trio
Una fanciulla bisognosa di attenzioni


05.01.2021 |
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"Sul letto, nuda e bendata, c’è una ragazza sui 35..."
Trovo un posto libero nella griglia dei parcheggi per moto, metto il bloccadisco e mi sfilo il casco. È una bella serata di ottobre e addirittura Milano ci offre un cielo di un colore azzurro.Arrivo al citofono di Andrea, amico da tempo seppur più giovane di me di una decina di anni. Con Andrea ci siamo subito trovati, stessi interessi e stesse passioni: una in particolare!
Mi ha chiamato alcuni giorni fa per organizzare un incontro con una sua nuova conoscenza, una ragazza con cui ha una relazione da scopamici, che ha espresso il desiderio di provare con due uomini insieme. Non è la prima volta che mi coinvolge con sue amiche, e a volte io lo coinvolgo con le mie, ma ammetto che in quanto alla bellezza delle ragazze è lui ad avere la meglio! Sono curioso di cosa mi aspetta oggi.
Citofono e si apre la porta. In ascensore mi guardo allo specchio, qualche capello bianco che comincia a non essere più solo, qualche ruga, ma tutto sommato niente malaccio! Mi piaccio ancora.
Apro l’ascensore esattamente quando apre la porta Andrea. È a torso nudo, pettorali e tartaruga in bella mostra, gran fisico. Mi sorride dandomi la mano e fa segno di non parlare. Entro e appoggio il casco e la giacca in ingresso. Mi zittisce mentre si sfila i pantaloni della tuta, sfoggiando il suo bel cazzo già quasi in erezione. Lo seguo sulla porta della sua camera matrimoniale. Sul letto, nuda e bendata, c’è una ragazza sui 35. Magra e in forma, due belle gambe lunghe, un seno piccolo, forse una seconda. I capelli sono neri e sotto l’orecchio. Si tiene con le mani alla spalliera del letto e ha girato la testa quando ha sentito il nostro ingresso in camera.
Andrea va da lei e la accarezza piano, intanto mi spoglio velocemente.
- Ecco il tuo regalo di compleanno! Auguri tesoro!
Sara allunga la mano guidata da Andrea verso di me, sono in piedi vicino al letto. Mi tocca una coscia e comincia a respirare forte. È completamente bendata per farla concentrare il più possibile su se stessa.
La sua mano sale, mi tocca una chiappa. Sono immobile e mi sto eccitando, il che si manifesta in una gran bella erezione.
Sposta la mano piano, lentamente, lungo la vita. Tocca con le dita le mie palle, le prende in mano, le soppesa. Poi passa a sfiorare con i polpastrelli l’asta del mio uccello.
Intanto Andrea è dietro di lei, la bacia sul collo e la abbraccia giocando con le sue tette.
Lo prende in mano e comincia a masturbarlo piano piano, prendendoci confidenza. Si mette in ginocchio sul letto, avvicina il viso. Sento il suo respiro caldo e agitato sulla cappella, è vicinissima. Con uno scatto mi prende in bocca l’uccello e poi sta lì ferma, succhiando un po’, ma giusto un accenno. È ferma, si sente solo il passare delle mani di Andrea sulla sua pelle. Rimaniamo così per un periodo breve ma ad altissimo tasso di erotismo. Poi Sara comincia un pompino mentre con la mano mi masturba. Un tempo perfetto, fra mano e bocca, quando poi passa la lingua sulla cappella si ferma tirandomi la pelle verso il basso.
Andrea la tira su mettendola in ginocchio, si posizione dietro di lei e comincia a scoparla. Sara mugola, sotto i colpi piuttosto potenti che riceve sulle chiappe. Inclino il corpo per giocare con una sua tetta, strizzandole un capezzolo, gioco con la sua testa e poi la prendo per la nuca. Adesso comincio io a guidarla al ritmo che voglio, lei si adegua e mi segue senza far resistenza. Con Andrea ci conosciamo e sappiamo come muoverci, nel giro di poco abbiamo preso un ritmo perfetto e lei sembra gradire molto. Di punto in bianco, senza nessuna avvisaglia, si blocca e comincia a fremere. Deve essere un orgasmo piuttosto potente, trattiene il respiro a lungo. Poi si lascia cadere sul letto sfilandosi da noi.
- Mi avete distrutta! Mai provata una cosa del genere! Fatti vedere tu!
Si leva la mascherina e mi punta addosso due occhi azzurri stupendi.
- Stendetevi qui accanto a me, che ci penso io ora a voi due!
Si mette in ginocchio in mezzo a noi, un uccello per mano e ci masturba entrambi. È molto concentrata, con lo sguardo fisso prima su un cazzo poi sull’altro. Ci tiene a bada e non vuole essere disturbata mentre ha da fare! Sospetto che siamo in presenza di un suo sogno erotico che si sta realizzando.
Passano 5 minuti buoni in questo modo, quando poi allunga una mano su comodino e prende un profilattico, lo apre, e me lo calza con un movimento veloce. Viene sopra di me e si impala sul mio uccello, ben contento di immolarsi. Stretta e elastica, si muove sia in verticale sia in laterale.
- Vieni Andrea, proviamo ora.
Più che un invito è un ordine. Andrea le si mette dietro. Mi fermo, la doppia è delicata. Bisogna far in modo che si muova solo la donna per trovare la posizione a lei più consona per accogliere il secondo cazzo nel culetto.
Sento arrivare Andrea, ma non entra tutto, solo un piccolo pezzo. Sara ansima forte, ogni tanto lo ferma. Poi si rimuove lei, cerca la combinazione giusta. Andrea è entrato un altro po’, comincia a muoversi dentro di lei. Mi muovo anche io, in modalità contrapposta a Andrea. Lei ansima ancora più forte fino a quando non si irrigidisce di nuovo e comincia a tremare. Si sfila e mi crolla letteralmente addosso.
- Ragazzi che mi avete fatto vivere!!!
Con Andrea ci guardiamo, e scoppiamo a ridere!
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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