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trans

Isabel


di angelillo
13.06.2018    |    19.769    |    13 9.0
"Quel corpo estraneo nello sfintere non mi faceva male, ma mi provocava un leggero fastidio e un senso di pienezza, di lì a poco le dita diventarono 2 e il..."
Finalmente con Linda era tutto finito, niente più liti, insulti, bugie e tradimenti.
Mi rimaneva solamente da aspettare i tempi burocratici e dopo sarei ritornato single, libero in cerca di una nuova vita.
Mi sentivo più giovane, pieno di energie, e per festeggiare la liberazione da quella stronza di mia moglie decisi per una bella serata sesso, droga e rock' n' roll in una nota discoteca.
Purtroppo però le cose non andarono come avevo progettato e a metà serata mi ritrovai solo al banco del bar ad affogare i miei problemi nel Coca-Bacardi, dopo aver fatto incetta di 2 di picche.
Ad un tratto una voce strana attirò la mia attenzione, mi girai di scatto e mi trovai davanti una bella morettina dalla carnagione olivastra con le bocce in bella evidenza, che chiedeva al barista una Caipirinha alla Fragola.
Presi subito la palla al balzo e gli pagai il drink, entrammo subito in confidenza, lei mi disse di chiamarsi Isabel e di essere una Brasiliana che viveva in Italia da 4 anni, faceva la parrucchiera e che era stanca, e voleva andare a casa ma la sua amica che aveva la macchina si era dileguata con un tipo.
Gli dissi che l'avrei portata io a casa e lei incredibilmente accettò, mandò un messaggio alla sua amica e poi ci incamminammo verso il parcheggio della Discoteca, ma non mi reggevo in piedi, tra quello che avevo bevuto e la pastiglietta che mi aveva dato quel tale ero completamente fatto, continuavo a ridere ed aggrapparmi alle tette di Isabel.
Arrivammo alla macchina, mi sedetti sul sedile del passeggero e diedi le chiavi a Isabel che in pochi minuti arrivò davanti al suo appartamento, parcheggiò l'auto e mi invitò a salire a prendere un caffè per farmi passare la sbornia.
A fatica feci le scale, poi una volta dentro a quel mini appartamento sprofondai nel divano, mentre Isabel sparì nel nulla.
Ricomparve dopo qualche minuto in reggiseno e perizoma, rimasi subito affascinato dalle sue tette, saranno state una terza o quarta, ma erano veramente sode, era una figa da paura o almeno questo era quello che credevo, finché non si levò il perizoma EEEE SANTO CIELO, invece di trovarmi una bella fighetta mi ritrovai un cazzo mezzo moscio che mi ciondolava vicino al capo.
Lei mi afferrò la testa e mi disse : "Amore dai chupa il casso di Isabel"
Sentivo quella specie di lumacone che si strofinava sulle labbra, cercava di entrare, ma io tenevo la bocca ben chiusa fù allora che Isabel mi tirò i capelli e dal dolore fui costretto ad aprire la bocca e a fare entrare il suo pisello.
Sentivo la sua cappella calda che strisciava sulla mia lingua, non so nemmeno il perché ma mi misi a succhiargliela mentre lei mi teneva la testa, il suo cazzo faceva avanti e indietro nella mia bocca ed ad ogni passaggio lo sentivo sempre più duro fino a farmi quasi soffocare.
Poi finalmente lo tolse, credevo che il mio calvario fosse finito e invece lei mi disse : "Amore fai provare culo".
"Ma te sei scema " gli risposi io, lei mi afferrò un braccio e cominciò a girarmelo facendomi un male cane, mi ritrovai messo a 90 davanti a lei, Isabel mi tolse pantaloni e mutante, si mise un dito in bocca e poi me lo infilò dritto su per il culo.
Quel corpo estraneo nello sfintere non mi faceva male, ma mi provocava un leggero fastidio e un senso di pienezza, di lì a poco le dita diventarono 2 e il culetto cominciò a farmi un pò male, ma fu solo l'inizio.
Sentivo il suo cazzo che si strofina sulle mie chiappe, mi ribellai e cominciai a scalciare non volevo essere inculato, ma fu tutto inutile l'alcool mi aveva prosciugato le energie ed era impossibile sfuggire alla presa di Isabel, mi rassegnai quindi a prenderlo in culo.
Il suo uccello premette contro il mio buchetto poi sentii la sua cappella che piano piano entrava dentro di me, poi si fermò, avevo il culo troppo stretto e il suo cazzo sebbene fosse piccolo non riusciva ad entrare completamente dentro di me.
Isabel però non si diede per vinta, voleva proprio farmi e continuava a spingere finché il mio povero culetto cedette di schianto,un dolore atroce, tanto da farmi piangere e poi sentii il suo bastone che mi attraversa il culo arrivandomi in pancia.
La pregai, la scongiurai di togliermelo, ma lei invece cominciò ad incularmi a sangue sentivo il suo cazzo che mi entrava tutto fino a sentire le sue palle che mi sbattevano contro le chiappe,mi stava spaccando in 2, che male ragazzi.
Ad un certo punto successe qualcosa di strano, il culo non mi faceva più male e cominciavo a sentire il mio cazzo che si ingrossava.
Ma che mi stava succedendo ?. Mi stavo eccitando a prenderlo in culo come le troie ? Cercai di combattere questa cosa, ma quando Isabel cominciò ad accarezzarmi l'uccello mi abbandonai completamente a lei.
AHHHH avevo il suo cazzo in culo che mi massaggiava la prostata, e le sue mani sapienti che mi stavano segando e godevo, gli venni in mano quasi subito e lei mi infilo le sue dita intrise della mia sborra in bocca, gli sbocchinavo le dita e sentivo il sapore del mio sperma in gola mentre il suo pisello continuava a sfondarmi per bene il culo ah che goduria.
La sentivo sempre più eccitata, mi teneva con tutte e 2 le mani i fianchi e il suo cazzo mi dava colpi talmente potenti da farmi venire i brividi su tutto il corpo, poi sentivo il suo bastone che cominciava a pulsare dentro di me e infine un liquido caldo mi ha riempito lo sfintere, mi ero fatto sborrare dentro come le troie.
Crollai sul divano sfinito per poi risvegliarmi in pieno giorno e in stato confusionale, dall'altra parte della sala una voce che mi disse "Buongiorno dormiglione" attirò la mia attenzione, era Isabel e cominciai a ricordarmi tutto.
"Ma cosa è successo " gli chiesi.
"Come non ricordi ?" rispose lei.
"Si mi hai infilato il tuo coso dentro di me "gli dissi
"No amore, tu hai infilato tuo coso dentro di me" replico lei.
Cominciai a pensare che fosse stato tutto un sogno e che per fortuna avevo ancora il mio culetto vergine, poi la salutai e mi avviai verso la macchina, aprii la portiera e andai per sedermi, AHIA avevo il culo che mi faceva un male cane, altro che sogno quella bugiarda puttana mi aveva sfondato per davvero.
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