Racconti Erotici > tradimenti > traghetto civitavecchia-olbia
tradimenti

traghetto civitavecchia-olbia


di croc1971
04.07.2022    |    435    |    2 8.7
"Superate le presentazioni, decido di partire in quarta..."
"Attenzione prego!! si comunica che l'imbarco della nave ha un ritardo di due ore per cause tecniche".

mi presento: Sono Andrea, di nuovo qui in attesa del traghetto per la Sardegna. Da quando ho comprato questa casetta estiva, ogni 15 giorni vado per metterla in ordine, ogni volta viaggio da solo: una noia!!.
Ogni volta che ho un po di tempo, mi svago leggendo gli annunci di annunci69. Un guizzo nella mia testa e decido di mettere un last minute: "singolo 50 enne gran porco sul traghetto Civitavecchia Olbia. Cerco coppia per condividere cabina".
Continuo a girovagare sul sito quando inaspettatamente mi arriva la notifica di un messaggio: “ciao, siamo anche noi sul traghetto, in attesa come te. Quale è la tua idea? come sei?”
La mia eccitazione sale alle stelle e la fantasia vola, ma non mi voglio infantasmare: di curiosi ce ne sono tanti.
Rispondo: “50 enne normale. Mi piacerebbe ospitarvi nella mia cabina. Posso fare da spettatore, da regista dell’incontro, o posso partecipare. Le regole le stabiliamo insieme. Voi come siete?"
La risposta non tarda ad arrivare. "Noi siamo coppia giovane, io sono Alberto 31 anni etero lei Sofia, 26. Ci eccita l’idea di qualcuno che guarda (figa anche l’idea del regista!!!). Sulla partecipazione, non escludiamo ma non garantiamo”.
Propongo: "visto che siamo in fila e siamo in attesa ancora per un po’, che ne dite di sgranchirci un po’ le gambe e con l’occasione conoscerci direttamente? Se ci piacciamo continuiamo la chiacchierata al bar della nave altrimenti amici come prima".
La risposta arriva immediata: "Peugeot 3008 grigio seconda fila dalla nave, a metà". Io: "ok. vi cerco!!"
Esco dalla macchina e in un attimo individuo la macchina. Mi avvicino e leggermente titubante…"Alberto?". Entrambi mi rispondono con un sorriso e escono subito dalla macchina, lei subito fa il giro e si presenta di fronte a me con un sorriso bellissimo e, inaspettatamente, si avvicina e mi bacia sulle guance: “è un piacere conoscerti Andrea”: il ghiaccio è rotto in men che non si dica.

Lei: un raggio di sole, un sorriso che scioglie, un vestitino leggero che mette in evidenza un fisico magro. L’aderenza sul seno, con la leggera scollatura, evidenziano due belle tette. Per finire due bellissime e liscissime gambe ben tornite. Immagino un sedere morbido e allo stesso tempo sodo che sarà un piacere vedere…se me lo permetteranno.
Alberto è il classico bravo ragazzo, evidentemente meno esuberante di Sofia. Mi stringe la mano con energia e noto il suo sguardo attento mentre lei mi bacia.
Superate le presentazioni, decido di partire in quarta. Gli spiego che mi piace giocare con le coppie, che conosco il ruolo di terzo, che rispetta le regole della coppia, propositivo ma mai intrusivo. Gli spiego che mi piace guardare una coppia mentre gioca: mi eccita l’occhiata di lei mentre prova piacere o lo sguardo di lui di complicità, per mostrare che bella donna ha per le mani. Mi piace vedere il desiderio di lei, lei che mi guarda per capire quanto sono eccitato. Cosi come mi piace l’idea, se alla coppia piace, di essere io un po’ regista dell’incontro: suggerire a lui di leccarla, a lei di aprire di piu le gambe e spingergli la testa con le mani, di toccarsi la fica mentre lui la scopa, suggerire una posizione o una variante alla posizione.
Vedo uno scintillio negli occhi di Sofia e una evidente eccitazione di Alberto. Mi spiegano che sarebbe per loro la prima volta “cercata”, ma si sono scoperti eccitati quando su una spiaggia leggermente isolata del litorale romano si sono trovati a baciarsi con passione: si sono resi conto che avevano attirato l’attenzione di un paio di persone sulla spiaggia. Gli sguardi penetranti anziche bloccarli li ha spinti a mostrare sempre di più e hanno continuato con baci e carezze con più foga e passione.
Hanno completato il racconto dicendomi che l’eccitazione è rimasta alta in macchina sulla strada del rientro: Sofia era cosi eccitata che ha continuato ad accarezzarlo e toccarlo per poi appoggiarsi sullo sportello del passeggiero a gambe aperte masturbandosi con le dita. Una volta arrivati a casa si sono ritrovati avvinghiati e hanno passato una notte piena di passione e entusiasmo.
Mi sembrano entrambi eccitati al racconto, Sofia continua a sorridere e fissarmi. Alberto passa gli occhi da me a lei in continuazione. Devo dire che anche per me la situazione è eccitante: sto raccogliendo le prime esperienze di una coppia giovane appena conosciuta, in mezzo a delle macchine piene di sconosciuti. Per non farci sentire, le distanze fra noi tre sono molto piccole: sussurriamo le nostre avventure per non farci sentire. La tensione è alta.
Gioco il jolly e metto tutte le carte in tavola: “ovviamente, se vi va di continuare a giocare questa sera con me nella cabina, io posso guardare e commentare. Ma se pensate che in certo momento io possa inserirmi nel vostro gioco basterà un piccolo gesto o una parola e sarà un piacere unirmi a voi”. Vedo Sofia che non abbassa gli occhi e mi sorride; Alberto, un po’ in imbarazzo, mi risponde “questo sarà Sofia a deciderlo, a me va bene tutto quello che lei decide”

L'imbarco inizia: le macchine davanti a noi iniziano ad accendersi. Ci scambiamo un telefono con la promessa di ritrovarci al bar e continuare la nostra chiacchierata e ci salutiamo…il bacio di Sofia sulla guancia mi sembra molto vicino alle mie labbra…la cosa mi fa ben sperare.
Una volta sulla nave, vado alla reception per prendere la cabina: ritrovo entrambi li al desk che mi stavano aspettando. Mi avvicino e Sofia mi saluta di nuovo con un bacio: "avevamo paura di non trovarti…il telefono già prende poco”.
Un aperitivo al bar, uno spritz, quattro chiacchere sui divanetti; lei continua a accavallare le gambe da una parte all’altra, sguardi intensi tra me e lei, Alberto mi sembra visibilmente eccitato: ridacchia e ci fissa l’uno e l’altro. La nave si comincia a muovere. Propongo di andare a vedere la cabina. Sofia si alza in un attimo, prende la mano mia e quella di Alberto e ci trascina via. Camminiamo alla ricerca della camera mano per la mano in tre.
Finalmente troviamo la cabina: Sofia è entusiasta, sembra una bambina al parco giochi. La cabina è grande (insomma…direi io), gli piace, abbiamo la vista sul mare, decide di andare in bagno. Restiamo io e Alberto in questo piccolo spazio, consapevoli che succederà qualcosa presto: un evidente imbarazzo fra di noi

Si apre la porta del bagno: Sofia si ferma sulla soglia della porta, completamente nuda con una gamba leggermente piegata sull’altra: “che ne dici Andrea, ti piaccio? A te Alberto non te lo chiedo perché so che sei già eccitato”
L’immagine che mi si prospetta conferma quello che avevo immaginato sotto i vestiti: una carnagione color ambra dovuta a un po’ di abbronzatura, si vede il disegno del costume. Un seno sodo a mela: una terza piena con i capezzoli turgidi che spingono verso l’alto, complice l’eccitazione e l’aria condizionata. Scendo con gli occhi: la fica si intravede perché parzialmente coperta dalla gamba, perfettamente depilata. Due gambe lunghe e affusolate, un piede perfettamente curato con uno smalto rosso scuro.
Rompo il silenzio: “sono senza parole, sei bellissima”. Non faccio in tempo a finire la frase che si muove in mezzo tra noi due, accarezza Alberto sul viso. Abbassa entrambe le mani che vanno velocemente ai pacchi di entrambi: “si! mi sembra di sentire che ho fatto colpo su entrambi”. È evidente che per il momento il gioco è in mano sua.
Si sposta da noi e si infila nel letto in basso: si posiziona con la testa verso la parete e gambe penzoloni. Apre le gambe e appoggia i talloni sul bordo letto, la sua mano arriva velocemente sulla fica: aperta, rosa, lucida e inizia a toccarsi. “vieni Alberto mettiti in ginocchio e leccamela. Tu Andrea toccati per me: voglio vedere cosa nascondi in quei pantaloni”.

In men che non si dica, Alberto si inginocchia di fronte a lei e affonda la testa fra le sue gambe. Io, continuando a muovere gli occhi dalla faccia di Sofia alla testa di Alberto, mi levo i pantaloni e prendo in mano il mio cazzo in ovvia erezione. Mi tocco piano: la situazione è molto eccitante e non voglio capitolare prima del previsto.
Sofia ha la faccia eccitata: il suo sguardo è fisso sul mio cazzo. Con una mano spinge la testa di Alberto sulla sua fica, con l’altra stringe il seno: due dita stringono il suo capezzolo. Mi guarda: “vieni Andrea avvicinati”. Mi avvicino al letto, la mano che teneva il seno si allunga per attirarmi a lei. Vedo che con l’altra mano continua a tenere la testa premuta di Alberto: in questo momento sta succhiando il clitoride, come se fosse un biberon.
Sofia allunga la mano e mi prende il cazzo in mano e inizia una sega molto lenta, lentamente mi tira verso di lei fino a raggiungere la mia cappella con le labbra. un bacio morbido e subito apre la bocca e lo ingoia fino alla base: un movimento lento su e giu, la lingua che si muove sulla punta. Succhia, arriva fino in fondo, lo estrae e lo bacia e lo lecca fino in fondo per poi rimetterlo in gola fino in fondo, Assecondo il movimento con il bacino, gli sto scopando la bocca: ad ogni affondo spingo sempre di più.
Con la mia mano stringo il seno e gioco con le dita. Abbasso gli occhi: vedo Alberto che non smette di succhiare e leccare, ma al tempo stesso ha gli occhi fissi sulla mia faccia e su quella di Sofia. La situazione continua ancora per un tempo indefinito fino a che il suo respiro accelera. Inarca la schiena e raggiunge un orgasmo lento e lunghissimo: il suo viso è una smorfia di piacere con mugulii attutiti dal mio cazzo che continua a muoversi nella sua bocca.

Sofia si riprende dal suo piacere: si allonatana da noi, si muove come una gatta e esce fuori dal letto. Io e Alberto in attesa di capire cosa succederà.
Si mette in piedi, in mezzo alla cabina; ci fissa entrambi e si inginocchia a gambe aperte: “venite, voglio succhiarne due insieme, fatemi assaporare i vostri cazzi”.
In men che non si dica siamo entrambi in piedi, con i cazzi svettanti, di fronte al suo viso. Li prende in mano entrambi: inizia a usare solo la lingua per percorrere l’intera lunghezza, per giocare con la punta del cazzo. Li tiene in mano e alternativamente ci succhia le palle, le prende in bocca, le lecca. Torna a occuparsi della mazza: inizia a succhiarla con forza, ogni volta ficcandola in gola il piu possibile. si alterna tra me e Alberto.
È una fantastica pompinara, quello che non ha in bocca lo sega lentamente: muove la mano su e giu, il suo indice a stimolare la cappella.
Sofia dirige la stuazione: “mettiti seduto Alberto: voglio far vedere a Andrea quanto sono brava”. Alberto si appoggia in silenzio sul letto, Lei mi spinge verso la finestra. Sofia rimane in ginocchio di fronte a me e inizia un lungo e salivoso pompino. Ingoia il mio cazzo fino in fondo, fa una cosa ce non ho mai provato: con il cazzo in gola, tira fuori la lingua e lecca la prima parte delle palle.
Lo tira fuori e lo lecca come un gelato e al tempo stesso non distoglie quasi mai gli occhi dai miei. Il ritmo è sostenuto. Mi lecca le palle, le succhia mentre va avanti e indietro con la mano. Scende con la lingua sotto le palle e mi lecca lo spazio tra le palle e il culo ma non va più giù. Con la lingua passa tutto intorno alla cappella ma quello che mi fa impazzire è che continua a fissarmi e mi sembra che stia sorridendo al piacere che mi sta dando. Sento che non resisterò molto a questo trattamento: la avviso che sto arrivando. Lei continua a leccarlo e si mette a bocca aperta di fronte a me, inizia a segarmi forte.
Un attimo e sto venendo: gli schizzi finiscono sia in bocca che sul viso. Dopo i primi schizzi lo prende di nuovo in bocca e continua a muoversi sul cazzo con un movimento lento, fino a che non inizio ad ammosciarmi completamente svuotato. Il mio cazzo risulta perfettamente lucido e pulito.
Si gira verso Alberto e, con la faccia con gli schizzi intorno agli occhi e alla bocca, lo guarda e dice: “guarda Alberto, Andrea ne ha fatta veramente tanta”. Senza attendere risposta si alza e va in bagno.

Alberto è visibilmente sorpreso, sicuramente eccitato, forse dispiaciuto. “Non mi aspettavo che fosse cosi a suo agio, è la sua prima volta ma la vedo veramente su di giri”. Io cerco di metterlo a suo agio: “spero sia tutto a posto, se sei in difficolta interrompiamo il gioco immediatamente”. Alberto si rilassa: “direi di no, la vedo felice e io farei di tutto per vederla felice”.

