Racconti Erotici > incesto > Mio fratello Felipe 9
incesto

Mio fratello Felipe 9


di Kainman
16.04.2020    |    4.946    |    3 9.3
"Ad un certo punto, poco prima di decidere di tornare a casa per uscire, lì appena da una parte della sala senza nessun problema iniziarono a limonarsi senza..."
Continua da Mio fratello Felipe 8

...Aspettai qualche minuto poi in silenzio mi alzai e andai di fianco a lui "Non cambia niente piccolo mio, ti avevo promesso questo, credi che me lo sia dimenticato?" dissi abbracciandolo e baciandolo. "Non cambierà niente"
Nel buio della stanza, in mezzo ai baci, sentii le sue lacrime, così dissi "Sì però se ti faccio sempre piangere non va bene, poi sembra che sono il fratello cattivo"
"Scemo! Ti amo Fran" rispose solo. Lo coccolai ancora per qualche minuto, finché si addormentò. Poi tornai nel mio letto, ma non smisi di guardarlo.
"Notte piccolo mio" gli sussurrai, e chiusi gli occhi...

Le notte seguenti continuarono allo stesso modo, le mie coccole serali mai mancavano, e anche al mattino o uno o l'altro andava dal fratello. Non mancarono anche le parti sessuali, con cautela la sera o il mattino, oppure più liberamente nei momenti che avevamo liberi durante il giorno.
Il giovedì era il primo giorno che avevamo interamente libero perché entrambi i nostri genitori erano rientrati al lavoro.
Dopo aver mangiato pranzo in libertà come la settimana precedente, seguito da un pomeriggio di passione, Felipe mi chiese "Fran allora dobbiamo iniziare a cercare ragazze?"
"Sì, così avevamo accordato. Io non ho molti problemi, se sabato vado a ballare probabile che qualcuna trovi. Ma tu?"
Disse che aveva molte ragazze su facebook di scuola ma nessuna gli piaceva, ma ora che era più disinibito avrebbe cercato di provarci con qualcuna quel sabato dal suo gruppo di amici. Anche loro si sarebbero trovati quel sabato.
Io mi sentivo in ansia per lui, avevo paura che rimanesse male per non riuscire a trovare nessuna, così andai nella sala giochi/sala discoteca dove si trovavano con gli amici quel pomeriggio, ma senza dirglielo.
Ero seduto in un angolo distante e senza farmi vedere, quando mi meravigliai. Vidi che entro poco tempo già stava scherzando e ballando con una ragazzina, forse più grande di lui.
Ad un certo punto, poco prima di decidere di tornare a casa per uscire, lì appena da una parte della sala senza nessun problema iniziarono a limonarsi senza problemi che altri li vedessero. "Che cagna quella lì" pensai subito, e mi diedi da solo uno schiaffo.
Non dovevo essere geloso, e non dovevo essere arrabbiato con la ragazza, avevo detto io di farlo. Ma adesso che lo vedevo mi dava fastidio, e decisi di non guardare oltre.
Andai a casa aspettando che Felipe tornasse, e appena lo fece mi raccontò tutto, quello che già avevo visto ma che nascosi. Cercai di farmi vedere contento mentre raccontava anche se non lo ero.
"Vi rivedete?" chiesi, con finta convinzione
"Sì le ho chiesto di rivederci prossimi giorni le ho lasciato il numero. Altrimenti come faccio a fare il resto, mi serve!"
"Fil! Stai parlando di lei come un oggetto!"
"Non oggetto ma non mi interessa per qualcosa di più che sessuale, lo sai, ho te e basta"
"Va bene però non dire così, che è solo che ti serve, è brutto" gli dissi come rimprovero. Ma in quel momento non volevo rimproverarlo davvero perché in realtà ero contento che non avesse provato emozioni.
Ora che ero più sereno gli chiesi di raccontarmi tutte le sensazioni, e lui mi disse che gli era sembrato un po' troia, appena ci aveva provato con lei subito gli aveva messo la lingua in bocca. Disse che non era stato brutto, non era diverso che baciare me a parte la mia barba appena presente, però che non aveva avuto emozioni di piacere. Di nuovo, fui felice.

