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Lui & Lei

La ragazza dei Castelli Romani ( Incontro n° 3 )


di john_locke01
02.01.2017    |    884    |    0 9.3
"Sentivo la sua lingua arrotolarsi attorno all'asta del mio pene, era un movimento morbido, accompagnato dalla mano e cosa più importante, la sua saliva non..."
Un tempo si diceva che le ragazze di paese fossero quelle più calde, le più porche. Forse perchè a differenza delle ragazze di città, che potevano godere di svaghi maggiori, loro potevano solo trovare divertimento nel sesso. Poi certo, le cose sono cambiate, i tempi sono cambiati, le abitudini sono cambiate, perfino le opportunità che quei paesini offrono sono cambiate, ma forse qualcosa è rimasta la stessa....Lei era una ragazza di un noto paesino dei Castelli Romani, il suo nome significa "sapienza" in greco. Era appariscente, capelli lisci rosso scuro,occhi grandi verdi, bel sorriso. Il seno era piccolo ma di buon pregio, ma la cosa che, gusti soggettivi a parte, era il suo forte era il sedere... Aveva un culo alla brasiliana, ma se qualcuno di voi è stato a Copacabana, saprà di certo che la prerogativa dei culi brasiliani è che sono più grossi rispetto al busto. Faceva la commessa ed aveva una splendida voce quando cantava, ma le sue doti migliori le scoprii piu avanti. Uscimmo un paio di volte in totale serenità, senza nulla a pretendere, del resto io ero in un mio periodo di calma emotiva, non avevo bisogno di dare vita alle mie fantasie e lei usciva da una storia tormentata. Ci volemmo conoscere solo per il piacere di scoprirci. Una bravissima ragazza. La terza sera che ci vedemmo, poco prima di riaccompagnarla in macchina, ci stavamo guardando, e le dissi che cosa sarebbe successo se avessi provato a baciarla. Non pensate sia stata una mossa goffa, a seconda delle persone, il fatto di mettere in imbarazzo l'altro con domande del genere può creare un'atmosfera niente male, può far accendere un gioco di mente che è il preludio a qualcosa di più eccitante... Lei rispose che se io non avessi provato, non lo avremmo mai potuto sapere. Cosi con la mano destra le cinsi la testa e la baciai. Il bacio è come un impronta digitale, ognuno lo da a modo diverso, e non tutti sono adatti a baciare tutti. Lei invece era perfetta, la lingua era morbida e curiosa, le labbra abbracciavano le mie... La passione cresceva a dismisura, il mio pene stava esplodendo. Era Gennaio, faceva freddo, eppure in quella macchina sembrava Haiti...Lei ad un certo punto, conscia del fatto che era molto tardi e che non si aveva molto tempo a disposizione, mi chiese cosa sarebbe successo se lei avesse voluto farmi un pompino. Citandola le risposi che non restava che provare e vedere... Cosi mi sbottonò i jeans, slacciò la cinta ed abbassò i pantaloni. Il mio cazzo avrebbe potuto di li a poco perforare i boxer, erano grigi ed in corrispondenza del glande si era formata una macchia, ero bagnato, mi capita sempre. Agganciò l'elastico dei boxer con l'indice e lasciò saltare fuori il mio pene. Lo masturbò per tre secondi, giusto il tempo di lubrificarmi con il mio stesso liquido. Mi guardò e lo prese in bocca. Sentivo la sua lingua arrotolarsi attorno all'asta del mio pene, era un movimento morbido, accompagnato dalla mano e cosa più importante, la sua saliva non mancava mai a rendere la punta sempre bagnata. Succhiava e masturbava, e le piaceva! Si impegnava a fondo fino a che, in maniera molto galante ma paraculesca, le chiesi dove fosse un fazzoletto poichè stavo per eiaculare. Lei (come da copione) mi disse che avrebbe voluto le venissi in bocca. Fu un'esplosione di piacere, organizzammo un incontro per un altra sera, per portare la questione in camera da letto.Qualche giorno dopo la invitai a cena a casa mia. Finimmo come prevedibile di li a breve nel letto, ricordo come leccavo quei suoi capezzoli turgidi, mi sdraiai prono e facemmo un 69 meraviglioso, ricordate quando dicevo che le piaceva succhiare il cazzo? immaginate che pompino potesse farmi se io ero li contemporaneamente a leccargliela...Aveva un buon sapore, era profumata e più leccavo piu si apriva come un bocciolo... Soprattutto si bagnava tantissimo, ero li sotto ed ogni tanto un filamento dei suoi umori mi colava sulla bocca, un sapore dolce oltretutto! Poi mi stupì, mi disse di metterglielo nel culo, cazzo quella ragazza era una fonte inesauribile di sorprese! Presi del lubrificante e le massaggiai l'ano, lo lavorai un pochino con le dita per rendere la penetrazione più agevole possibile. Presi il cazzo in mano ed appoggiai la punta all'entrata del suo buchino. Scivolò dentro facilmente, iniziai a scoparla a pecora, mentre le penetravo l'ano le si masturbava e gridava forte, poi uscii da li dietro e le scopai quella fica che era ormai un lago, alternavo anale e vaginale. Lei venne con una chiassosa dimostrazione di piacere, io tirai fuori il cazzo, mi avvicinai al suo viso e le riversai il mio seme su quei dolci lineamenti. Durò poco la nostra avventura, io conobbi un'altra ragazza, lei un altro ragazzo, ora siamo rimasti amici, ma difficilmente dimenticheremo quelle scopate.
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