora prono su di lui e con gli occhi chiusi
Dopo averlo lubrificato a dovere, lentamente come avrebbe fatto veramente con un giovane vergine, glielo spinse dentro iniziando dolci movimenti.
Non conscio di non essere realmente vergine e di averlo preso molte volte da Elliot dotato quasi quanto il padre, David provò dolore nell’entrata, ma gli disse di continuare.
Merle lo fece girare sotto di lui ed iniziò a penetrarlo via via con maggior vigore, continuando a baciarlo e coccolarlo. Fino alla fine tenne il ruolo di August, sussurrando ogni tanto parole dolci al figlio undicenne sotto di lui.
E David stesso, ipnotizzato dall’avvenimento, continuò a essere quell’adolescente che tanto aveva bramato il padre e che in quel momento l’aveva tutto per sé.
Ad un certo punto August gli chiese “Dove lo vuoi il seme di Papà?”
“Dentro, lo rivoglio dentro” rispose il ragazzino

Merle lo fece voltare e mettere a cucchiaio, mentre diede gli ultimi colpi decisi e venne copiosamente dentro di lui. Rimase ancora un po sopra e dentro lui, quindi gli sussurrò all’orecchio “Non dirlo a Mamma” e si sfilò.
Merle ed Elliot uscirono dalla stanza lasciandolo riposare in felicità, mentre si sentiva il seme di August colare.
“Sei stato fantastico, geniale!” disse Elliot al padre una volta in cucina. “Mi hai emozionato ed eccitato allo stesso tempo come non mai”
“Lo vedo ahahah” rispose Merle, afferrando la sua vistosa erezione “Ora tocca al figlio di Merle però” e così dicendo si sedette a terra ed iniziò a pomparlo con vigore. Dopo tutto quello che aveva visto l’eccitazione era tale che Elliot durò veramente poco a quel lavoro, e in breve tempo riversò tutto nella bocca di Merle.
Questi cercò di non ingoiare, ma si rialzò riversando tutto nella bocca del figlio, con un lungo scambio di sperma, per poi sedersi abbracciati sul divanetto finché sulla soglia non si presentò David appena sveglio.
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