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Ricatto, doppio ricatto….contro ricatto


di croc1971
23.11.2019    |    12.608    |    10 9.6
"“Quindi cosa vuoi fare? andrai a dire a mio marito quello che hai visto?”..."

1. ricatto
Il dottor Francesco era il medico della mutua più importante del quartiere, aveva creato un impero: aveva una piccola palazzina nel centro del quartiere dove al primo piano faceva la sua attività di medico di base e al piano di sotto affittava l’appartamento per attività specialistica. Fino ai 50 anni era rimasto un single impenitente, poi aveva assunto una giovane segretaria di 20 anni più giovane di lui che lo aveva fatto capitolare dopo poco e si erano sposati. La giovane sposa, la signora Paola, era rimasta la sua segretaria gestendo sia i pazienti che noi rappresentanti; la differenza di età fra i due era evidente: ormai passati diversi anni lui sessantenne evidentemente avanti con l'età lei una prorompente quarantenne in ottima forma.
Mi presento: sono un informatore farmaceutico. Andavo a trovare il dottor Francesco spesso perché si era stabilito un rapporto che andava oltre la nostra attività lavorativa. Per questo motivo spesso passavo prima che iniziasse la sua attività così avevamo tempo per un caffè e quattro chiacchiere; la maggior parte delle volte “la segretaria” arrivava ad inizio visite: in maniera molto distaccata entrava per far presente che l’orario di visite era iniziato (una gentile richiesta di levarmi dalle scatole!!). Continuava a darmi del lei e mantenere un atteggiamento distaccato nonostante il buon rapporto con il marito e gli anni di frequentazione dello studio.
Dal canto mio, ogni volta che ho avuto modo di incontrare la signora Paola ho fatto fatica a non squadrarla da piedi a testa: era una splendida quarantenne sempre vestita con tailleur scuro, calza velata, tacco, con i capelli raccolti e ovviamente un paio di occhiali che la rendevano ancora più professionale e ai miei occhi estremamente sexi. Unica nota che la rendeva meno austera era la sempre presente camicetta bianca che immancabilmente dimenticava di abbottonare completamente, lasciando intravedere in trasparenza il reggiseno. Era facile intuire un seno sodo e rotondo di media misura. Anche il suo entrare nello studio del medico evidenziava una donna a mio parere eccitante: un bel culo tondo e morbido fasciato dalla gonna, gambe affusolate e magre, una camminata lenta e eccitante. Era sempre un piacere presentarsi a fine colloquio con il medico per prendere il nuovo appuntamento: lei seduta sulla sua seggiola io in piedi di fronte alla scrivania che, nel frattempo che controllava l’agenda per il nuovo appuntamento, sbirciavo a lungo dentro la sua scollatura.
In una delle varie visite, ero in chiacchiera con il dottor Francesco e ci stavamo preparando il consueto caffè nella macchinetta dello studio prima di iniziare le visite della giornata. Girandosi distrattamente il dr. Francesco mi tocca il braccio e il caffè mi casca sui pantaloni. È dispiaciuto, proviamo a tamponare con della carta ma il danno è evidente. La segretaria non è ancora arrivata, le visite stanno per iniziare, i primi pazienti stanno già suonando; mi propone di andarmi a smacchiare i pantaloni nel bagno dell’appartamento di sotto: visto che oggi non ci sarebbero state visite specialistiche, avrei avuto tutto il tempo per lavare e asciugare con il phon i miei vestiti. Mi da le chiavi e mi dice di fare con comodo.
