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Papilloma Virus (HPV): che cos'è e come proteggersi


salute 04.03.2024 35   |   Canali: malattie salute prevenzione sesso sesso orale pene vagina

Papilloma Virus (HPV): che cos'è e come proteggersi

Come ogni anno, il 4 marzo si celebra la Giornata internazionale contro l'HPV (Human Papilloma Virus), per spiegare cos’è, a quale rischi espone e soprattutto come fare per ridurne l’impatto attraverso lo screening e la vaccinazione. Approfittiamo di questa importante giornata, per fare un po' di chiarezza anche noi.

Con l'acronimo HPV (Human Papilloma Virus) si identifica una famiglia di virus che comprende oltre duecento genotipi virali, alcuni dei quali possono causare lesioni benigne, come verruche cutanee e condilomi genitali, mentre altri sono associati a rischi oncogeni.
Attorno al tema sembrano esserci, purtroppo, ancora molta confusione e opinioni contrastanti, come è possibile osservare anche all'interno del nostro Forum, per questo vogliamo provare a fare un po' di chiarezza su quella che è una delle malattie più comuni sessualmente trasmissibili.

Cos'è l'HPV e come si contrae

L'HPV, conosciuto anche come Papilloma Virus, è un gruppo di virus che colpiscono la pelle e le mucose umane. Esistono, come detto, oltre duecento tipi di HPV, che possono avere conseguenze differenti: se molti, infatti, portano a infezioni benigne, come verruche cutanee o condilomi genitali, altri sono associati al rischio tumorale, specie nel collo dell'utero e in altre zone genitali e orofaringee.

L'HPV si trasmette principalmente attraverso i contatti diretti con la pelle o le mucose infette.

La modalità più comune di contrazione è proprio il contatto sessuale, tant'è che l'HPV risulta essere una delle malattie sessualmente trasmissibili più diffuse.

Il contagio può avvenire durante rapporti vaginali, anali o orali con una persona infetta, anche in assenza di sintomi evidenti, per questo motivo il primo consiglio è quello di adottare precauzioni, soprattutto in caso di rapporti occasionali ma non solo.

L'uso del preservativo può certamente ridurre il rischio di trasmissione, ma non lo elimina completamente, poiché il virus può colpire aree non coperte dal preservativo.

È importante sottolineare, infatti, che l'HPV può anche diffondersi attraverso il contatto fisico diretto con le lesioni attive o con una pelle o mucosa vulnerabile, per esempio durante la depilazione o altri processi che coinvolgono la pelle, se vi è una rottura della barriera cutanea. L'HPV può inoltre essere trasmesso da madre a figlio durante il parto, se la madre è infetta, tuttavia, nella maggior parte dei casi, il sistema immunitario del neonato può eliminare l'infezione nel tempo.

Sintomi e cause dell'infezione da HPV


I sintomi dell'HPV variano a seconda del tipo di infezione. Le verruche cutanee e i condilomi genitali sono segni comuni, ma i ceppi ad alto rischio possono causare modificazioni cellulari asintomatiche, il che rende ancora più delicato l'argomento. Va detto, innanzitutto, che il rischio di contrarre l'HPV è maggiore in presenza di altre infezioni sessualmente trasmissibili, sistema immunitario debole, obesità, alimentazione non equilibrata e fumo di sigaretta, ma è importante conoscere bene i possibili sintomi e le cause che possono portare all'infezione, così da adottare comportamenti adeguati.

I sintomi dell'infezione da HPV possono variare ovviamente in base al tipo di virus coinvolto e alla zona del corpo interessata. Molte persone infette non manifestano alcun sintomo evidente, tuttavia, quando i sintomi si verificano, possono includere:

  • Verruche cutanee, con lesioni sporgenti sulla pelle delle mani, dei piedi o del viso, che possono variare in forma e dimensioni.
  • Condilomi genitali, ossia delle escrescenze carnose o protuberanze che appaiono nella zona genitale, compresi il pene, la vulva, la vagina, l'ano e la zona circostante. Queste possono apparire come singole lesioni o in gruppi e talvolta assumere un aspetto simile a un cavolfiore.
  • Sintomi delle lesioni precancerose, visibili nei casi più gravi, soprattutto in presenza di ceppi ad alto rischio, con vere e proprie alterazioni cellulari che possono essere rilevate tramite esami di screening come il Pap Test. Queste lesioni precancerose, se non trattate, possono progredire verso il cancro.

Per quanto riguarda invece le cause dell'infezione, si è già detto che in linea di massima il contagio avviene per contatto diretto con la pelle o le mucose infette. Proprio per questo motivo, i rapporti sessuali - non solo intesi come penetrazione vaginale, ma anche anali e orali - rappresentano una delle prime cause in assoluto, ma a questi vanno aggiunti tutti gli altri possibili contatti con lesioni cutanee o genitali attivi (per esempio la depilazione, se vi è una rottura della barriera cutanea).

Altre possibili modalità di infezione sono quella da madre a figlio durante il parto, se la donna è portatrice del virus, e il contatto con superfici o oggetti contaminati, una possibilità poco comune ma non del tutto da escludere. Va anche osservato che il virus può infettare più facilmente in presenza di un sistema immunitario indebolito da altre malattie o trattamenti immunosoppressivi e in caso di altre infezioni in corso di natura sessuale.

Come prevenire e combattere l'HPV

Una volta compresa la natura del Papilloma Virus, possiamo concentrarci su come curare l'eventuale infezione o, meglio ancora, su come prevenirla e ridurre al minimo i rischi. La prevenzione primaria dell'HPV comprende, in sostanza, l'adozione di pratiche igieniche corrette, l'uso del preservativo e la riduzione dei rapporti a rischio, tutte azioni che abbattono le possibilità di contagio ma non le azzerano. Solo la vaccinazione, infatti, rappresenta il metodo più efficace per proteggersi dai ceppi più pericolosi dell'HPV. Il vaccino, come il Gardasil 9, offre una copertura ampia contro i ceppi responsabili di tumori e può essere somministrato gratuitamente a partire dagli 11 anni.

Se si sospetta un'infezione in corso, invece, è opportuno indagare con il supporto di medici specialisti: la diagnosi dell'HPV avviene infatti attraverso esami ginecologici, dermatologici o test di DNA virale. Se confermata la presenza del virus, si ricorre dunque alle cure previste dal protocollo medico. Nella maggior parte dei casi, le lesioni regrediscono spontaneamente grazie al sistema immunitario, e non è quindi necessario assumere alcun farmaco, tuttavia, quando ciò non avviene, si passa a trattamenti con soluzioni topiche e creme antivirali per le verruche cutanee e genitali, fino ad arrivare a procedure chirurgiche in caso di lesioni precancerose o tumori.

Giocare è divertente, lo sa benissimo la nostra community di porcellini, ma ancora più importante è farlo con attenzione e consapevolezza: conoscere il problema ci permette infatti di evitare le brutte sorprese!


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