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Prime Esperienze

primi approcci di un novizio


di croc1971
13.11.2020    |    427    |    0 8.5
"Ti muoverai se te lo dico io e farai quello che ti dico quando mi va di dirtelo..."
Da diverso tempo leggo con entusiasmo e eccitazione racconti con tendenza BDSM. Se da una parte spesso gioco un ruolo dominante specialmente se incontro coppie con il lui cuck (mi piace occuparmi di lui e umiliare lui costringendolo a guardare seduto in un angolo, trattando lei da porca e lui da cornuto felice), dall’altra comincio a fantasticare su una mia sottomissione da una donna.
Decido di mettere un annuncio su una nota libreria per vedere cosa succede; “singolo novizio con fantasie da sottomesso cerco lei o lei di coppia che mi inizi”. Ovviamente arrivano diversi messaggi con obiettivo commerciale ma che evidentemente non avevano una vera indole per quello che chiedevo. TRANNE UNO.
E’ una lei di coppia con lui cuck e sottomesso, vorrebbe iniziare me alla sottomissione per ulteriormente umiliare lui: lasciarlo in un angolo a guardare senza intervenire e nel frattempo interagire con me. La situazione sembra perfetta, da una parte stimola la mia parte vedendo lui umiliato, dall’altra stimola l’idea di iniziare un processo con me. Specifico che non conosco i miei limiti e che probabilmente sarebbe bene un approccio soft non troppo rude. Seguono una serie di brevi mail sulle mie “attitudini” e descrizione fisica. Di lei nessuna notizia. Concordiamo giorno di incontro.
Arrivo piuttosto eccitato e forse titubante….ma cosa sto facendo…lo voglio veramente? Vecchio palazzo di monteverde…Citofono…risponde una voce maschile…mi indica il piano e salgo….via... in bocca al leone!!!
Mi apre un signore sulla cinquantina ben pettinato e ben vestito con il grembiule addosso….ma non sarà mica il cameriere?? Mi invita a entrare
(da questo momento scrivo i dialoghi in diretta perche rendono meglio la situazione)
-prego si accomodi…la signora la sta aspettando in salotto…la accompagno. Mi fa strada e mi precede.
- signora il suo novizio è arrivato.
-fallo entrare e prepara un caffè fintanto che facciamo conoscenza.
-certo signora. Si scansa e mi fa entrare.
Sul divano seduta a gambe incrociate su un bellissimo divano antico c’è lei: a prima vista una donna sulla quarantina capello biondo abbastanza corto, pelle bianchissima, vestita con una guepiere in pizzo con il reggiseno a balconcino da cui spunta, quasi appoggiato, il suo seno…una terza piena e in forma con i capezzoli che svettano. Dalla guepiere partono i laccetti che tengono un paio di calze autoreggenti nere velatissime quasi trasparenti. Gambe accavallate. Completano la figura un paio di scarpe nere di pelle lucida con tacco vertiginoso.
Mi faccio avanti ma vengo subito bloccato.
- non ti ho detto di muoverti. Quello che vedi non ti spetta a meno che non sia io a decidere di concederti qualcosa, quello che vuoi tu non conta. Da adesso conta solo quello che voglio io. Tu sei qua per il mio piacere e non per il tuo. Ti muoverai se te lo dico io e farai quello che ti dico quando mi va di dirtelo. Ti è chiaro?
-chiarissimo. rispondo io.
-non ci siamo, chiarissimo mia signora!!!.
-giusto mia signora, chiarissimo mia signora.
-ok. Adesso puoi avvicinarti. Puoi sederti sul tappeto accanto a me e prenderemo un caffè. Questo suo atteggiamento forte mi ha subito messo in soggezione…senza parlare mi avvicino e mi siedo affianco a lei. Si sente bussare, lei gli dice di entrare e entra di nuovo lui con vassoio e tazzine, rimane fermo sulla porta fintanto che lei non gli dice di avvicinarsi e lasciare il caffe sul tavolo. -adesso puoi andartene, io e lui faremo conoscenza. Resta fuori la porta mi dovesse servire qualcosa.
-mi puoi avvicinare il caffè. Prendo la tazzina, gli chiedo per lo zucchero e glielo consegno nella mano. Con un dito mi accarezza il mio dito. Faccio per prendere il caffè per me ma mi blocca.
-non ti ho detto che potevi prendere il caffè, ti ho detto di darmi il mio caffè, tu lo berrai se ti dico di berlo. Cazzo!!! Beccato!!! Un'altra volta!!! Sto imparando. Tiro indietro la mano e aspetto. Dopo pochi secondi
-adesso puoi bere il caffè.
Devo ammettere che questa situazione di impossibilità di agire come vorrei al fianco di una dea sensuale e erotica (se vogliamo nella mia testa da scopare in tutti i modi), che non posso toccare, mi sta eccitando da morire, sento che il mio amico la sotto è gia sveglio e in tiro.
In quel silenzio imbarazzante…
-levami la scarpa e inizia a massaggiare il mio piede…mentre lo faccio alzo la testa verso di lei e vedo che mi fissa con un leggero sorriso. Inizio a massaggiargli il piede avvolto dalla calza, lo accarezzo sopra, mi soffermo sulla caviglia, mi muovo come un vero massaggiatore.
- te la cavi bene, puoi massaggiarmi la gamba. Continuo il mio massaggio passando al polpaccio, spingendo e accarezzando. Lentamente risalgo accarezzando gentilmente la coscia. Scavalla le gambe aprendole completamente, la sua fica in bella mostra completamente senza un pelo se non per un piccolo ciuffo sul monte di venere. La vedo lucida di umori, avvicino la mia mano.
Vengo subito fermato, senza spostarsi di un cm….
-non ti ho detto che mi puoi toccare la fica, ti ho detto di massaggiarmi piede e gamba. Riprendi dall’altra gamba. La fotografia del momento è la seguente: lei a gambe completamente aperte seduta sul divano con i piedi che poggiano per terra. Io, in mezzo alle sue gambe, in ginocchio, a un centimetro dalla sua fica, che gli massaggio prima una gamba e poi un'altra.
-puoi entrare. Il marito entra di corsa e si ferma sulla soglia.
-mettiti seduto sulla poltrona e guarda senza parlare. Il novizio mi sta massaggiando le gambe e sembra sia piuttosto capace. Ha delle potenzialità. Voglio che guardi attentamente…non sia mai impari qualcosa.
Nell'istante successivo, la signora scivola in avanti sul divano e con la mano avvicina la mia testa alla sua fica.
-lecca come un cane. Ovviamente non me lo faccio ripetere due volte. Con le mani continuo ad accarezzare le sue gambe, la mia lingua si sofferma sul clitoride. Lo Lecco con la punta della lingua, altre volte appoggio le labbra succhiando, gli infilo la lingua nella fica fino in fondo, altri momenti la lecco come un cane potrebbe fare. Mi impegno tantissimo e percepisco le risposte del suo corpo. Alcune volte inarca la schiena, in altre si rilassa, con la mano mi muove la testa spingendola a volte su, a volte in giù. Certi momenti mi schiaccia la faccia sulla fica.
-vieni mezza sega, vieni a tenermi le gambe in alto. Sì rivolge al marito che prontamente sì avvicina, mi si mette dietro e solleva entrambe le gambe, tenendole per le caviglie. Lei scivola ancora in avanti sul divano, in questa posizione è totalmente aperta e esposta alla mia bocca. Lecco freneticamente e con le mani continuo ad accarezzargli le cosce.
-adesso hai anche il culo a disposizione. Lecca anche il buchetto cane. E tu mezza sega guarda bene...il cane ci sa fare.
La situazione mi porta ad un eccitazione pazzesca...non mi sono neanche levato le scarpe...sto leccando una donna da 15 minuti con il marito che la tiene aperta per me. Non me lo faccio dire due volte e inizio con la punta della lingua a leccarle il buchetto, roteò intorno al buco, uso la lingua come una spatola, ogni tanto risalgo sulla figa la penetro con la lingua fino a dove arrivo. Succhio il clitoride, poi scendo e ogni volta trovo il buco del culo un po' più aperto e rilassato, spingo lentamente la lingua nel buchetto e riparto per il mio giro di esplorazione.
La signora sembra gradire tanto, la sento ansimare e continua a muovere il corpo assecondando le mie leccate, non mi lascia andare i capelli ma stavolta la sua mano semplicemente asseconda i miei movimenti e qualche volta la usa per farmi soffermare su un punto preciso. Ho tutti i suoi umori sulla faccia, sento il suo odore ovunque....non smetterei mai...
-alzati, tira fuori il cazzo. Fammelo vedere. E tu mezza sega prendi il suo posto e continua a leccarmi. Il marito prontamente sì mette al mio posto e inizia a leccare.
Mi apro i pantaloni e tiro fuori dai boxer il mio amico perfettamente in tiro e lucido.
-si hai un bel cazzo. Come le foto. Vieni qui affianco a me e non parlare. Tu....mezza sega...guarda che cazzo...non come il tuo cazzetto....piccolo e moscio....guarda....guarda come mi piace.
E mentre diceva questo io mi sono avvicinato al suo fianco all'altezza del viso. Lei ha iniziato a leccarlo dalla base delle palle fino alla punta fissando il marito con un mezzo sorriso. Lui ha chiuso gli occhi abbassato la testa e ripreso a leccare.
Ha continuato a leccarlo provocandomi un misto di estremo piacere e dolore. Mi lecca e poi mi succhia la cappella con forza stringendomi le palle per poi passare a leccarmi le palle tenendole strette nella sua mano. Mi sega il cazzo stringendolo e leccando la cappella. Mi sega tenendolo stretto come se mi mungesse. La sua lingua in perenne movimento sulla cappella, poi lo prende in bocca fino alla gola tenendo le mie palle in mano. Continua questo gioco pazzesco per un tempo che non so definire.
-quando vieni voglio la tua sborra sul mio seno. Queste parole mi hanno mandato l'ennesima scintilla al cervello e comincio a sentire il mio orgasmo salire. Lei se ne accorge e mi stringe il cazzo alla base. Se lo avvicina alle tette e rilascia la sua stretta.
Vengo con mille schizzi sulle sue tette, non ho mai sborrato così tanto. Sì struscia il mio cazzo fino all'ultima contrazione sui suoi capezzoli continuando a masturbarmi (direi forse più a mungermi). Sono svuotato e sfinito.
-puoi rivestirti e andartene, la strada la conosci. Ti farò sapere se ho voglia di incontrarti ancora.
-e tu....cazzetto...vieni qua a ripulire con la lingua.
Mentre mi rivesto lui si alza e inizia a leccare tutto il mio sperma dalle tette....mi allontano ed esco senza dire una parola mentre lui finisce il suo lavoro.

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