In giro con mia moglie

Le tre torri di CityLife si stagliano nel cielo azzurro, è una giornata meravigliosa di inizio Maggio. Oramai è abbastanza caldo da vestire leggeri, anche se quando si passa all’ombra, e si perde il calore del sole, si avverte un piccolo brivido che può lasciare i suoi segni. Mi giro e guardo Claudia. Come immaginavo, complice un reggipetto leggerissimo che indossa, vedo L’erezione dei suoi capezzoli che premono sul cotone della camicia attillata che indossa. La sua terza piena non passa inosservata, soprattutto con quei due particolari così evidenti.

Camminando per il centro commerciale vedo gli sguardi degli uomini che si soffermano su di lei. Mariti annoiati fuori dai negozi che son ben contenti del diversivo. Sento le carezze degli sguardi anche sulle sue gambe coperte, poco, dalla minigonna e dagli stivali.

Passiamo davanti alle vetrine fino a quando Claudia mi dice:
- entriamo un attimo che vorrei provare una gonna da abbinare a quel nuovo
top che mi hai regalato. Non trovo nulla che ho che mi stia bene.

Faccio finta di crederci dati i suoi armadi traboccanti di vestiti, e entro con lei.
Da bravo marito ubbidiente mi metto fermo in un angolo a guardare i messaggi sul telefonino. Anche se continuo a osservarla di sottecchi.

Parla fitta fitta con la commessa, tra l’altro una bella ragazza giovane, che le fa sta facendo vedere un paio di capi. La commessa, parlando, le passa una mano sul fianco come a prenderle le misure. Un gesto strano, un po’ intimo, ma sembra così naturale che Claudia non fa una piega.

Claudia viene verso me con due gonne in mano.
- Accompagnami ai camerini così mi tieni la borsa.

Non c’è nessuno tranne la commessa che rimane lontana, Claudia entra e tira la tenda. Lascia una piccola fessura dove la vedo riflessa sullo specchio.

Interessante!

Si toglie rapidamente la gonna tenendo gli stivali. Prende in mano il primo capo da provare e vedo bene le sue mutandine trasparenti con l’ombra del pelo che mi piace tanto. Folto ma ben curato.
Indossa la prima gonna, beige sopra il ginocchio. Niente di che. Vedo che non piace neanche a lei. La toglie rapida.

Mi sembra di vedere un lampo nei suoi occhi allo specchio. Non capisco se ha visto che guardo o no. Di solito in questi casi mi manda un sorriso. Però rimango con il dubbio.

Prende in mano la gonna blu, si ferma un secondo e la riappoggia. Si sfila rapidamente la camicetta e rimane in reggiseno, trasparente, con areole e capezzoli ben in vista. Il riflesso nello specchio è notevole. Credo di non averla mai vista prima con l’abbinata stivali, mutandine e reggitette. Con una mano riprende la gonna da provare, mentre con la destra si mette a posto il pelo della passera, controllando che l’elastico laterale contenga tutto. È un attimo ma lo trovo molto erotico come gesto. Si infila la gonna. Molto meglio, le sta proprio bene.

- Come va? Serve aiuto?
Arriva a gran passo la commessa, passandomi avanti.

- Posso?
Claudia apre la tenda facendole un sorriso.

- L’altra no. Ma questa mi sembra che stia bene.
- Aspetta. Fammi vedere.

La commessa tira un po’ verso il basso la gonna e poi muove la vita. Tutti movimenti inutili se non per giustificare la sua presenza.
Poi accarezza fianchi e chiappe di Claudia, forse solo per stirare la stoffa. Forse.
Guardo il riflesso nello specchio per vedere se il gesto ha avuto effetti su Claudia.
I capezzoli sono di nuovo turgidi e premono forte sul tessuto del reggiseno. Comincio a eccitarmi sul serio.

- Hai ragione, ti sta proprio bene.
- Allora questa la prendo.
- Va bene, te la porto in cassa. Se vuoi vedere altro fai pure con calma.

Claudia si sfila la gonna, prima una gamba poi l’altra, lentamente. La scena allo specchio, con lei mezza nuda davanti a questa bella ragazza è meravigliosa.

La commessa prende le due gonne e uscendo dal camerino chiude la tenda. La chiude bene questa volta, purtroppo!
Mi passa accanto mentre faccio finta di essere immerso in una email importantissima. Immagino che abbia visto che mi sono goduto lo spettacolo ma salviamo le apparenze.

- Perfetto! Per la gonna ho risolto. Se tu paghi io intanto ti aspetto fuori.
Mi dice avvicinandomi. Poi allunga una mano, la prendo e sento che lascia qualcosa nel mio palmo.
- Direi che adesso dobbiamo andare a provare qualche paio di scarpe!

Andando verso le casse guardo cosa mi ha lasciato: le sue mutandine!

- sono 120€, grazie!
Dice la commessa, mentre cerco di nascondere una mostruosa erezione nei pantaloni.