Scendo quindi nello studio privato, apro con la chiave entro e mentre faccio per entrare sento dei lamenti soffocati provenire da una delle stanze. Rimango in silenzio, non ho nemmeno acceso la luce. I lamenti che arrivano riconosco che non sono dolore ma bensi piacere, chiudo la porta nel Massimo silenzio e mi avvicino alla stanza da cui provengono i rumori. La porta è socchiusa ma quei 3 cm di spazio mi mostrano una scena estremamente eccitante: la signora Paola è sdraiata a pancia in giù sul lettino delle visite con la gonna completamente sollevata sopra quelle chiappe fantastiche con la gamba sinistra che tocca terra e la gamba destra appoggiata sul lettino. Il giovane dermatologo arrivato da poco la stantuffa pesantemente, si sente il rumore della pancia che sbatte sulle chiappe. Ecco la conferma che i suoni che avevo sentito sono gemiti di piacere!! lui la sta scopando con forza e a ritmo sostenuto. Io sono in silenzio dietro la porta che mi godo la scena e non faccio nessun rumore per paura di essere scoperto. La mia mente perversa mi fa prendere in mano il telefono e inizio a filmare la scena. Proprio in quell'istante lei “no il culo no… ti prego… è troppo grosso…mi fai male”. Lui in maniera secca “zitta troia…ogni volta dici così e poi Godi come una vacca”. Si sputa sulla mano, si passa la saliva sulla cappella e la appoggia al buco. Lentamente spinge tenendosi il cazzo con una mano e con l'altra spingendo la schiena di lei per farla aderire meglio al lettino. Lei, nonostante si lamenti, porta le mani alle chiappe e le apre “fai piano… oddio sei entrato…che maleee… fai piano….mmmmm…sei dentro tutto… ti sento fino nell'intestino…cazzo come ce l'hai grosso… Aspetta… fammi abituare”. Lui è durissimo: “sei una troia. ormai ce l'hai tutto dentro il culo. Abbassa la voce sennò tuo marito potrebbe sentirti…oggi ti schizzo dentro!!”. Lo vedo iniziare a muoversi con sempre più velocità, i gridolini di lei di dolore vengono velocemente sostituiti da mugugni di piacere. Lui la prende per i fianchi e inizia ad incularla con forza sempre più velocemente. Sento il respiro di lui accelerare e capisco che sta per venire, direi che questo è il momento per gustarsi gli ultimi istanti e scappare velocemente prima che si possano accorgere della mia presenza. Esco dall’appartamento e torno nello studio del dottor Francesco, lascio le chiavi sulla scrivania e mando un messaggio al dottore scusandomi per non averlo salutato ma che andavo a casa a cambiarmi.
Nei giorni successivi guardo e riguardo il filmato più volte e dedico a loro diverse sessioni di masturbazione. Decido di cogliere l'occasione e di mettere in atto un piccolo ricatto: anche io voglio la mia parte, quel culo lo voglio anche io!!!
Ecco l’occasione giusta: in questi giorni il dottor Francesco è sicuramente a un congresso, mi presento a studio in un orario in cui so che i pazienti non ci sono. Trovo la signora Paola che non appena mi vede entrare sobbalza, un lieve rossore la rende più bella. Mi avvicino alla sua scrivania ed è lei a prendere il discorso: “ho visto le chiavi sulla scrivania e il dottore mi ha spiegato del piccolo incidente che ti era successo. Ero dentro a mettere a posto i faldoni ma non mi sono accorta che sei entrato” e abbassa gli occhi imbarazzata. La mia risposta è immediata “Signora Paola ho visto come si affaticava a mettere a posto i faldoni, l’ho sentita sospirare dalla fatica!! ma più guardavo e meno mi sembrava che fosse un compito così difficile… mi sembrava quasi piacevole…”. La signora Paola diventa rosso fuoco, non riesce a guardarmi, balbetta “non capisco cosa vuoi dire”. Senza rispondere prendo il telefono e apro il video e glielo mostro: vedo il suo viso diventare di mille colori. “Ti prego…non mi mettere in difficoltà… è stato un momento di debolezza e mi metteresti in grossi guai con mio marito”. “ Signora Paola, se va avanti nel filmato si accorgerà che le parole del giovane medico sono la prova che non è la prima volta che vi incontrate…ma le devo dire che lo spettacolo che ho visto mi è piaciuto molto e ho goduto alla sua vista”. “Quindi cosa vuoi fare? andrai a dire a mio marito quello che hai visto?”. “ Sinceramente non vorrei…Sono anni che ogni volta che prende un appuntamento sbircio nella sua camicetta, ogni volta che entra a far firmare le ricette faccio fantasie sul suo culo inguainato dalla gonna stretta…”. Mi guarda con sguardo preoccupato , continuo “…quindi vorrei toccare con mano quello che è sempre stato un mio sogno erotico”. La signora Paola è sbigottita e evidentemente imbarazzata, resta in silenzio per un tempo che a me sembra interminabile. “mi sembra di capire che non ho altra scelta… ma mi devi promettere che se mi concedo la cosa si chiuderà qui….cancellerai il video”.
