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trio

Un we a Londra


di Membro VIP di Annunci69.it EmiMassage
18.02.2024    |    106    |    0 6.0
"E’ tardi, saranno le 5 e passa del mattino..."
Lo stridio delle ruote sull’asfalto e il tipico sobbalzo dell’atterraggio dell’aereo. Mai capito perché sulle compagnie low cost in generale, e in Ryan in particolare, gli atterraggi siano così duri, spartani, quasi a voler sottolineare che il loro impegno è portarti in modo veloce e basta. Anni fa si diceva che era dovuto al fatto che i piloti venissero assunti fra i militari. Mah. Ero perso fra questi pensieri quando Maria mi sfiorò la mano accompagnando il gesto con un bellissimo sorriso.
Eravamo appena atterrati a Londra, o quasi data la lontananza di quell’aeroporto dalla città, per il nostro week end lungo, non programmato e non pensato. Avevamo colto l’occasione della partenza di un coinquilino di una nostra amica, o meglio dire conoscenza di oramai lunga data avvenuta su un sito di annunci erotici, per farci ospitare. Poche aspettative in realtà, se non quelle di goderci appieno la città e avere del tempo solo per noi.
Controllo passaporti, treno e poi metro. Siamo entrambi silenziosi, un po’ stanchi e un po’ concentrati. Ogni tanto Maria mi porge una guancia, vuole essere baciata, piano, con delicatezza.
Saltiamo fuori dalla metro e cerchiamo la 500 gialla di Franci. Non abbiamo tempo di passare da casa, andiamo subito a mangiare un boccone in un pub raggiungendo altri italiani e inglesi con cui Franci ha organizzato la serata. Ci attende più tardi un club a Notthing Hill, tanta gente, musica assordante. Perdo e ritrovo Maria 20 volte…comincio ad avere voglia di lei e di stare un po’ soli…

Alla fine rientriamo a casa, sono le 4 del mattino. Raggiungiamo la cucina con Franci. Siamo stanchi ma non ancora pronti per dormire. Franci ci prepara una tisana, dandoci le spalle. Maria è seduta al tavolo e io cammino avanti e indietro per il piccolo locale.
- Bello quel club, ma è sempre così affollato? – chiedo a Franci. Mentre parlo mi fermo in piedi davanti a Maria, lei comincia ad accarezzarmi l’uccello sopra i pantaloni.
- Ci sono stata poche volte, ma a Londra succede sempre così appena un locale comincia a essere di moda è automaticamente un delirio! –
Mentre Franci parla tiro fuori l’uccello, la mia erezione è tale che non desidero altro che aprire i pantaloni. Lo presento davanti alla bocca di Maria, lei lo tocca per saggiarne la consistenza, poi lo prende in bocca succhiandolo piano piano.
- Tu Maria ti sei divertita? – chiede Franci girandosi dai fuochi con la teiera in mano. Si ferma un istante a guardare la scena, di cui non si era accorta e subito un fremito la percorre.
- Non starai diventando rossa Franci!? – le chiedo sorridendo – quando abbiamo giocato via chat eri molto disinibita –
- Una cosa è via chat una cosa dal vero – quasi sussurra Franci, ipnotizzata dal movimento della testa di Maria, che nel frattempo mi ha tirato giù i pantaloni e ha cominciato a leccarmi le palle, masturbandomi piano piano.
- Se ti disturba o dispiace smettiamo subito, basta dirlo –
- Non vi azzardate! Vi prego continuate!
Faccio alzare Maria, la giro e la faccio appoggiare sul tavolo. Le tiro giù i jeans e le mutandine. Adesso guarda negli occhi Franci. Le punto l’uccello sulla passera, vado a strusciare la cappella sul suo clitoride, e la faccio aspettare qualche secondo in più, la sento fremere. Con un colpo secco le sono dentro. Lei accusa la botta e si aggrappa alle mani di Franci. Comincio a muovermi dentro lei, in modo costante, con le mani sopra le sue chiappe. Non posso staccare gli occhi di dosso a Franci, che guarda Maria, e me che continuo a spingere il mio uccello. La cucina è silenziosa, si sentono solo i miei movimenti contro le chiappe di Maria e qualche suo gemito.
- Possiamo andare sul tuo lettone? – chiedo a Franci, che sembra risvegliarsi di soprassalto alla mia richiesta. Senza dire nulla punta alla sua camera da letto, togliendosi gonna, calze e camicetta. Resta con una canottierina che non riesce a nascondere l’erezione dei suoi capezzoli. Cerca nel cassetto del suo comodino e prende un rabbit di colore rosa.
Finisco di svestirmi anche io e accompagno Maria che cerca di togliersi i pantaloni dalle caviglie. La spoglio completante e la faccio stendere a fianco di Franci sul letto. Gli accordi iniziali erano chiari, Franci voleva solo guardare; eventuali evoluzioni sarebbero dovute partire da lei, non da noi e tantomeno da me. Questo pensiero mi eccita ancora di più.
Alzo le gambe di Maria, me le metto sulle spalle e la penetro veloce, diretto. Alzo un po’ il ritmo e lei si inarca per ricevere l’uccello più in fondo. È accanto a noi Franci e ci guarda con la bocca semiaperta, le cosce spalancate e il vibratore che le massaggia la fichetta, completamente glabra.
Mi concentro per non venire subito, non sarebbe gradito, e con la coda dell’occhio scorgo Franci che si leva la canottiera mettendo in mostra delle splendide tettine, forse neanche una seconda, ma perfette nella forma. Pesca nuovamente nel cassetto e tira fori un altro vibratore, stavolta fallico, con cui inizia a masturbarsi inserendolo nella passera.
Maria allunga una mano, accarezza prima una coscia di Franci, poi su per il corpo fino a quando non trova una tetta, solletica il capezzolo e poi sale ancora, fino a metterle due dita in bocca.
A questo punto Franci si avvicina a Maria, comincia a toccarle a suo volta le tette e le mette la testa fra il collo e la spalla, quasi a voler nascondersi alla vista, ma nello stesso tempo continua a masturbarsi con il suo dildo.
Esco da Maria e mi sdraio al suo fianco dalla parte opposta a Franci. Le alzo una gamba e la penetro da dietro, continuando a scoparla più a fondo che posso. Con una mano cerco di stimolarle il clitoride ma trovo già la mano di Franci, che sta giocando con la fichetta di Maria. Non vedo bene, ma ho il sospetto che Maria le stia rendendo il favore, in ogni caso sono oramai avvinghiate e i gemiti di entrambe mi fanno andare fuori di testa!
Ne ho ancora per poco, lo so ma voglio cercare di far arrivare all’orgasmo prima Maria. Per fortuna comincio a sentire quelle contrazioni della sua passera che conosco bene, che annunciano l’arrivo di una bella goduta. Comincio a rilassarmi e a aumentare i colpi e sento il mio sperma salire fino a riempirle tutta la fica.
Deve essere successo qualcosa di simile anche dall’altra parte del letto, sento un rilassamento generale.
E’ tardi, saranno le 5 e passa del mattino. Sento il respiro di Maria che dorme. Non vedo Franci, immagino sia crollata anche lei. Beh, se questo è solo l’inizio del nostro week end … WOW!
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