Rientra Sofia dal bagno, ancora nuda. Senza imbarazzo bacia prima Alberto sulle labbra e poi me. Con un sorriso si rivolge a entrambi: “la traversata è ancora lunga, troviamo un modo per stare comodi tutti insieme”. Mi viene un’idea: mi faccio aiutare da Alberto e tiriamo fuori due materassi dalle cuccette e li appoggiamo per terra. Ci sediamo tutti e tre sui due materassi uniti: Sofia inizia a baciare Alberto intensamente, vedo le loro labbra unite e le loro lingue che si intrecciano. Mi posiziono dietro Sofia, mentre continua a baciare Alberto: gli bacio il collo e gli prendo i seni nelle mani, stimolo i capezzoli con le dita, stringo il seno nella mia intera mano. Alberto gli stringe il culo, ci sdraiamo: Alberto e Sofia uno di fronte all’altro, io a cucchiaio dietro Sofia.
Sento Sofia muovere il culo e spingerlo verso di me mentre allunga una mano e inizia a masturbare Alberto. Io gli prendo la gamba e gliela faccio appoggiare sopra la coscia di Alberto e inizio a toccargli la fica, continuando a baciarla sulla schiena. La fica è un bagno di umori, non faccio nessuna fatica a mettere due dita dentro quel fiore bagnato.
Sofia continua a baciare Alberto, che gli tortura il seno con la mano. Lei asseconda i movimenti della mia mano, muovendo il culo avanti e indietro: tre dita non sono un problema. Ogni tanto esco e gli stimolo il clitoride per poi rientrare con le dita in profondità.
Sofia si sposta lentamente e si mette sopra Alberto: in un secondo è dentro di lei.
Lei inizia una cavalcata lenta e profonda, il suo ventre attaccato a quello di Alberto: gli arpiona le tette, lei si muove sinuosa con la testa indietro.
Io mi metto in piedi affianco a loro e avvicino il cazzo alle sue labbra. Appena lo faccio, lei si pianta il cazzo in gola fino in fondo: sento i suoi mugolii nonostante la bocca piena.
Il movimento è sempre più veloce: Sofia sta per venire di nuovo. Si immobilizza, con il cazzo di Alberto piantato nella fica e il mio piantato in gola. Assapora il suo orgasmo, il respiro profondo, una mano che accarezza il suo seno, una mano che accarezza la mia coscia. Pochi istanti dopo, si accascia da un lato.

Sofia sta riprendendo il fiato, io e Alberto ancora in erezione. Ci guarda con quel sorriso malizioso: "mi sembra che non siete ancora soddisfatti". Spinge Alberto e lo fa spostare al centro dei due materassi. Sofia lo fissa: “voglio farti godere nella mia bocca”. Sofia si mette in ginocchio in mezzo alle sue gambe e inizia a pomparlo con amore e dedizione: un piacere guardare lei che succhia il cazzo del suo compagno. Si stacca in istante dal cazzo mentre continua segarlo con la mano e mi fissa negli occhi: ” Andrea, montami! Montami come una troia, mentre succhio il mio amore. Fammelo sentire fino in fondo”.
Mi accomodo in ginocchio dietro di lei: è talmente bagnata che non appena metto la cappela dentro in un sol colpo sono in fondo fino alle palle. La intravedo succhiare con gusto Alberto, vedo la testa andare su e giù sulla sua mazza. Mi muovo con forza, spingo e stringo le chiappe di Sofia. Sento i mugolii di lei, Alberto ha la testa reclinata indietro e gode della bocca di lei. Io ho gli occhi piantati sul suo culo sodo e mi muovo sempre più velocemente. Sofia si gira un istante: “riempimi Andrea, riempimi insieme a Alberto. Voglio la vostra sborra insieme”.
Per me, che l’eccitazione del momento e la situazione intrigante sono il succo del gioco, queste parole sono come il grilletto di una pistola: pochi minuti e sono pronto per venire. Sofia accelera il ritmo con Alberto e nel frattempo asseconda il movimento con il culo. Io e Alberto veniamo insieme: Sofia non si fa sfuggire una goccia della sborra di Alberto e continua a succhiare; Io scarico tutto il mio piacere nel suo ventre.
Ci accasciamo esausti uno a fianco all’altro sul lettone arrangiato, nudi sudati e soddisfatti, in un abbraccio a tre molto complice.

Restiamo cosi. La mattina ci risvegliamo e insieme andiamo a fare colazione. Ridiamo e scherziamo come se ci conoscessimo da tempo. Arriva la chiamata per andare alle auto. Ci scambiamo i telefoni con l’intenzione comune di ritrovarci quanto prima. Sofia mi regala un bacio appassionato con la lingua, mentre tiene per mano Alberto.
“ciao alla prossima”
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per traghetto civitavecchia-olbia:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni