Racconti Erotici > Lui & Lei > Una storia vera 1 (L'Inferno)
Lui & Lei

Una storia vera 1 (L'Inferno)


di angelillo
13.04.2018    |    11.668    |    5 7.4
"Poi arrivò quella maledetta sera, lei era bella come sempre, lì a figa fuori che aspettava solo di essere trapanata, ma niente il mio pisello non si alzava, ..."
E' facile raccontare di una fantasia, molto più difficile descrivere una storia vera, in particolar modo se è capitata a te.
Ho vinto la timidezza e l'imbarazzo e ho deciso di scrivere la mia storia, sperando che possa aiutare chiunque si venisse a trovare nelle mie medesime condizioni.
Tutto ebbe inizio in una serata d'estate del 2006 in una famosa discoteca del litorale Romagnolo.
Fu lì che incontrai per la prima volta Mary una morettina niente male, terza di seno e un culetto bello tondo e sodo, la classica figa da mal di testa.
Tra di noi sbocciò subito un certo feeling, e dopo qualche uscita insieme arrivò la fatidica sera.
Trovai un luogo appartato dove parcheggiare la macchina e cominciammo a parlare del più e del meno, ad un certo punto mi avvicinai per baciarla, ma lei mi schivò dicendomi che voleva passare subito al sodo.
Cominciò a spogliarsi, via la maglietta, poi si tolse il reggiseno mostrandomi le sue belle tette sode, via i jeans, e infine si tolse il perizomino rosa mostrandomi la sua fighetta completamente depilata tranne che per una minuscola striscetta al centro.
Mi spogliai, liberai il mio cazzo già duro e mi buttai a pesce sulla sua figa, volevo leccargliela, assaporarne il suo gusto prima di scoparla, ma lei mi bloccò dicendomi che non gli piaceva il sesso orale né farlo e né riceverlo.
Rimasi un po sorpreso, ma lei cominciò a sgrillettarsi il clitoride e poi si infilò un dito dentro la passera, poi un altro ancora e infine mi chiese di trombarla.
Nonostante si fosse masturbata, la sua figa non era completamente bagnata e questo mi permise di sentire il mio cazzo che piano piano gli entrava dentro, che centimetro dopo centimetro gli apriva la sua calda fessura.
Cominciai a scoparla piano piano, mi sentivo stra eccitato e non volevo venire subito, ma lei cominciò a ,stringermi i fianchi ed a implorarmi di scoparla forte.
Aumentai il ritmo della scopata, la sentivo ansimare sempre di più, la sua figa era diventata un lago, non riuscivo più a controllarmi, sentivo il mio cazzo che voleva esplodere.
Con la scusa di cambiare posizione riuscii a rimandare l'orgasmo, ora era messa a pecorina, gli infilai di nuovo il cazzo in figa e cominciai a scoparla con tutta la forza che avevo.
In quella posizione riuscivo a vedergli il buchetto del culo e vedevo anche il mio cazzo che entrava e usciva dalla sua fighetta,feci appena in tempo a tirare fuori l'uccello e gli sborrai sulle chiappe.
I primi tempi furono fantastici con mega trombate, ma con l'andare del tempo sentivo che mi mancava qualcosa.
Avevo voglia di leccargli la passera, avevo voglia che mi facesse un bel pompino, ma anche solo che mi baciasse, provai anche a dirglielo, ma per lei queste cose erano tabù.
Poi arrivò quella maledetta sera, lei era bella come sempre,lì a figa fuori che aspettava solo di essere trapanata, ma niente il mio pisello non si alzava, da quel momento andai in crisi, ogni volta che lei si spogliava mi prendeva un ansia, cominciavo a sudare e il mio pisello non si alzava.
A quel punto lei mi disse che o ero gay o ero malato e che dovevo andare dal medico, non sapendo cosa fare e vergognandomi a morte di confidare una cosa simile al dottore, decisi di confidarmi con il mio amico fidato.
Lui mi disse di stare tranquillo e che aveva la soluzione del mio problema, lo vidi arrivare il giorno dopo con un fazzoletto con dentro qualcosa, era viagra,mi disse che lui lo prendeva sempre prima di scopare con la sua compagnia e non aveva problemi.
La sera stessa invito Mary a cena, con la scusa di andare in bagno ingoio il viagra, poi andiamo nel solito posto, lei si spoglia e io comincio a sudare, quella maledetta ansia si stava ancora impossessando di me, e niente il viagra non mi fa effetto e faccio l'ennesima figura di merda.
Dopo qualche giorno lei mi scarica via sms dicendo che si era incontrata con un suo ex e che provava ancora qualcosa per lui.
Per me si aprirono le porte di quel Inferno chiamato depressione, andavo a letto la sera sperando di addormentarmi per poi non svegliarmi più, FINCHE' ............
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 7.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Una storia vera 1 (L'Inferno):

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni