L'attesa

Non appena la porta dell'ascensore si chiude, ci ritroviamo stretti l'uno all'altro a scambiarci, momentaneamente, le nostre voglie guardandoci negli occhi e accarezzandoci la mente, mentre le mani indugiano sopra i vestiti e le nostre labbra si uniscono in un bacio che intensifica l'eccitazione di quel momento.
È dalla mattina di quella fredda giornata di febbraio che sogno di essere scopata da lui, sento la voglia pulsare tra le gambe, immagino le nostre fantasie perverse che ogni volta riusciamo a trasformare in attimi reali.
Il tramonto in lontananza e le prime luci della sera sono la certezza che l'attesa è finalmente finita.
Si avvicina a me, mi accarezza la schiena porgendomi un calice di Cartizze, a luce soffusa brindiamo alla nostra intesa che, con il tempo, è sempre più un crescendo di emozioni, follia, perversione, ma anche complicità e presenza, sapendo che non possiamo fare a meno l'uno dell'altro.
Prendo la sua mano calda e me la porto tra le gambe. Sotto al vestito nulla, accompagno la sua mano con la mia e i movimenti si fanno sempre più ritmici e intensi.
Mi penetra con due dita, con forza, facendomi appoggiare con la schiena contro la vetrata. Le nostre lingue si cercano, si incrociano, giocano, assaggio il mio sapore accogliendo le sue dita nella mia bocca ma contemporaneamente voglio continuare a baciarlo, perché staccarsi da lui mi è impossibile.
- Voglio che questa sera sia diversa, sussurra lui, tu pensa solo a rilassarti ora.
L'olio scivola sul mio seno, è un massaggio che mi accende, le sue mani stringono e toccano il mio corpo come fosse la prima volta. Le dita scivolano dentro e fuori di me, sto per godere, inarco la schiena chiedendogli di aumentare il ritmo e squirto sul pavimento sotto al suo sguardo, preparandomi a un orgasmo che come un terremoto fa vibrare ogni centimetro del mio corpo.
- Voglio te, scopami adesso!
Mi giro, mi afferra i capelli e mi tira a sé penetrandomi con quei colpi decisi e autoritari che mi fanno letteralmente perdere il controllo.
- Ecco la mia troia! Adoro quando mi chiama così mentre scopiamo e soprattutto mi manda in tilt se me lo dice guardandomi dritto negli occhi.
Adesso voglio godermi io lo spettacolo, mi inginocchio di fronte a lui e incomincio a prendere in bocca il suo cazzo. Lo riconoscerei tre altri mille, duro, liscio, dal sapore inconfondibile.
Lascio scorrere la punta della lingua per tutta la sua lunghezza, lo bacio, lo accolgo interamente dentro di me e lui tenendomi i capelli con vigore comanda i movimenti della mia testa, sempre chiedendomi di guardarlo, mentre continuo con ritmo sempre più crescente ad assecondare la sua voglia.
- Non ancora, stasera voglio godere di te molto più a lungo...
Ci ritroviamo sul divano, nudi, vestiti solo delle nostre fantasie reciproche. Indossa il mio dildo preferito, so quello che mi aspetta, quel piacere doppio che ancora non abbiamo mai sperimentato con un'altra coppia, ma che è tra le nostre fantasie.
Scende verso i miei glutei baciandomi le spalle, la schiena, mi lega i polsi sopra la nuca e si insinua tra le mie gambe e incomincia a leccarmi, ma sono già più bagnata che mai, mi penetra davanti e infila quel gioco proibito nel mio culo.
Si muove lentamente, le nostre lingue si cercano ancora, ho voglia di morderlo talmente è forte il desiderio che affondi dentro di me, con quei colpi che conoscono il mio corpo e le sue reazioni alla perfezione. Il suo cazzo caldo, che si muove dentro di me contemporaneamente al dildo, la sua pelle sulla mia, le nostre mani che si stringono, tutto è un perfetto intreccio di sapori, sensazioni, profumi, piaceri.
Mi giro a guardarlo, gli sorrido quasi a volerlo provocare e lui risponde, e io mi sento completamente persa, come una preda che gode infinitamente nell'essere dominata dal suo predatore.
Poi improvvisamente mi gira, siamo uno di fronte all'altro, e incomincia a penetrarmi la figa con le dita, facendomi squirtare e godere ancora una volta.
Mi distendo sul divano, lui è accanto a me, godiamo per un attimo di quell'atmosfera magica, semplice ma come sempre ricca di sfumature, che ci avvolge. La sua presenza è per me un richiamo irresistibile, incomincio nuovamente a baciarlo, a mordergli dolcemente i capezzoli, a riempirmi le labbra di quel sapore unico.
Voglio che mi scopi ancora e ancora, viene sopra di me, me lo infila dietro sollevando le mie gambe sulle sue spalle, io incomincio a toccarmi il clitoride, lo guardo, in quel preciso istante perdo il controllo e lui, perfettamente consapevole che sto per venire, mi sussurra all'orecchio tutte quelle porcate che scatenano in me un orgasmo lunghissimo e violento.
- Apri la bocca e ingoia fino all'ultima goccia, voglio guardarti mentre lo fai, puttana... e non distogliere lo sguardo dal mio!
Gode, il suo piacere caldo, denso, viene accolto tra le mie labbra e lasciato scendere fino in gola.
Ci addormentiamo sfiniti, con la mente ancora pervasa da quei lunghi attimi di piacere, abbracciati e consapevoli di quello che, io e lui, siamo da sempre.