Masturbazione per lei in stile svedese

Andare alla monta. Sfoderare la spada. Inzuppare il biscotto. Sventrare la papera. Sono solo alcuni esempi delle metafore utilizzate dagli uomini per dire Fare sesso. Se a queste aggiungiamo la varietà di stravaganti sinonimi per il membro maschile, è facile comprendere il senso del concorso lanciato dalla Swedish Association for Sexuality Education (RFSU), organizzazione no profit svedese che mira a promuovere una visione aperta e positiva del sesso e delle problematiche relazionali tra i sessi.

Nel 2013, in occasione del meeting bi-annuale dell'Associazione, la speaker Kristina Ljungros lancia una provocazione: 

Un intervento apparentemente provocatorio mette in luce un problema di non poco conto: se per gli uomini è normale interpretare il sesso da un punto di vista ludico, evidenziandone - nel linguaggio e nella fruizione di contenuti mediali - gli aspetti più divertenti e giocosi, le donne non sono ancora in grado di svincolare la propria sessualità da un approccio troppo critico e limitante.

La Svezia, uno dei Paesi più all'avanguardia in tema di sex education e sessualità di genere, si riconferma particolarmente attenta alle esigenze del gentil sesso. L'avere dato i Natali ad una delle maggiori registe di pornografia in rosa, Erika Lust, ha certamente spianato la strada ad un certo tipo di dibattiti, estremamente sentiti e partecipati dall'opinione pubblica.

Quasi 4000 soggetti hanno detto la loro sulla masturbazione femminile e, nel giugno 2015, verrà proclamato il vincitore. Naturalmente i termini proposti (ad ex klittra, pulla, selfa) sono tutti in svedese e giocano molto sui doppisensi e le particolarità della lingua. La notizia tuttavia ci ha fatto riflettere sulla resistenza di alcuni tabù e sullo schema concettuale predominante che in un certo senso tende a mortificare e svalutare il piacere femminile; come a dire che per le donne non è ancora tempo di sesso spensierato e fine a se stesso. (Ovviamente non su Annunci69.it ;) ). Non vi pare?