Racconti Erotici > Lui & Lei > Una storia vera 2 (Il Purgatorio)
Lui & Lei

Una storia vera 2 (Il Purgatorio)


di angelillo
24.04.2018    |    4.126    |    0 9.9
"Infatti un mio amico stanco di vedermi in questo stato, pensò bene di organizzare un'uscita a quattro, io, lui, la sua ragazza e un amica di quest'ultima..."
Se avete letto la prima parte di questo racconto saprete benissimo che stavo attraversando un periodo molto infelice della mia vita, ma le cose da lì a poco sarebbero cambiate.
Infatti un mio amico stanco di vedermi in questo stato, pensò bene di organizzare un'uscita a quattro, io, lui, la sua ragazza e un amica di quest'ultima.
Venne la sera dell' incontro, passai a prendere il mio amico mentre la sua ragazza passava a prendere la sua amica, e poi ci saremmo trovati in un ristorantino che aveva prenotato per l'occasione.
Dopo un bel po' di attesa arrivò la ragazza del mio amico con la sua amica Valentina,una ragazza piccola con un viso tondo, capelli lunghi castani ma sopratutto due tettone enormi e un sedere decisamente importante, insomma se avesse avuto una ventina di chili in meno sarebbe stata una bella figa.
La serata passava via in allegria ma ad un certo punto il mio amico disse che era stanco e se potevo accompagnare io a casa Valentina così lui sarebbe andato a casa con la sua ragazza.
Gli dissi che non c'era nessun problema e anche Valentina accettò, così di lì a poco restammo soli.
Tra una battuta e una bevuta si fece tardi, uscimmo dal ristorante, salimmo in auto e ci avviamo verso la casa di Valentina, quando ad un certo punto mi chiese se volevo vedere il posto dove lei da bambina passava le serate estive a vedere le stelle con i suoi, gli dissi che andava bene e lei cominciò a farmi da navigatore, dopo poco ci trovammo in un posto isolato in mezzo al nulla, solo coltivazioni di granoturco dappertutto.
Mi fermai in uno spiazzo e lei subito si avvicinò e mi infilò la lingua in bocca, cominciamo a limonare, era talmente infoiata che più che baciarmi sembrava che volesse divorarmi.
Ad un certo punto si stacca e mi chiede:
"Ti va se diventiamo trombamici ?"
"Tromba cosa ?" chiesi io stupito.
"Che stiamo insieme solo per farlo" disse lei un po' imbarazzata.
A quel punto non so neanche il perché mi scappò questa confessione.
"Mi sa che non hai scelto bene, infatti la mia ex mi ha lasciato perché non mi tira più il pisello".
Lei mi guardò e poi senza dire nulla cominciò a sbottonarmi i jeans, io rimasi lì fermo immobile mentre sentivo che mi stava tornando la solita maledetta ansia, lei poi infilò la mano nelle mie mutande e mi tirò fuori l'uccello, si abbassò e prese in bocca il mio cazzo ancora moscio, aveva una bocca veramente calda ed era una goduria sentire la sua lingua che mi passava sulla cappella e poi via ancora dentro in gola.
Ad ogni slinguazzata sentivo il mio pisello che s'ingrossava e più si faceva duro e più lei me lo sbocchinava, sentivo che non sarei durato molto, ma per fortuna lei si fermò per cercare qualcosa nella borsetta, tirò fuori un profilattico e mentre l'indossavo lei cominciò a spogliarsi, via la maglietta, via il reggiseno e tiro fuori due tettone enormi, cioè solo nel film porno avevo visto dei meloni del genere, mi allungo per afferargliele ma sono talmente grandi che non mi stanno in mano, mi avvicino e comincio a leccargli il capezzolo che subito diventa turgido, era talmente grande che sembrava un cazzettino in miniatura.
A quel punto lei mi spinge contro il sedile e comincia a togliersi i jeans, e poi la mutande Ehhhh Santo Cielo !!!
aveva la foresta amazzonica in mezzo le gambe, aveva la passera talmente coperta di pelo che non si vedeva nemmeno il taglio.
Non so se era per quelle tettone o per quella passerona pelosa, ma avevo il cazzo che stava esplodendo dalla voglia, lei cominciò a sputacchiarsi in mano e a sditalinarsi, non resistevo più, poi finalmente si posizionò sopra il mio cazzo e se le fece entrare tutto in figa.
Cominciò a cavalcarmi lentamente come una fidanzatina, ma dì li a poco aumentò decisamente il ritmo, si mise a scoparmi come una troia in calore ansimando e sballottando quelle enormi tette davanti a miei occhi, sentivo la sua figa che sbrodolava dappertutto sentivo tutto il suo peso che mi schiacciava la pancia togliendomi quasi il respiro, ma sopratutto stavo godendo come mai prima di allora.
Cercai di trattenermi il più possibile ma alla fine sborrai urlando, lei si mise a ridere poi scese dal mio cazzo e cominciò a pulirsi la passerona.
Mi tolgo il profilattico pieno del mio sperma e sento lei che mi fa:
"Avrei ancora un po' di voglia, non è che potresti leccarmela un po'?".
La mia lingua cominciò a farsi strada in quel immenso cespuglio che aveva tra le gambe, poi alla fine trovo le sue grandi carnose labbra, trovo il suo clitoride e comincio a leccarglielo per bene, e lei gradisce, eccome se gradisce, mi prende la testa e me la tiene schiacciata alla sua figa quasi come se volesse mettersela dentro.
Nonostante il sapore molto forte della sua passera e la scorpacciata di pelo che mi ero fatto continuavo a leccargliela, lei ansimava e si contorceva sempre di più finché non raggiunse l'orgasmo scalciandomi.
Con lei il mio cazzo era tornato vivo, trovava sempre il modo di farmelo venire duro, la depressione e l' ansia erano ormai solo un brutto ricordo FINCHE' ...........
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Una storia vera 2 (Il Purgatorio):

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni