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Lui & Lei

...piacevoli ordini...


di Membro VIP di Annunci69.it ilfuocodentro
26.11.2024    |    94    |    0 8.0
"Senti la verga penetrarti lentamente infilandosi a poco a poco nella tua intimita’, facendosi strada facilmente tra i tuoi umori gia’ copiosi..."
É turgido, dritto come non mai davanti al tuo viso. Riesci a distinguere con precisione le piccole vene gonfie di sangue che corrono sul tronco possente, i piccoli rigonfiamenti sotto la corona del glande, la pelle tesa della cappella esposta a pieno nella possente erezione, nuda e violacea. Il frenulo é teso, quasi biancastro, nella tensione a stento tiene l’enorme glande che non dista piu’ di un centimetro dalle tue labbra. Lo scroto, glabro e percorso da innumerevoli rughe, è altrettanto gonfio, pieno di seme biancastro in ebollizione pronto ad essere lanciato in fondo alla tua gola.
In secondo piano il mio viso che ti guardo compiaciuto, sei accovacciata fra le mie gambe e sotto il mio possente scettro pronta a ricevere qualsiasi piacere. Nuda con le autoreggenti nere i tacchi, rossi per l'occasione e con i  tuoi splendidi seni eretti aspetti con ansia i miei ordini che non tardano ad arrivare...tutto perfetto come abbiamo organizzato via telefono...
Questa mattina infatti non sei andata in ufficio, ma direttamente all'indirizzo indicato, dove hai trovato me ad aspettarti. Un filo di trucco e il rossetto rosso. Arrivata all’indirizzo prescelto verso le nove e dopo aver suonato, entri nella casa che sembra vuota. Passi il soggiorno, la cucina fino ad arrivare ad un lungo corridoio dove, in fondo, ti aspetto. Sono semplicemente nudo, con un’erezione moderata.
“sai cosa sei venuta a fare” ti dico... annuisci convinta... Ti stringo subito a me afferrandoti con le mani piene le natiche togliendoti immediatamente il fiato. Ti porto (o forse meglio dire ti trascino) in una camera circondata da specchi con una grande vetrata sul giardino, senza protezione di tende e con una piena luce che inonda l’interno. Mi siedo sul bordo del grande letto coperto da un solo lenzuolo. “spogliati”...  esegui togliendoti davanti a me prima le scarpe e subito dopo il vestitino leggero... “spogliati” ripeto... Ti senti stordita ed eccitata come la prima volta, ma adesso più consapevole di quello che sarebbe successo… Ti sfili quindi il reggiseno senza pudore davanti a me, liberando i seni al mio sguardo... Ti togli poi il perizoma, chinandoti ma rimanendo frontale rimanendo tutta nuda con sole le autoreggenti alla mia vista. “inginocchiati davanti a me” ti dico secco seduto sul letto aprendo contemporaneamente le gambe ed esibendo, oltre all’asta eretta, lo scroto gonfio di seme. Tu esegui, ti accoccoli fra le mie gambe mettendo in primo piano il pene che nel mentre ha gia’ assunto un’erezione potente...
Rimani per lunghi attimi in attesa, concentrando la vista sulle vene rigonfie che fasciano l’asta e sfociano in un glande turgido e gia’ violaceo. “prendilo in bocca”, esegui, sormontando con la testa il mio fallo e dischiudendo le labbra al passaggio della calda punta. Ti riempi la gola con la mia carne. “immobile” ti ordino ed tu ancora una volta esegui sentendoti il glande premere la gola, la saliva scendere copiosa traboccando al di fuori e bagnando lo scroto. Giri un attimo lo sguardo e vedi che gli specchi attorno rimandano la tua immagine oscena, chinata sopra di me con le gote rigonfie e le mie mani sulla tua nuca pronte a respingere ogni tuo tentativo di rilasciare il mio sesso. Rimani li per un po’ di tempo sentendo il tuo respiro mozzarsi ad ogni tentativo di maggiore penetrazione e la mandibola che inizia a farti male divaricata dal gonfiarsi del pene all’interno della tua bocca.

I tuoi capelli tenuti in una coda posticcia dalle mie mani non nascondono l’immobile fellatio e nulla del tuo fantastico corpo nudo é sottratto alla mia vista e al riflettersi degli specchi. La stanza é molto luminosa e la luce della mattina aiuta a distinguere ogni particolare, anche se la tua vista é sostanzialmente costretta sulla mia pancia e sul ventre glabro che corona la radice del pene. Io invece ho una visione privilegiata, della tua testa china su di me, del tuo sedere riflesso dallo specchio della parete posteriore, dei tuoi seni pendenti e del mio membro affondato nella tua bocca.

Inizi a fare fatica a respirare e molta saliva scende anche sulla moquette per cui rilascio la presa consentendoti a malincuore di estrarre l’asta dalla tua bocca. Il pene, uscendo, provoca una sorta di schiocco. “leccalo” e non puoi che eseguire partendo dallo scroto teso che impera a livello dei tuoi occhi e salendo con la punta della lingua lungo l’asta per giungere dopo un piacevole percorso al frenulo biancastro dove indugiare con piccoli baci e suzioni. E poi giu’ fino a prendere in bocca un’intero testicolo e succhiarlo mordicchiandone la pelle spessa, rilasciandolo e sottoponendo l’altro allo stesso trattamento… e poi di nuovo su, aiutata dalla copiosa saliva che ha ricoperto il mio sesso ritornando fino al glande pulsante per dischiudere a poco a poco le labbra e farlo penetrare all’interno della tua bocca, graffiandolo dolcemente con gli incisivi e lasciandolo correre fino in fondo alla gola… per poi ancora farlo uscire a poco a poco con un nuovo schiocco che, nel silenzio della casa, rimbomba sui muri e sugli specchi. Un filo di bava rimane a testimone dell’avvenuto connubio fra le tue labbra infuocate e la punta del mio pene sempre piu’ enorme….
Ora, con la verga pulsante, ti prendo sotto le braccia e ti aiuto ad rialzarti alzandomi a mia volta. Mi pongo questa volta dietro di te frapponendoti fra me ed il letto e con una piccola spinta ti faccio appoggiare con le braccia tese al bordo del letto, preparandoti quindi ad essere presa da dietro. Senza indugiare oltre appoggio la punta del pene fra le tue grandi labbra, aggiustando l’altezza della tua vulva al mio bacino facendoti allargare leggermente le gambe e facendoti inarcare la schiena appoggiando le mani alle tue spalle e tirandoti a me. Senti la verga penetrarti lentamente infilandosi a poco a poco nella tua intimita’, facendosi strada facilmente tra i tuoi umori gia’ copiosi. Completata la penetrazione, percepisci nitidamente il mio scroto appoggiarsi al tuo clitoride, resto immobile per un attimo continuando a spingere solamente con il bacino per poi lentamente ritrarre la verga quasi fino ad estrarla del tutto, stuzzicandoti per qualche istante l’entrata della vagina con il bordo della cappella in un piccolo e piacevole andirivieni. Poi, d’un tratto, affondo deciso la spada di carne al tuo interno facendoti urlare di piacere misto dolore ed iniziando un amplesso frenetico ritmato da potenti colpi di bacino che fanno crescere in te il godimento di sentirti immensamente posseduta dal mio pene rigonfio. Gli specchi rimandano l’immagine dei tuoi seni ballonzolanti sotto i miei colpi ben assestati e la tua schiena inarcata nel trarre ogni millimetro del bastone di carne che ti penetra furioso. Sono completamente concentrato a possederti e vedi riflesso il mio sguardo farsi sempre piu’ lontano via via che il piacere monta, segno dell’orgasmo imminente. La tua figa é in fiamme e pulsa all’unisono con i colpi di verga, il clitoride sempre più gonfio stimolato dallo scroto che sfrega sempre piu’ intensamente nella tua intimita’. Le gambe sono tese, i muscoli contratti quasi dolorosi cosi’ come le braccia che a fatica sorreggono il mio impeto. L’orgasmo monta e monta e sta invadendo ambedue, confondendo gli animi e le parole e strappando via via urla di piacere intenso. Il tuo arriva improvviso ed esplode virulento all’interno della vulva con un calore intensissimo che contrae tutti i tuoi muscoli... una stretta decisa delle tue pelvi all’organo del tuo torturatore, mentre i  seni offrono come non mai due capezzoli violacei e quasi fermi nel loro turgore nonostante i colpi possenti inferti da dietro il tuo corpo. Arrivo anche io un attimo dopo e senti distintamente durante il tuo orgasmo la mia verga imbizzarrirsi e gonfiarsi al tuo interno per poi sfilarsi di colpo. Nello girarti distingui perfettamente l’imminenza della mia eiaculazione che, portata vicino al tuo viso, sfocia in diversi spruzzi densi e potenti che ti colpiscono negli occhi e nella bocca.

Ti afferro mentre ancora appoggiata al letto nella medesima posizione utilizzata per la penetrazione, costringendoti con il viso ancor piu’ vicino alla mia verga. “puliscimi” ti dico e tu sembri felice di ubbidire ai mie comandi perentori, leccando le ultime gocce di sperma che fuoriescono dal mio pene e ripulendo la cappella ruotando con la lingua attorno alla corona del glande. “bevi” e bevi il mio seme che ti ha inondato il viso aiutandoti con la mano a portare il liquido denso verso la bocca...
“baciami"...
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