La Ex più bella

Un giorno come tanti di fine estate.
Le brevi ferie, fatte con la famiglia a Londra, esauritesi in un lampo e la routine che era ritornata presto in tutte le sue giornate.
La mattina sveglia alle 7.30, doccia, colazione al bar, lavoro fino alle 13, pranzo e per il pomeriggio una lista di cose da fare lunghissima.
Un periodo tranquillo, la vita in famiglia scorreva più o meno come sempre, qualche storiella qua e là non mancava anche se niente di importante e le giornate passavano veloci.

Lui però non sapeva che quello non sarebbe stato un giorno come tanti altri.

Era un mercoledì, avrebbe dovuto uscire alle 18, ma lui decise di uscire di casa prima, verso le 16, per fare alcune commissioni che rimandava da tempo; la prima sosta alla pasticceria/panetteria in centro per un caffè e per comprare il pane per la sera.
Era una giornata soleggiata ma fresca, aveva piovuto il giorno prima, le temperature si erano abbassate e si stava decisamente bene.
Parcheggiata la macchina sulla statale, entró nel negozio e aspettava il suo turno quando dietro di lui, sentì una voce “buonasera”.. Avrebbe riconosciuto quella voce tra milioni.
Era lei, la ragazza con cui aveva avuto una storia qualche anno prima; anche se durata pochi mesi era stata una storia intensa: a lui piaceva davvero tanto quella ragazza bionda dai lineamenti perfetti.
Si voltò e la salutò, lei rispose con un ciao al saluto. Toccava a lui. Preso il pane e si rivolse a lei chiedendo.. ti aspetto, posso offrirti un ginseng ?
Lei annuì dicendo ok, tanto non ho impegni..
Pronta anche lei si sedettero a un tavolino e lui andò a prendere due ginseng..
Dieci minuti chiacchierando del più e del meno, la famiglia, il lavoro.. Poi lui prese un po’ di coraggio e le disse, guardandola negli occhi, sei sempre la più bella, quando trovavamo il tempo di stare un po’ insieme stavamo proprio bene..
Lei rispose: lo sapevo lo avresti detto, ti conosco… peró si è vero hai ragione.
Lui: hai da fare ora?. Lei: niente di particolare.
Lui: si sta benissimo fuori andiamo in un posto tranquillo a fare due passi?
Lei: cos’avresti in mente?
Lui: niente.. o anche tutto.. senza alcun problema. Che ne dici di quel posto dove già andammo? Due passi in tranquillità, tanto non c’è mai nessuno.
Lei: va bene.
Lui: pago e poi seguimi con la macchina…
Partiti, dopo 10 minuti erano arrivati al viottolo lungo il fiume: lui si ricordava ogni attimo di quando erano stati lì.. Incamminatisi, nessuno diceva niente: uno sguardo ogni tanto.. Poi lui si fermò le prese la mano e l’avvicinó a se.. Voleva baciarla, era chiarissimo e lo era anche a lei.. Lui si avvicinò al suo viso, fermandosi con le labbra a 2cm. dalle sue.. I sospiri si mescolavano e l’eccitazione era palpabile: dopo 8 interminabili secondi lei fece quei due cm. che mancavano e le labbra dei due si riconobbero subito.
Un bacio dolce, lungo, interminabile con le lingue che si mescolavano avidamente..
Ti va se andiamo in un posto riparato? disse lui..
Va bene rispose lei…
Andati dietro a dei cespugli, lui ricominció a baciarla con foga e passione.. Le accarezzava il viso, i capelli mentre lo faceva.. Poi scese a baciargli il collo, dietro le orecchie, sulla spalla.. Capì che lei aveva avuto un brivido…
A questo punto si tolse la maglietta e la stesa sull’erba e lei ci si sedette.. Anche lei si tolse la maglietta rossa che indossava: lui in un lampo le sganció il reggiseno e lei mostró i due seni perfetti con quei capezzoli grandi che lui ricordava e adorava.. Lui cominció a baciargli i seni, passandoci la lingua e mordicchiandoli leggermente. Intanto la mano di lui cominció a scendere e dopo poco i pantaloni erano slacciati.. Anche lei con la mano fece altrettanto e sentì che lui era gonfio di voglia e eccitazione.. Lui comincio a toccarla, con delicatezza, facendo crescere in lei il desiderio.. Poi con la testa andò tra le sue gambe e prima di cominciare a baciarla contempló quello che aveva davanti: era bellissima, la perfezione assoluta!
Cominció baciando le grandi labbra, poi le aprì e con abili colpetti entrando e uscendo con la lingua.. Lei si muoveva, ansimava e questo faceva crescere in lui ancora di più l’eccitazione.
Poi salì con la lingua e cominció a sfiorare leggermente il clitoride per poi leccarlo avidamente facendo dei piccoli cerchietti con la lingua… contemporaneamente le dita la penetravano ritmicamente..
Lei ansimava sempre più di piacere e dopo alcuni minuti raggiunse un potente orgasmo emettendo un siiiii forte..
A questo punto lei lo voleva a tutti i costi: lui lo capì e le salì sopra.. Il membro di lui era forte e grosso ma scivoló facilmente dentro di lei che era bagnata fradicia.. Lui cominció piano a penetrarla spingendo prima piano poi sempre più a fondo, baciandogli contemporaneamente le tette, il collo, la bocca.. Dopo un po’ aumentó ma non esagerando ma tenendo un ritmo continuo.. Passati dei lunghi interminabili minuti, lui le disse voltati.. Volle prenderla anche da dietro per penetrarla meglio e più a fondo.. Lei gemeva fino a che non raggiunse un secondo potente orgasmo che eccitó così tanto lui che lo fece arrivare al culmine.. Uscì e lei volle prenderlo in bocca: lui venne copiosamente..
Dopo alcuni secondi lui le passó le mani sul viso e la bació appassionatamente mescolando tutti i loro umori..
In silenzio ma con un ampio sorriso su entrambi i volti, i due si rivestirono e dopo essersi sincerati che non ci fosse nessuno si avviarono alle macchine..
Nessuna promessa, nessun discorso inopportuno.. Solo un semplice, è stato molto bello potremmo rifarlo.. puó darsi vedremo…rispose lei..
Ciao… Ciao…