Prime Esperienze

l'apprendista


di croc1971
08.07.2021    |    447    |    0 6.0
"Completa la cosa il fatto che sia a piedi nudi: un piede delicato, affusolato con uno smalto rosso in linea con il rossetto..."
Sono Luca, un ragazzo di 18 anni, con la passione per il disegno e in particolare per il fumetto. Da tempo mi diletto a disegnare le mie fantasie erotiche. Comincio a collezionare una serie di tavole e secondo me c’è qualcosa di buono. Mi faccio coraggio e decido di presentarmi ad un famoso editore di fumetti erotici. Mi presento li con tutte le speranze del caso ma ricevo in 5 minuti una bella doccia gelata: l’editore dice che fanno schifo e che non ho nessun talento. Sconsolato stavo per uscire dalla sede quando si profila di fronte a me il mio idolo (che chiamerò Andrea), un anziano disegnatore 60 enne che tanto mi ha fatto sognare e che sto da tempo prendendo come esempio.
Sto per andare via quando decido di tentare il tutto per tutto. Mi presento a Andrea con profonda umiltà e gli chiedo dii visionare le mie tavole e darmi un parere spassionato. Noto l’editore sinceramente infastidito ma Andrea lo prende e inizia a guardare le tavole …dopo minuti interminabili finalmente apre bocca: “sono molto grezzi, ma c’è del talento…cerco un assistente…potresti aiutarmi e io proverò a darti qualche consiglio. Puoi venire a trovarmi da domani stesso.”

Esco raggiante…il mio idolo mi insegnerà…non so cosa aspettarmi. Mi presento l’indomani nel primo pomeriggio a casa sua (il suo studio è li dentro). Suono. Mi apre una stupenda ragazza sui 25 anni: non posso fare a meno di squadrarla. Ha un capello rosso acceso naturale, un viso delicato, due occhi grandissimi verdi, le labbra color porpora, carnagione chiarissima. Porta un vestitino leggero che non lascia nulla all’immaginazione: una evidente scollatura quadrata su due tette che a occhio saranno minimo una quarta, la scollatura ampia mi mostra il solco del seno, la scollatura finisce al limite dell’aureola. Gli faccio una lastra: ha il ventre piatto con il vestito incollato che finisce con una gonna morbida che non arriva a metà coscia, due gambe perfette e lisce. Completa la cosa il fatto che sia a piedi nudi: un piede delicato, affusolato con uno smalto rosso in linea con il rossetto. Questo fatto che era a piedi nudi mi ha dato un a scarica elettrica: da una parte sexy da una parte confidenziale. Rimango imbambolato...nella mia mente la catalogo subito come la figlia. “Quando hai finito di squadrarmi puoi dirmi chi sei e cosa vuoi?”…bella figura di merda!! Mi riprendo: “sono Luca, sono il nuovo assistente del maestro Andrea. Mi aveva detto di presentarmi oggi”. Mi fa accomodare con poche parole in un salottino e mi avvisa che sta andando a chiamare il maestro.

Ritornano insieme mano nella mano “Ben arrivato. Hai conosciuto mia moglie, Susy?” esordisce. Credo che la mia sorpresa sia palese sul mio viso…questa strafica è la moglie di questo vecchio?!? Mi schiarisco la voce e ringrazio dell’opportunità che mi è stata data. “inizierai con il pulire e mettere a posto questo magazzino che diventerà il tuo piccolo studio. All’interno ci sono tutti miei disegni le mie prove e voglio che siano ben catalogati”: apre una porta e all’interno della stanza si vede una scrivania piena di disegni e libri, delle scaffalature in completo disordine, roba accatastata per terra, polvere ovunque. “puoi iniziare da subito, io devo uscire perché ho un importante incontro. Susy ti aiuterà così in breve sarai operativo.

Ci mettiamo all’opera. Io e Susy ci guardiamo negli occhi, definiamo i primi step da fare e senza troppe parole si comincia. Iniziamo con lo spostare la roba da terra e la accumuliamo sul poco spazio della scrivania con l’intenzione di lavare per terra. Lo step successivo sarà levare tutto dagli scaffali e riposizionarli secondo un ordine e infine liberare la scrivania. Lo spazio è stretto, raccogliere la roba e posizionarla sulla scrivania ci obbliga a passare molto vicino all’altro, in più di un occasione ho sentito il suo seno strusciare una volta sul mio braccio una volta sul mio fianco. Ha un profumo fantastico. Sento che il mio amico si risveglia lentamente…sarà la deformazione professionale ma già la mia fantasia vola. Una breve spazzata e decidiamo di dare una prima lavata. Neanche finiamo di fare il primo giro che l’acqua è sporchissima. Levo lo straccio e decido di andare a cambiare l’acqua. Susy: “portala bella calda voglio provare a levare queste macchie dal pavimento”.

