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Lui & Lei

La passione


di XTR00
12.04.2016    |    3.683    |    0 7.6
"Più di una volta ho pensato che vi fosse qualcosa di anormale in me..."
Mi definisco una persona molto riflessiva. Riflessiva perché mi piace pensare. Chi mi conosce mi definisce una persona sempre molto cordiale e allegra, sorridente e di compagnia. Tuttavia penso molto e questo non guasta perché mi consente di analizzare con diversi punti di vista non sempre conformi ai dettami vari.
Si può essere allegri ed estroversi e riflessivi allo stesso tempo ovviamente, ma chi pensa, spesso e volentieri, viene identificato erroneamente come una persona pensierosa appunto, ergo silenziosa e taciturna. Questa sorta di ossimoro comportamentale non mi appartiene.
Mi piace pensare sempre positivo, mi piace pensare alle cose che vanno bene. Mi piace scacciare il pensiero negativo.
Le cose non possono andare sempre bene, si sa, ma mi impegno a mantenermi concentrato sul fatto che le cose possono sempre “sistemarsi”. A mio favore ovviamente.
E’ iniziato per gioco, poi ho approfondito alcune letture (alcune anche al limite della new age) e infine ho metabolizzato questa cosa a guisa di “perversione ottimistica” e di continuare a pensare positivo cavalcando l’ottimismo quindi e la spensieratezza. I brutti pensieri ci sono sempre, le preoccupazioni anche e la sofferenza ha abitato da me per diversi periodi. Chi, d’altronde, non ha mai sofferto?
Tutto deriva, secondo me, dai disagi e dalla sofferenza. Io probabilmente sono diventato così per la reazione a questo.
Il primo bacio l’ho dato ad adolescenza quasi terminata e il primo sesso l’ho scoperto dopo i 20 anni. Questo per definire il mio impaccio e la mia inadeguatezza alla vita. Più di una volta ho pensato che vi fosse qualcosa di anormale in me.
Il mio rapporto con il sesso è stato sempre intenso. La voglia di avere una donna è iniziata subito dopo la pubertà e, ad oggi, non si è ancora placata.
“Se da oggi in poi dovessi trombare tutti i giorni fino alla mia vecchiaia, non eguaglierei mai il numero di seghe che mi sono fatto”. E’ una frase che fa sorridere ma che mi appare drammatica in quanto la mia masturbazione è stata fatta per la mancanza di una vagina da riempire.
Lo svolta sessuale, la mia vera rivoluzione, è stata qualche anno fa con una collezione di donne da far rabbrividire il più incallito dei playboy. Ho passato momenti molto intensi che hanno fatto dimenticare per un po’ la mia solitudine dell’onanismo.
Ho corteggiato centinaia di donne, belle e brutte, intelligenti e insulse. Ho ricevuto tanti rifiuti, ho scopato di gran gusto delle donne incredibili.
Non ho mai pagato una donna per possederla, anche se la tentazione in certi momenti è stata molto forte. Non sono mai stato con uomo e non ne ho mai sentito l’esigenza. Stessa cosa vale per un transessuale.
Mi vengono in mente delle situazioni stravaganti: una fanciulla voleva chiamare i carabinieri perché l’ho mollata e perché non volevo più tornare da lei. Un’altra, incredibilmente brutta, appena mi ha visto ha capito che ero troppo per lei. Mi ha subito proposto una sua amica.
Scene surreali certe volte, senza spazio e nemmeno tempo. A volte mi sembrava di stare in una altra dimensione, come la prima volta che sono stato un club privè, sono rimasto un po’ così. Non era il mio ambiente naturale e mi sono trovato un pesce fuor d’acqua.
Nel corso delle mie vicissitudini ho, come posso spiegarmi ...., amato sempre di più il sesso facendo una selezione tra le avventure.
La selezione non significa selezionare le donne che voglio portarmi a letto. La selezione riguarda l’emozione che nasce durante le telefonate, i messaggi, gli sguardi, i preliminari, i baci e le carezze … fino al coito finale.
Il fatto di scoparsi due donne contemporaneamente è il sogno ricorrente di più uomini. E’ stato per anni, e lo è ancora, anche il mio. Non lo ho mai fatto e lo rincorro da anni, ma una trombata meccanica con due fotomodelle non vale la conquista del corpo di una donna speciale.
Ne ho fatto di sesso meccanico e mi sono accorto, mio malgrado, che non portava da nessuna parte. Svuotarmi per una donna in quella maniera … ero capace (e bravissimo) anche prima, anche da solo.
La passione non è questa e dista anni luce dal sesso vero e autentico o almeno come piace a me. Mi è successo di dire no ad una donna. Qualche settimana fa. Non ho smesso di rincorrerla, le ho proprio detto di no.
La qualità non sta in parte alla quantità. Me ne sto accorgendo, sarà la saggezza?
Non c’è paragone nel desiderare una donna prima con la mente e poi con il corpo. Non c’è paragone in un bacio o in uno sfioro della pelle. Se penso alla passione più carnale, una volta in un pompino ho sentito più gli occhioni che mi guardavano, con passione appunto, che alla lingua e le labbra sul mio pisello.

Questo racconto è autobiografico, secondo voi? Oppure è inventato di sana pianta? Per tutte le fanciulle che vogliono saperlo, basta un caffè insieme e …...
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