Shortbus, lo scandalo arriva in Italia

Uscirà domani, venerdì 24 novembre, nelle sale italiane ed è già stato investito da una pioggia di critiche. Si intitola 'Shortbus' ed è il nuovo film di John Cameron Mitchell che, dopo il debutto fuori concorso al Festival di Cannes di quest'anno, si appresta a farsi strada sul grande schermo anche nel nostro paese. Parte della critica italiana lo ha già accusato di proporre contenuti eccessivamente espliciti e scandalosi...inutile dire che la cosa, tradotta nella nostra lingua, suonerebbe come: eccitante e da non perdere assolutamente! All'estero il film, vietato ai minori di 18 anni, è stato rifiutato da molte sale cinematografiche, tanto che la casa di distribuzione 'Bim', dopo aver stampato 100 pellicole, si è vista tornare al mittente almeno 40 copie. Lo scandaloso lungometraggio è ambientato nella città di New York e consiste, secondo il giudizio delle menti più aperte, in una sensuale e profonda esplorazione delle relazioni interpersonali attraverso i generi, la sessualità, l'arte e la musica. Il titolo deriva dal nome del locale in cui i protagonisti si incontrano abitualmente per esibirsi in letture, recitazioni e performance sessuali: un club underground newyorkese che offre musica dal vivo, mostre di arti figurative, e nel quale qualsiasi tipo di sessualità ed il sesso collettivo sono consentiti.

La storia è ambientata dopo l'11 settembre, in una città ossessionata dal terrorismo, dove vivono una "dominatrice" (Lindsay Beamish) che abita in un piccolo magazzino perchè non può permettersi un appartamento, una terapista del sesso (Sook-Yin Lee) che non riesce ad avere orgasmi e un uomo gay (Paul Dawson) che si sente intrappolato nella sua relazione. Il tutto è condito da un turbine di situazioni ad altissimo contenuto erotico che guidano lo spettatore in un delirio di sesso e introspezione. Lo stesso Mitchell ha detto del suo film: "E' una commedia piena di emozioni ed estremamente esplicita dal punto di vista sessuale, spero possa far riflettere il pubblico, e se possibile, divertirlo. E' un film che non vuole essere necessariamente erotico, usa il linguaggio della sessualità come una metafora per descrivere gli altri aspetti dei personaggi". E come non credergli!

Il cast è formato interamente da attori non professionisti ed il regista ha tenuto più volte a precisare che nessuna battuta è mai stata imparata a memoria dai protagonisti. Girare questo film, insomma, è stato una sorta di 'work in progress permanente'. Mitchell ci ha messo più di due anni per radunare un gruppetto soddisfacente di gente interessante. "Nel fare il film - ha dichiarato infatti il regista - avevo bisogno che gli attori fossero coinvolti attivamente nella stesura della sceneggiatura, perciò abbiamo prima fatto il cast e poi pensato a scrivere il copione, e sono passati due anni e mezzo prima dell'inizio delle riprese. In questo percorso persone che erano coinvolte all'inizio sono andate via, altre sono salite a bordo con noi in corso d'opera. Abbiamo avuto tempo per discutere i confini dei personaggi, non avevamo alcuna fretta perché era difficile mettere insieme i finanziamenti e un film così insolito era difficile da finanziare".

Eppure, dopo mille difficoltà il suo film sta girando il mondo... e domani, ad accoglierlo nel Belpaese forse ci saremo anche noi. Buona visione! : P

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