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La mia amica Maura ( Parte 1)


di cicciosv
04.03.2010    |    24.890    |    1 7.6
"Maura, 42anni, alta 1, 65, abbastanza sovrappeso, sui 75 chilogrammi, capelli neri ricciuti, seno piccolo rispetto a un posteriore grosso, nell'insieme..."
Questa storia ha di fantasioso solo i nomi e gli anni che sono stati volutamente solo leggermente alterati. La vera protagonista della storia, a cui lo dedico con tanto affetto questo racconto, si riconoscerà perfettamente nella "Maura" e spero che sarà contenta di sapere che la ritengo la mia più calda, dolce, sensuale e trasgressiva amante che abbia mai avuto!

L'avevo conosciuta per caso, circa due anni fa nei giardini dell''EUR a Roma. Maura, 42anni, alta 1,65, abbastanza sovrappeso, sui 75 chilogrammi, capelli neri ricciuti, seno piccolo rispetto a un posteriore grosso, nell'insieme carina, modello casa lavoro famiglia, sposata da qualche anno con Tino un pensionato 60enne che purtroppo non stava in buone condizioni fisiche.
Era triste proprio per questo, Lei lo aveva sposato oltre che per amore anche per la forte carica erotica che manifestava. A differenza del suo primo compagno, lui infatti la scopava quasi ogni giorno, se non bissava, e ogni volta la penetrava in tutti gli orifizi trapanandola e facendola godere come una matta. Purtroppo dopo una grave patologia e una lunga degenza in ospedale, quando tutto sembrava fortunatamente risolto, Tino cadde in depressione e ora non riusciva più a scopare con la "S" maiuscola.
Erano passati quasi due anni dal ricovero e Maura che non aveva più fatto sesso, ne sentiva adesso un forte bisogno che non riusciva più, neanche masturbandosi, né a contenere né a placare.
Queste confidenze me le aveva fatte dopo alcuni mesi dalla nostra conoscenza al parco, chilometriche telefonate e vari incontri durante la pausa pranzo. Ormai ero Ciccio, il suo amico intimo cui chiedere consigli, pareri, raccontare tutto e cui poter chiedere tutto! Tra l'altro avevo ben capito che Maura oltre l'amicizia, non desiderava altro che scoparmi, ma ero titubante, avevo avuto finora solo donne snelle e lei non era proprio il mio ideale, non volevo una nuova relazione e pensavo che non fosse corretto cornificare un ammalato.
Ma si sa l'occasione fa l'uomo ladro. Senza dire nulla al marito, Maura si prese un giorno di ferie dal suo lavoro per starsene per i fatti suoi e rilassarsi dallo stress accumulato negli ultimi periodi. Ed io come amico che fa tutto per "amicizia", anche "sacrificarsi", mi dichiarai disponibile a fargli compagnia. Ci mettemmo a fare i turisti per la nostra città come due sposini in viaggio di nozze, felici e spensierati come non mai. Poi, come tanti, dopo una mattinata in giro e un buon pranzetto in un ristorantino vicino a Fontana di Trevi, ci rifugiammo in un albergo per "riposare". Sia io che Maura non desideravamo altro che un poco di intimità, era un bisogno che stava crescendo man mano e appena entrati in camera, finalmente ci abbracciammo e baciammo con passione. Non desideravamo altro! Senza neanche spogliarci completamente cominciammo a palparci e a strofinarci l'uno contro l'altro, avevamo bisogno di sentire il contatto dei nostri corpi, poi avvertii la sua mano aprirmi i pantaloni e tirarmi fuori il cazzo, si abbassò e cominciò un bocchino di quelli che difficilmente si dimenticano. Leccava e succhiava la mia asta stringendomi i testicoli con una ingordigia unica, poi lo faceva scivolare tutto in gola fino a soffocarsi. Era troppo forte la sua voracità e non potetti resistere molto, venni riempiendogli la bocca di sborra che Maura ingoiò con soddisfazione senza perderne neanche una goccia. Erano anni che non faceva bocchini ed ora il suo desiderio era stato soddisfatto! Dopo ci spogliammo e ci mettemmo a letto, toccava a me farla godere! Gli feci aprire le cosce e mi tuffai nella sua figa. Depilata, sembrava grandissima, carnosa, cominciai a leccarla e sentivo tutti i suoi umori che colavano, il mio viso era completamente bagnato di lei e mentre gli leccavo il clitoride, gli infilai ben quattro dita nella fregna che furono accolte con un nuovo orgasmo. "Non penserai di aver finito, io voglio il cazzo dentro che mi deve far godere, non come Tino che con una minetta pensa di avermi soddisfatto!"
A queste parole il mio attrezzò riprese consistenza, la presi per le caviglie e aprendole le cosce gli infilai il mio pistone che scomparve in quella figa enorme e cominciai a stantuffarla. "Dai fottimi, sfondami tutta" cominciò a dire poi a ogni colpo rispondeva con un mugolio di piacere "mmm mettici anche le palle, mmm che bello Ciccio! finalmente! dai ancora senti come sbrodolo, oooh vengoooo!"
E m'inondò di umori che sembrava una mia sborrata.
Mi ritirai da lei, volevo vedere per bene quella figa! Gliela accarezzai, la mia mano quasi non bastava per prendergliela tutta poi passandogli due dita tra le sue grandi labbra lei ebbe un nuovo orgasmo che mi infracidì le dita e il palmo della mano! "Scopami ancora dai fammi sentire ancora il tuo cazzo" mi diceva mentre con una mano cercava di rimettersi la mia verga nella fregna.
Allora la feci girare a pecora, accarezzai il suo culone soffermandomi lungo il suo solco, gli tastai il buchetto del sedere e gli dissi
"Sei troppo bagnata, ora non lo sentirei dentro, fammi provare da dietro! E non dirmi che non l'hai mai fatto!" e lei "Ma io sono una donna sposata e ho una certa età ti sembra possibile che non l'abbia mai fatto?"
Piegò le braccia e inarcò di più il sedere e dopo essermi insalivato due dita, iniziai a penetrarla, prima in figa e dopo averlo inzuppato per bene dei suoi umori, mi poggiai sul suo buchetto e cominciai leggermente a spingere. Sentivo le pulsazioni del suo ano, poi con un colpo secco glielo infilai dentro.
Buchetto stretto per il non uso degli ultimi tempi, ma avvezzo al cazzo!Certe cose si sentono ed è difficile nasconderle a un esperto cinquantenne Infatti dopo qualche grido di dolore si abituò e sentii la Maura cominciare a gemere, "fa male ma è bello, si dai che mi fai godere come una vacca! più piano, si così, Hai! Così no, Ciccio fai più piano, mamma come godo!" Anch'io stavo godendo alla grande! Che culo da stantuffare! Gli stavo tutto dentro e con le mani mi ero aggrappato alle sue zinne per non perdere la presa ed entrargli tutto dentro. Veniva anche inculandola, bellissimo! Avevo trovato una porcona arrapata con i fiocchi! Gli esplosi dentro riempiendola completamente! Una rapida infilata di figa e poi esausto mi sdraiai sul letto.
Si era fatto molto tardi e Maura doveva andare, quindi ci ricomponemmo alla meglio e la accompagnai quasi vicino casa, ma prima di salutarci volle darmi ancora una leccata al cazzo! "Buono me lo mangerei tutto" disse. "A presto mio caro amico, ti voglio bene!"
Ma ora non eravamo più amici!

cicciosv

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