Lui & Lei
La sfida


13.05.2025 |
653 |
1
"Accosto lungo il controviale e mi fermo..."
Mi avvio con la macchina lungo la strada che sempre mi porta da lui. Lascio entrare la brezza primaverile dal finestrino, mentre intono le mie note preferite di Prince Royce.Aspettavo questa sera da tanto tempo, molte volte abbiamo giocato con le nostre fantasie perverse, immagini talmente desiderate da sembrare reali.
Sono consapevole di quello che mi aspetta, ma sono talmente eccitata dall'idea che tutto a breve diventerà realtà, che non mi rendo nemmeno conto completamente di quanto sia già bagnata.
Ho il cuore a mille, una voglia folle di vederlo e di farmi scopare il corpo e la mente nel più perverso e dolce dei modi, come solo lui sa fare.
Alle 21 in punto sarò lì. Mi sto godendo questo viaggio che ha per destinazione l'incontro di due desideri da sempre vivi, accesi, legati l'uno all'altro come una sfida in cui non conta chi sia il vincitore, ma l'intreccio di due vite che nulla potrà mai cancellare.
Accosto lungo il controviale e mi fermo.
Apro la portiera, lascio salire il vestito nero senza intimo e accavallo le gambe fuori dalla macchina, avendo l'accortezza di coprirle in parte. Sbircio dallo specchietto retrovisore e vedo la sagoma della sua auto avvicinarsi.
È puntualissimo, come me.
Accosta, è tremendamente sexy, evidentemente eccitato quanto me, quella luce nei suoi occhi non si è mai spenta dal primo giorno in cui mi ha guardata e ancora mi spinge a cercare di carpirne le sfumature, le parole non dette, i segreti mai confessati.
Mi sorride quasi a volermi provocare, lui è un maestro anche in questo.
"Quanto vuoi"?
"Tutta la sera ti voglio", gli rispondo sorprendendolo.
Salgo sulla sua auto, non ci rivolgiamo nemmeno la parola, questo gioco mi fa letteralmente impazzire, mi tremano le gambe e vorrei prendere la sua mano e portarla sulla mia figa bagnata del sapore che lui conosce molto bene.
Svolta in una strada asfaltata e buia e parcheggia.
Scende dall'auto, apre la mia portiera e con forza mi fa spalancare le gambe infilando le sue dita nella mia figa. Sono completamente in preda al suo volere, sto godendo di questo gioco che mi piace più di quanto credessi.
"Ti piace fare la puttana, vero? Sei stata veramente una puttana a salire sulla mia macchina... e adesso ti farò godere come meriti"!
Mi trascina fuori dall'auto, mi spinge di schiena contro il cofano, mi tira su il vestito e finalmente affonda il suo cazzo meravigliosamente duro dentro di me, con colpi sempre più decisi.
Mi prende i capelli, io mi giro verso di lui perché muoio dalla voglia di baciarlo ma lui mi respinge, continuando a sbattermi in mezzo alla strada.
Si stacca da me e, senza distogliere il suo sguardo dal mio, mi fa abbassare per scoparmi la bocca.
Lo accolgo tra le mie labbra e resisto ai suoi colpi profondi, voglio toccarlo, ma mi lega i polsi dietro la schiena con quelle fascette che tanto mi fanno sentire sottomessa e dominata, completamente in balia della sua e della mia eccitazione crescente.
"Voglio che mi vieni in bocca", gli sussurro, e contemporaneamente lecco, bacio, ingoio il suo piacere, come un nettare che mi disseta e allo stesso tempo mi fa desiderare di averne ancora e ancora.
"Non ho finito con te"!
Questo avvertimento riaccende i miei sensi, ho voglia di squirtare e lui lo sa, mi giro, mi slega i polsi e appoggio le mani sul cofano, mentre lui incomincia ad accarezzarmi tra le gambe e all'improvviso infila le sue dita nella mia figa, facendomi vibrare di piacere, con quel tocco che conosce alla perfezione il mio corpo e il ritmo che mi piace.
"Vieni troia, dai... fammi vedere quanto sei porca... e che sei mia"!
Il pavimento di cemento sotto le mie gambe si bagna, gocce di piacere scendono lungo le mie cosce, abbasso lo sguardo per godere di questo momento e ho un orgasmo pazzesco, in cui ogni fibra del mio corpo si tende verso il desiderio di lui finalmente appagato e la voglia che questo attimo non finisca mai.
Mi fa sedere e mi sdraio davanti a lui, incomincia alternativamente a leccarmi tra le gambe e a baciarmi, vuole assaggiare il mio piacere e vuole che sia anche io a sentirne il sapore.
Mi sfiora il clitoride con la lingua, con movimenti leggeri e veloci, proprio quelli che mi fanno impazzire... e ho un nuovo orgasmo, ancora più forte ed esplosivo del precedente.
Mi tremano le gambe, sono completamente appagata e nello stesso tempo inspiegabilmente ancora eccitata.
Mi prende in braccio e mi adagia sul sedile, si siede accanto a me accarezzandomi e ci abbracciamo. Chiudo gli occhi sorridendo sfinita e stringendo a me l'unico uomo che voglio, pensando già alla nostra prossima follia da realizzare insieme.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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