Quella sera andai a ballare con un gruppo di amici, tra cui miei compagni di superiori. Andammo in una discoteca di Torino e mi sfogai un po', avevo sempre ballato in modo molto energetico. Chiaro, sono spagnolo.
Eravamo nel mio gruppo tutti maschi a parte due coppie con le ragazze e un mio compagno con il ragazzo con cui si frequentava. "Certo che se io avessi portato il mio ragazzo stasera sarebbe stato un po' strano per tutti" pensai ridendo tra me e me. Cercando di non pensare a Felipe iniziai a ballare avvicinandomi ad altri gruppi tra cui ragazze sole, di ogni età.
Non avevo mai avuto problemi ad abbordare tipe, sono sempre stato considerato il bello del gruppo dal fascino spagnolo. E anche quella sera non mi costò fatica fare lo stesso, più di una ragazza mi girava intorno, ma poi mi dedicai più a una. Era quella che si dice una vera gnocca, tette abbondanti e ben in vista, vestita in modo più che adeguato al tipo di serata, bella anche in viso e con un culo tondo perfetto. Culo che sapeva muovere bene anche in pista.
Scoprii ben presto che non era italiana, non glielo chiesi ma capii che era dell'est, forse rumena o comunque parlava con accento similrusso.
Ben presto mi venne più vicino e, come aveva fatto quella con Felipe, allo stesso modo finimmo con le lingue avvinghiate. Mentre limonavamo sentivo le sue tette contro di me, che strusciava apposta. Non mi ci volle molto ad eccitarmi e, in quel momento, mi passò un po' il pensiero al mio Felipe, che avevo avuto tutta la serata.
Continuammo nello stesso modo per un bel po', finché più tardi nella serata mi chiese di raggiungerla nella zona esterna, senza farsi vedere dal suo gruppo.
Nel frattempo avevo anche bevuto qualche drink ed ero con meno inibizioni, quindi non ci pensai troppo. Andai dove aveva detto, ovvero nel parco esterno della discoteca, verso la fine della recinzione. C'erano alcune zone vicino ai bagni esterni dove alcuni alberi facevano da riparo, e lei mi fece andare lì.
Di nuovo mi eccitai in fretta e in poco tempo lei aveva già il mio pisello in bocca "Merda se vedesse Felipe altro che chiamarla cagna" pensai, ma poi cercai di distrarmi. Dopo non troppo tempo mi aveva già indossato il condom con la bocca e si era messa in posizione.
Senza pensieri iniziai a scoparla abbastanza brutalmente. Ma durai poco, non come con Felipe. Attribuii anche la colpa al fatto che era tanto che non scopavo più, a parte con lui, e quindi il condom mi aveva accelerato.
Appena venni lei mi congedò, forse scocciata dal poco piacere provato, e tornò all'interno, anche se non la vidi più.
Rimasi tra gli alberi da solo con il mio preservativo pieno da buttare, ed ero schifato. Realizzai che mai ero schifato quando facevo l'amore con lui, mi sentivo vuoto e solo.
Cercando di pensare ad altro tornai dentro e finii la serata ballando con i miei amici, che capirono subito che mi ero appena svuotato, ma non dissero molto a parte qualche battuta.
Verso le 3 tornammo a casa, frastornati dalla musica e dai postumi dell'alcool ormai smaltito.
Arrivai a casa silenziosamente e, dopo essermi svestito andai direttamente nel letto di Felipe. Lui dormiva profondamente, sembrava un cucciolo. Provai molta tenerezza e stavo bene. Non mi sentivo in colpa, avevamo accordato di farlo, ma non ero stato bene. Rimasi un bel po' di tempo abbracciato a lui, che continuava a dormire, poi tornai nel mio letto.
Il giorno dopo si fece raccontare tutto, e lo feci nei dettagli, senza dire le mie sensazioni brutte ma solo il piacere.