Ho vinto!!! la mia eccitazione è a mille… accetto… gli chiedo come possiamo fare…”torna nel pomeriggio nel appartamento per le visite private perché oggi non ci sono né le visite private né i pazienti del dottore quindi abbiamo il tempo che vogliamo…il dottore torna domani così non devo dare difficili spiegazioni”
Torno nel primo pomeriggio e busso allo studio specialistico: lei mi apre vestita come di consueto e mi fa entrare. Sembra molto fredda e sbrigativa, si gira di schiena e va verso la stanza della volta scorsa, prendo l’iniziativa e la situazione mi avvicino da dietro la abbraccio e la giro verso di me, inizio a baciargli il collo, la bacio, lei ricambia in maniera fredda il mio bacio. Muovo le mie mani sui suoi fianchi e sul suo seno sento che lei si rilassa e inizia a ricambiare il mio bacio con passione slaccio la sua camicetta e stringo i suoi seni con decisione, sono belli e morbidi come me li aspettavo, il capezzolo già risponde alle sollecitazioni è duro come la pietra. Mentre continuiamo a baciarci con foga ci aiutiamo l'un l'altro a levarci vestiti. Sono io che la spingo verso il lettino e mi inginocchio in mezzo alle sue gambe e inizio a leccarla, ha la fica depilata perfettamente. Inizio a succhiare il clitoride mi aiuto con un dito a stimolare l'interno della fica, la mia lingua si muove tra il clitoride e grandi labbra leccando bagnando e succhiando tutti i suoi umori. La sua fica è fradicia, inserisco due dita senza problemi, le giro, le muovo all’interno, sento le sue contrazioni: alzo gli occhi mi sta guardando con quella faccia da porca. E’ sostanzialmente seduta a bordo del lettino con la schiena appoggiata al muro e le gambe completamente aperte. Mi rialzo e arrivo a prendere il suo seno in bocca e succhiare quei capezzoli durissimi, nel frattempo continuo a giocare con le mie dita nella sua fica aperta: tre dita sono dentro di lei, con il pollice spingo sul clitoride. Sono eccitato a manetta ho il cazzo di pietra, la penetro in un solo colpo. Bella calda e accogliente sembra di entrare in un burro. Mentre ci baciamo, la scopo con forza, le mie mani aggrappate al suo seno, le strizzo. Passano pochi minuti, sento che sto per arrivare e faccio per spostarmi ma lei mi mi si aggrappa con le gambe e mi trattiene dentro. Sborro dentro di lei che continua a contrarre la vagina e restiamo abbracciati baciandoci ancora per qualche minuto.
Quando esco da lei di nuovo sul suo viso compare quell’aria sprezzante…inizia a riallacciarsi la camicetta “adesso sarai contento… hai avuto ciò che vuoi”. La guardo e sorrido “continuo ad avere l'impressione che non ti sia dispiaciuto quello che abbiamo fatto e sinceramente voglio di piu!!” ha uno sguardo interrogativo. “ti ho visto prenderlo nel culo col giovane dottorino e ho visto come ti piaceva. Non ho mai trovato una donna che me lo permettesse…Anche io voglio incularti”. “Sei un bastardo” ma le parole venivano tradite dalla sua faccia ammiccante e sorridente. È di nuovo in piedi di fronte a me, mi bacia, la sua lingua corre nella mia bocca e sul mio collo lentamente scende baciandomi su tutto il corpo finché non si ritrova in ginocchio di fronte al mio cazzo. Che visione eccitante: a gambe aperte, la camicetta ancora addosso aperta in parte dai cui esplodono queste tette fantastiche. Mi lecca il cazzo guardandomi con quella faccia d porca, parte dalle palle, le lecca le prende in bocca, si muove con la lingua sull’asta. Si sofferma sulla cappella, la succhia muove la lingua intorno alla cappella. Lo riprende in bocca e se lo mette in gola sento che muove i muscoli. Si muove andando su e giù per l’asta ogni volta ingoiandola tutta. “Adesso sei pronto…per inculare una donna devi essere perfettamente in tiro…altrimenti fai male a lei e tu non entrerai mai….sono la tua maestra…fai quello che ti dico”. Lei si alza e si posiziona sul lettino come l’avevo vista con il dottorino: sdraiata a pancia in giu sul lettino, una gamba piegata sul lettino l’altra come se fosse in piedi. Si apre le chiappe con le mani. “vieni adesso sono pronta, appoggia la cappella sul mio buchino…spingi…fai piano….niente fretta”. Eseguo le sue parole come un bambino. “adesso la tua cappella è dentro…non avere fretta…fammi abituare…se seguirai le mie istruzioni vedrai che ogni donna si arrenderà e ti concederà il culo…”. “…metti un po di saliva sull’asta…spingi lentamente…ecco sei dentro fino in fondo…sento i tuoi coglioni sulla mia fica…mi sento piena….muoviti lentamente”. Questo suo parlare mi eccita forse di piu di quello che sto facendo…che visione ho questo culo bianco fantastico con la mia mazza piantata fino in fondo…lei che mi incita a muovermi lentamente ma sempre piu velocemente…sento i suoi gemiti. Mi aggrappo ai suoi fianchi e mi muovo sempre piu velocemente. Che sensazioni: caldo come la figa, piu stretto, lo sento contrarsi intorno al mio cazzo. Lei che mi istiga a andare piu veloce. Ci risiamo…sto per venire….vengo e le riempio l’intestino.
Esco lentamente da lei, cerco di essere carino, la bacio. Stavolta lei ricambia con passione il mio bacio. Mi sussurra all’orecchio “quindi tu mi hai ricattato ma io ti ho sverginato….adesso credo di essermi sdebitata abbastanza per il tuo silenzio….cancellarai il video??”. “ogni promessa è debito”. Ci ricomponiamo, mi riaccompagna alla porta, mi bacia con passione e vado via….


2. doppio ricatto
Sono passati qualche giorno, sinceramente non ho il coraggio di passare dal dr Francesco. Ho la sensazione (anzi la certezza) di aver tradito la sua fiducia. Sto prendendo tempo. Come faccio a comportarmi come nulla fosse con lui? E quando vedrò la signora Paola come farò a celare il mio sorriso stampato pensando al suo bel culo che sbatteva sui miei fianchi, le sue tette che riempivano le mie mani, quell’odore di sesso che ormai associo a lei??
Sto prendendo tempo. Ma il messaggio di questa mattina mi obbliga a prendere “il toro per le corna”: “ciao Andrea è tanto che non passi per il nostro solito caffè, non sarai mica arrabbiato per l’incidente della volta scorsa??”. Il tutto corredato da faccine sorridenti. Ok. Non sospetta nulla, atteggiamento normale. Vai tranquillo!!!!.....mi dicevo….
Gli anticipo che sarei passato. Solito giorno, solita ora, prima dei pazienti, probabilmente io e lui. Ed eccomi qua…convenevoli…”come stai? Come va?” mentre prendiamo il caffè gli chiedo del congresso: “allora come era?” lui: “la solita palla…le solite cose…niente di nuovo”….continua…”ah…però una cosa è successa…guarda qua!!” Mi gira lo schermo e che ti vedo?!?! Esatto…sono io…che lecco la fica della sua segretaria (nonchè moglie)…sono senza parole, letteralmente muto…sto cambiando ogni colore possibile…non faccio in tempo a iniziare a scusarmi che il dottor Francesco riprende a parlare, il tono è acido e asciutto: “devi sapere che da qualche tempo ho montato le telecamere di sicurezza perché avevo notato qualche movimento strano e avevo il sospetto che i medici specialisti ne approfittassero quando non c’ero per fare visite a mia insaputa.”… Io sempre più impietrito. “devi sapere anche che ho attivato l’allarme di movimento che si accende negli orari in cui so che non ci dovrebbe essere nessuno”…sempre piu sorpreso….il mio cervello riprende un barlume di lucidità…quindi sa anche…
Il dr Francesco continua: “e prima che tu mi dica qualcosa…si…so che mia moglie mi tradisce con il dottorino… e prima ancora con l’altro….ma da te!!! Questo non me lo aspettavo!!!!”…balbetto…provo una tenue difesa…ma il dr mi blocca subito. “stai zitto e ascolta. So bene che mia moglie è una gran troia…che ti credi??…l’ho sposata per quello…ho resistito fino ai 50 anni…perchè pensi che l’abbia sposata?? Gli ho aperto il culo ogni volta che volevo, mi lasciava il cazzo lucido ogni volta che venivo nella sua bocca, ho riempito la sua fica ogni volta che avevo voglia….ma….con gli anni ho iniziato a prendere diversi farmaci e uno degli effetti che ho è che non mi si alza più”. Sono a bocca aperta…di nuovo non so che dire. Continua: “e immaginavo che quella vacca di Paola troppo tempo senza farsi chiavare non poteva stare…mi aspettavo di essere cornuto…avevo notato piccoli dettagli e ho cominciato a sospettare. Ed è cosi che ho scoperto che mi tradiva!!!”….”ma ho scoperto anche un'altra cosa: ho scoperto che mi piace guardare e mi piace che qualcuno la sfondi come facevo io…e ho scoperto che l’eccitazione di vederla con un altro uomo mi da uno stimolo in più e qualche volta il cazzo si risveglia e me la scopo come nei tempi passati”. Stavolta sono senza parole per la sorpresa “quindi sai tutto? L’hai sempre vista dalle telecamere nascoste??”. “si caro ma questo non ti giustifica…ti consideravo un amico…sei sempre stato rispettoso nei miei confronti e nei confronti di Paola…dopo anni ancora gli dai del lei!!!”….sono di nuovo mortificato, non so cosa dire…
Di nuovo il dr Francesco prende la parola “nonostante mi bruci, a questo punto sei quello a cui posso chiedere di esaudire le mie fantasie. Voglio essere regista del vostro incontro…farai quello che ti dirò io e seguirai le mie istruzioni alla lettera. Voglio vederla aperta e trattata da vera troia…come un tempo…io sarò la mente e tu il “braccio”…non hai molta scelta…farai ciò che dico io altrimenti ii nostro rapporto si chiuderà nel peggior modo possibile”.
Insomma…da ricattatore a ricattato!!! Però l’idea mi attira esageratamente: da una parte mi scopo di nuovo quella gran fica…con l’autorizzazione del marito…sotto le indicazioni sue. Ho già il cazzo in tiro!! Accetto!! Glielo dico e inizia a darmi le indicazioni di cosa vuole vedere, cosa vuole che io faccia e con che cosa lo devo fare e mi consegna il “kit”. Il dr. Francesco conclude “adesso sai tutto. Vedi come fare a organizzare la cosa”. Nello stesso momento la signora Paola bussa e si affaccia alla porta come consuetudine per far presente che i pazienti sono arrivati e che io me ne devo andare.
Devo cogliere la situazione subito...ora o mai più. Esco dallo studio, mi avvicino alla scrivania…contrariamente al solito mi avvicino a lei per dirgli qualcosa sottovoce. Scelgo un atteggiamento sfrontato. “mi è piaciuto scoparti. Ma una volta non mi è bastato. Trova un altro momento!!!” mi allontano e mi metto di fronte alla scrivania in attesa di un appuntamento con naturalezza come se niente fosse successo.
È rimasta di stucco, imbambolata per qualche secondo, poi riprende il contegno e inizia a scorrere l’agenda come se niente fosse. “dottore, dopodomani in mattinata alle 1030 il dottore avrà tutto il tempo per parlare con lei”. Il tono è sprezzante e mi fissa da sotto gli occhiali, sulla sua faccia posso leggere il commento: BASTARDO!!! Beh, perfetto per me, ha accettato: mi ha dato appuntamento in orari in cui il dottore non c’è mai ed è il giorno delle visite domiciliari….la troia sarà di nuovo mia!!! Ringrazio e saluto. Non appena fuori comunico con sms l’appuntamento al dr. Francesco. Quanto mi sento stronzo…forse bastardo…ma eccitato da morire!
Siamo al giorno fatidico, mi preparo come ad un appuntamento galante: pulito e profumato. Non dimentico il “Kit” del dr Francesco e via…puntuale alla meta. So cosa devo fare: devo trattarla da troia, aprirla, falla godere il più possibile, capire fin dove mi posso spingere.
Suono: mi apre. Vestita come consueto: i capelli tirati su e legati, lasciando quel collo libero e sinuoso. La camicetta bianca aperta fino a mostrare l’incavo del suo seno, la gonna nera che fascia quel culo perfetto, le calze velate che inguainano le sue gambe lunghe e magre, le sue scarpe con il tacco che mettono in risalto la sua camminata. Dite quello che vi pare ma la situazione, l’idea di essere spiato, il dover eseguire “gli ordini” del dottore e sta fica che mi ritrovo davanti fa si che ho un eccitazione pazzesca.
Ovviamente lei è arrabbiata: “entra…avevamo un accordo. Ho fatto quello che volevi e mi avevi promesso che avresti cancellato il video…e invece alla prima occasione mi ricatti di nuovo…sei un vero bastardo!! Quanto andrà avanti questa storia??”. Evito di dire che in effetti il video l’ho cancellato: “un'altra volta. Sei una donna che mi fa impazzire, ogni giorno ho rivissuto ogni singolo istante che abbiamo passato insieme. Mi sono segato pensando a quello che abbiamo fatto. Voglio averti ancora...la mia fantasia è esplosa e mi sono venute in mente mille cose da sperimentare”. Nel mentre dicevo questo la spingevo verso la stanza da visita (dove il dr mi aveva spiegato bene dove erano puntate le telecamere nascoste), l’abbracciavo e la stringevo, le mie mani correvano sul suo corpo, stringevo quelle chiappe di marmo, provavo a baciarle il collo, gli prendevo la tetta. All’inizio un po’ faceva la ritrosa, in maniera molto delicata mi respingeva e tentava di allontanarmi. “oltre che bastardo pure un porco…cos’altro vuoi fare… ti ho dato tutto” ma intanto cominciava a rispondere ai miei baci, avevo slacciato completamente la camicetta e tirato giu per quanto possibile il reggiseno: i capezzoli erano in bella vista subito sopra il bordo di pizzo. M attacco a quei capezzoli con la bocca e la spingo verso il lettino, succhio come un poppante, mordicchio la punta del capezzolo, muovo la lingua intorno all’aureola. La mia mano risale per l’interno coscia e arrivo alle sue mutande, trovo un lago. Scanso le mutande e inizio a inserire un dito, con il pollice gioco con il clitoride e muovo l’indice avanti e indietro. La mia mano è fradicia, passano pochi istanti e due dita entrano in lei come se fosse nulla. Ci riprendiamo dal momento focoso e in un niente siamo completamente nudi. “prendimi” mi sussurra all’orecchio. Mi allontano di poco e la faccio stendere sul lettino, gli apro le gambe in maniera oscena e “no questa volta dirigo io il gioco”. Mi guarda con un sorriso malizioso e incuriosita. Prendo dalla mia borsa da informatore “il kit del porco” del dr. Francesco. Ci sono dentro due vibratori: Tiro fuori il primo. Lei mi guarda sorpresa e, prima che possa dire mezza parola lo inserisco nella sua figa e inizio a leccargliela. Succhio il clitoride come fosse un cazzetto, gli passo la lingua intorno, lo strizzo. Infilo il vibratore per tutta la sua lunghezza, avanti e indietro. Il rumore della vibrazione mi da al cervello, lo trovo eccitante. Con il dito inizio a muovermi intorno al suo buchino. Intanto continuo il mio lavoro con la lingua e mantengo in profondità il vibratore…sono multitasking. Alzo gli occhi e vedo lei che mi fissa con una faccia da porca, si tortura le tette da sola: le strizza, si tira il capezzolo. La mia mano è completamente fradicia della mia saliva e dei suoi umori. Lentamente inserisco anche un altro dito nel culo, lei si muove come un anguilla, mugula, dopo pochi minuti la sento e vedo venire, stringe le gambe tira la testa indietro. Ma non mi fermo, continuo la mia opera con la lingua, estraggo il vibratore e lo appoggio sul lettino, con le dita entro in quella fica bollente. Stavolta 3 dita non fanno nessuna fatica, le muovo al suo interno, la scopo con la mano. Prendo il secondo vibratore: non mi ero accorto di quanto grosso era. Nero, flessibile, con la ventosa alla fine, esageratamente largo, la mia mano non ce la fa a racchiuderlo tutto: enorme. Lo avvicino alla fica, glielo passo sopra e lo inumidisco con gli umori, lei lo guarda con sorpresa ma non parla, è troppo eccitata, mi fissa con curiosità: la sua faccia ha un punto di domanda stampato, dove vorresti mettere quel coso?!?! Lentamente lo avvicino alle grandi labbra, appoggio la cappella nera alla fessura che lo accoglie fino alla cappella. Inizio a muoverlo lentamente avanti e indietro, la mia lingua di nuovo sul clitoride. Ogni movimento un pochino più dentro, questione di millimetri, è enorme, la fica è completamente dilatata, rossa per la lunga sollecitazione. Ma lentamente entra, cm dopo cm. Siamo a metà, io per primo sono sorpreso della capacità di Paola di accogliere la belva. La guardo, sta di nuovo godendo, inarca la schiena, prendo l’occasione per spingerlo in un sol colpo fino in fondo. Un urlo di dolore frammisto al piacere, sta avendo degli spasmi in tutto il corpo, la bocca spalancata “Aaaaa, mi stai spaccando…mi fa impazzire….sono una puttana…una troia….continua….leccami ti prego!!!!”. Non me lo faccio certo dire, la mia lingua lavora sul clitoride, ogni tanto sputo per inumidire il mostro. Non lo muovo per un po’: lascio che la fica della signora paola si abitui alla estrema dilatazione. È lei a chiedermelo: “muovilo, mi sento piena come mai sono stata….mi stai spaccando la fica…ma mi piace…porco!!!!”. Lo inizio a muovere avanti e indietro, per me già solo guardarla spaccata, dilatata, rossa, mi ha mandato in tilt il cervello. Ho un erezione dal primo momento che sono entrato…ma la situazione è veramente eccitante…quale sarà il limite di questa troia?!?! Riprendo a muovere il dito intorno al buco del culo, lentamente metto l’indice dentro…giù fino alla fine….alterno un po' il movimento del mostro e un pò la stimolazione del buco del culo. Il mio obiettivo (o quello del dottore?!?) si sta avvicinando. Là sotto, un lago!!!
Mi fermo e mi rimetto in piedi, che scena ai miei occhi: lei seduta sul lettino con la schiena appoggiata al muro, le gambe completamente aperte e i piedi appoggiati sul lettino, le ginocchia verso l’alto, lei che si strizza le tette ormai rosse e questo palo nero infilato nella fica oscenamente dilatata. Gli prendo le ginocchia con le mani e le spingo verso il muro: il buco del culo ora è alla giusta altezza, avvicino la punta del cazzo al buchino. Lei: “vuoi incularmi?!? No… ti prego non farlo!!! Non entrerai mai e mi farò solo male!!!”. Ma le azioni di lei non corrispondevano alle parole: mi guardava con una faccia da troia e non si spostava, continua a torturare i suoi capezzoli. Un po’ di saliva sulla cappella e mi avvicino al buchino, lei trattiene il fiato, spingo. Lentamente sento che il culo si apre, la mia cappella è dentro, lento e inesorabile continuo a spingere. Lei è in totale apnea, mi guarda la bocca aperta in un urlo silenzioso, la faccia stravolta dal piacere, sudata…ma bellissima….che fantastica puttana!!
Arrivo a fine della mia corsa il mio ventre tocca la ventosa del vibratore. Inizio a muovermi, ogni mio movimento in avanti spinge anche il mostro che viene sputato indietro ogni volta che mi allontano. Stavolta il culo è strettissimo, le sensazioni che arrivano sono fortissime. Lei allunga una mano e inizia a toccarsi il clitoride, gode da impazzire credo sia un orgasmo di seguito all’altro. Impazzisco, prendo il “piccolo” vibratore e glielo avvicino alla bocca, come fosse la cosa piu normale inizia a pomparlo come se fosse un cazzo vero. Ho preso il ritmo, entro e esco quasi tutto (la cappella la lascio sempre dentro) piano e lentamente ma, complice la situazione, sento che sto per venire…che ci posso fare…la fantasia è il mio più grosso afrodisiaco. Accelero e glielo dico: “troia…sto per venire”…lascia il vibratore rosa…mi fissa con gli occhi assetati, la sua risposta è più un urlo: “siiii…inondami il culo….porco!!!! mi stai spaccando…riempimi!!!!” pochi istanti e vengo come una fontana.
Esco da lei, estraggo anche il mostro nero…che visione…una fotografia che resterà stampata nella mia mente…lei accasciata senza forze…le tette rosse con il capezzolo ancora duro…le gambe aperte senza forza…la fica rimane aperta e vedo il rosso dell’interno…dal buco del culo gocciola il mio sperma.
Ecco dottore, eccoti accontentato, tua moglie aperta come una vacca come volevi tu: mi avevi chiesto di fare come se fosse all’opera con più cazzi?? Eccoti accontentato: il vibratore gigante piantato nella fica, io che me la scopo nel culo, lei che simula un pompino al vibratore più piccolo. Altro??

Continua….
Se vi piace commentate e scriverò la terza e ultima parte


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