Qualche minuto dopo, il tempo di riempire il secchio, e torno. Strabuzzo gli occhi: trovo Susy in ginocchio intenta ad accanirsi sulle macchie del pavimento con lo straccio. Ma questo è quello che mi trovo davanti: lei a quattro zampe con le gambe leggermente aperte, il vestitino non arriva a coprire il bordo delle natiche, non porta le mutande. Vedo chiaramente che è perfettamente depilata. Il movimento per pulire le macchie assomiglia a quello di una scopata a pecora: ogni volta che struscia il pavimento vedo le sue labbra della fica aprirsi e chiudersi, sono rosa e umide. Il mio amico la in basso risponde a questa visione con una erezione esplosiva. Sono con il secchio in mano, il cazzo in tiro che spinge sui pantaloni, la mia bocca aperta…immobile sulla porta. Susy si accorge della mia presenza, gira la testa indietro verso di me…mi guarda…” quando hai finito di guardarmi in mezzo alle gambe potresti venire a darmi una mano…sembra che non hai mai visto una donna da dietro!!! Chissa cosa ne pensa Andrea del fatto che ti sei messo a sbavare guardando la fica di sua moglie che ti stava aiutando a pulire!!!”
L’imbarazzo è totale, il suo tono sprezzante mi intimorisce, l’idea che dica qualcosa al maestro che possa in qualche modo farmi fare una brutta figura mi terrorizza, la mia erezione mi fa diventare tutto rosso. In un secondo mi abbasso e mi metto in ginocchio affianco a lei con l’intento di aiutarla a levare le macchie. Ancora peggio: i miei occhi si posano sulla sua scollatura a 15cm dal mio viso. In quella posizione le sue tette ballonzolano verso il basso, Vedo perfettamente le sue tette: grandi, bianche, morbide, l’aureola di un tono più scuro, il capezzolo come un bottone che punta verso il basso. Sono immobile. Non faccio in tempo a rialzare lo sguardo che mi ritrovo Susy che mi fissa negli occhi e sostiene lo sguardo, secondi interminabili: “e cosi adesso hai visto anche le mie tette e per la seconda volta rimani li imbambolato. Ma non stai facendo l’apprendista disegnatore per fumetti erotici?!? Dovresti essere abituato. Invece sei li che mi fissi…se continui cosi ti viene un infarto. Forse è meglio che ti lascio solo cosi almeno smaltisci quell’erezione prima che Andrea torni. Pensa che figura di merda puoi fare se al tuo primo giorno il tuo maestro ti trova a cazzo dritto che sbavi guardando sua moglie che ti aiuta a pulire”. Senza il tempo di ribattere si alza e se ne va lasciandomi come un deficiente.

Poco tempo dopo torna Andrea dal suo appuntamento. Si presenta di fronte alla porta della stanza: “bravo, tu e Susy ci avete dato dentro. C’è ancora un sacco di lavoro da fare ma già sentire questo odore di pulito è un ottimo inizio. Direi che per oggi può bastare. Ehi Susy, visto che avete fatto un ottimo lavoro domani continui ad aiutarlo? Io vado a Milano per un appuntamento”. Susy: “nessun problema, domani iniziamo a mettere a posto…se luca non si è stancato troppo oggi. In paio di volte Andrea l’ho dovuto risvegliare dai suoi sogni. Magari stava gia pensando alle sue prossime tavole”. Ridono entrambi alla battuta, rido anche io per nascondere il mio totale imbarazzo, saluto e chiedo se domani va bene alle 9. Andrea mi conferma che va bene e mi accompagna alla porta.

l'indomani mattina mi presento puntuale alle 9.00, mi apre la porta Susy. Come ieri rimango con la bocca aperta a rimirarla. Top leggerissimo giallo che finisce poco al di sotto del seno, pancia scoperta, gonnellina leggera sempre cortissima. Susy: "che c'è? ieri sono morta di caldo e oggi non voglio fare la stessa fine". iniziamo di gran carriera. E' ora di mettere a posto la roba sugli scaffali lei ha gia preparato una scaletta per raggiungere i piani alti. "tu mi passi la roba e io la metto su". in men che non si dica sta gia sul primo gradino. Faccio finta di niente e continuo a passargli il materiale ma la mia pazienza sta per esaurirsi. Ecco quello che vedo mentre metto gli passo la roba: in alcune occasioni sono esattamente sotto di lei, vedo perfettamente le sue tette dal basso verso l'alto, sono belle e morbide. vedo il capezzolo spingere sulla maglia. altre volte si piega: niente mutandine, il suo culo arrotondato ma sodo mi sembra perfetto, vedo la sua fica aperta quando sta con un piede su un gradino e l'altro su un gradino piu in alto.
Non resisto più: allungo le mie mani verso le sue gambe e le accarezzo. lei si gira di scatto ma non proferisce una parola mi guarda dall'alto ma non mi blocca. continuo ad accarezzare le sue gambe e lentamente salgo verso l'alto, con le dita sto gia in mezzo alle sue labbra mentre mi avvicino a baciare le sue gambe. il mio dito scivola dentro come fosse burro. inizio un movimento lento: lo estraggo quasi tutto e lo spingo fino in fondo, lo giro lentamente e lo tiro fuori. ho avvicinato le mie labbra alla sua fica, inizio a leccare e succhiare il clitoride con tutto l'impegno. la sua fica è sempre piu bagnata, senza smettere di succhiare, leccare, ficcare la mia lingua fin dove posso da un dito passo a due e da due a tre in poco tempo. La sua mano si abbassa sui miei capelli, li stringe e mi spinge la testa sul suo cliltoride. succhio come una ventosa e non smetto di muovere le dita dentro di lei. Sto quasi soffocando da quanto mi spinge. Guardo in alto: le sue tette si muovono all'unisono con i movimenti della mia mano; la sento ansimare, continuo imperterrito. sento il liquido sgocciolare sulla mia mano, ansima e tutto il corpo si muove asscondando i mei affondi. finalmente sento la sua fica contrarsi intorno alle mie dita, mi getto piu in basso e ingoio tutto il nettare che esce.

Continua….commenti ben accetti
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