"Allora devo provare anche io adesso. Ma forse un po' mi piace perché mentre Miriam mi baciava mi è venuto duro ieri" mi rispose tutto eccitato
"Ok. Però con te è diverso Fil. Ti ho pensato molto ieri sera. E stanotte eri così bello tra le mie braccia"
"Sei davvero un tenerone Fran!" e mi baciò appassionatamente nella nostra camera, mentre i nostri genitori erano nella sala un muro più in là.
La storia continuò, io lo incentivai ad andare avanti con quella Miriam, sperando che davvero non provasse altro per lei. Io continuai ad andare a ballare il sabato come di solito facevo, ma, anche se a lui facevo credere il contrario, non feci più sesso con nessuna, e nessuno ovviamente, a parte un pompino una sera che mi lasciai fare da una tipa a caso una sera in cui ero particolarmente ubriaco in una discoteca del cuneese. Ero in macchina con altri, quindi non mi preoccupai di quanto bevessi, ma ero così ubriaco che non mi ricordo neanche di essere venuto, mi son trovato seduto nei bagni esterni senza più la tipa.
Felipe usciva ogni tanto con questa ragazza e un giorno lo invitò a casa sua, ma probabilemente glielo disse all'ultimo perché non me l'aveva detto prima.
Arrivò a casa tutto allegro un pomeriggio e mi disse "Fran, fatto!"
"Fatto? cosa dovevi fare?"
"Sesso! L'abbiamo fatto a casa di Miriam"
"Francisco calmati e non essere triste" pensai, però dissi "Sul serio? E ti è piaciuto? Raccontami come è andata! Hai usato il condom vero??"
"Ahahah calmati! Sì che sono serio! Partendo dal preservativo sì certo che l'ho usato. Ho cercato di fare come mi hai spiegato tu. E, sì, mi è piaciuto perché era una cosa nuova, però è diverso da fare l'amore con te"
"Certo che è diverso, te l'ho detto. E' più bello penetrare la figa?"
"No preferisco il culo ahahaha"
"E le tette? Ti è piaciuto? Ci hai giocato?"
"Poco, perché a lei non piaceva molto farsele palpare. Però no, non mi è piaciuto molto. Ma ora è fatto così ho provato"
"Beh altre volte magari ti piacerà di più, con lei o altre"
"Ah. Ma non bastava una volta??" mi disse con aria smarrita quasi disperata
"Non vuoi più farlo?" gli chiesi, con il cuore che batteva forte
"No. Volevo solo farlo per sapere cosa si prova, ma no! Basta voglio solo te. Ma tu voglio che continui con le tipe, a te piace"
"Cucciolo mio!! L'ho fatto solo una volta la prima settimana, poi non era mai vero! Non l'ho più fatto perché non volevo ma se te lo avessi detto non avresti più voluto tu. No...no Fiiiil perché piangi di nuovoooo??" finii notando il suo sguardo pieno di lacrime.
Non mi disse niente mi abbracciò solo, e così anche io.
Quella sera venne nel mio letto lui e facemmo l'amore, con più amore che mai ma senza far rumore, non eravamo soli.
Dopo di quello rimase nel mio letto fino al mattino "Se entrano e ci vedono dici che ho avuto degli incubi e avevo paura, non mi importa" e così dormimmo di nuovo insieme dopo più di un mese che non lo facevamo.
Mentre dormiva mentalmente feci il programma per il viaggio a Salou che avremmo fatto il mese successivo. Volevo che rimanesse indimenticabile per lui, per il mio fratellino e il mio più grande amore.
Chiusi gli occhi al pensiero di quello, il mattino seguente avrei prenotato tutto.
"Buonanotte cucciolo mio" gli dissi dandogli un bacio e stringendolo senza timori.

Continua...
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Mio fratello Felipe 9:

Altri Racconti Erotici in incesto:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni