L'insegnante di musica ... come tutto ebbe inizio

Settimana scorsa finalmente mi decido, erano mesi che ci riflettevo sul fatto di iscrivermi ad un corso di musica per imparare a suonare la chitarra. Il mio sogno sin da ragazzo, sono sempre stato portato alla scrittura e già mi vedevo a comporre testi musicali da superstar, ma, purtroppo, per svariati motivi e sicuramente anche per pigrizia, non lo avevo mai fatto.
Era giunto il momento, d'altronde la mezza età porta anche a questo, ti liberi un po' da tanti vincoli ed osi dove non l'avevi mai fatto. Quindi dopo diverse ricerche in internet avevo compiuto la mia scelta, una scuola musica vicino a dove abitavo dalle parti di Cusago. Chiamo la segreteria e fisso un appuntamento per il giorno dopo alle 16.
All'indomani come stabilito mi presento al colloquio conoscitivo, spiego bene il mio intento, ed il fatto che devo partire da zero in fatto di chitarra, per cui dovrò essere seguito da un insegnante, sicuramente, dotato di molta pazienza. Sbrigo le pratiche burocratiche e vengo accompagnato in sala musica per la lezione di prova.
Appena si apre la porta della sala ho come una visione, un ragazzo sulla trentina, bellissimo, un viso angelico incastonato in una folta e lucente capigliatura bionda, due occhi estremamente chiari quasi smeraldo, un fisico longilineo, una pelle chiara. Mi saluta e si presenta si chiama Francesco, pure il timbro vocale è affascinante, sono del tutto rapito dalla sua presenza, non capisco molto di ciò che mi dice e probabilmente sto facendo una figura da imbecille ma non mi interessa. Penso solo a lui, a come potrebbe essere da Francesca, è sprecato, assolutamente, solo a fare l'uomo, penso che potrebbe essere una splendida Bo Derek.
Mi riprendo un attimo e gli spiego che sono lì per imparare due accordi con la chitarra, che ho sempre avuto il desiderio sin da ragazzo, purtroppo, mai messo in atto. Mi passa una chitarra, mi mette davanti uno spartito e mi fa vedere come impostare delle note : " SI -LA-DO" ... ma guarda che caso. Comunque è bravo, ci sa fare, gli faccio capire che sono intenzionato ad iniziare il corso, lui mi informa che sarà due volte a settimana, il martedì ed il venerdì alle 19, annuisco, lo saluto e passo in segreteria per sottoscrivere il tutto.
Pago e mi dirigo al parcheggio, arriva di corsa Francesco, per dirmi se avevo già una chitarra con cui esercitarmi a casa, e che se volevo per poco poteva darmene una lui, già usata ma utile allo scopo, mi andava bene, ma non l'aveva con sé, quindi gli proposi di accompagnarlo a casa così avrebbe potuto darmela.
Nel tragitto verso casa sua, al principio ci fu un po' di imbarazzo, poi io me ne uscì con una provocazione " chissà quante donne devi avere Francesco, per bello come sei, avrai solo l' imbarazzo della scelta!" Ci fu un momento di gelo, poi mi guardò e rispose " in realtà no, sto uscendo da poco da una storia durata 5 anni, e lui non era certamente una donna, ma un uomo più maturo di me"
Mi affrettò subito a scusarmi, ma in realtà come potevo saperlo, anche se poi quelli così belli, sin da ragazzini sono oggetto di attenzioni morbose di uomini più adulti, spesso portati a diventare estremamente vanitosi e indirizzati ad atteggiamenti un po' femminili.
Mi conforto' dicendomi che non c'era problema, ma se per favore, potevo cambiare argomento. Va bene, cambio radicalmente argomento e gli domando per quale squadra tifa, ma pure qui sbaglio, perché l'unico sport praticato,se così si può dire, è stato danza classica e per qualche anno nuoto. Ok, non è serata di conversazione, e per fortuna siamo arrivati a casa sua, a metà strada tra la scuola di musica e casa mia, ottimo direi. Lui scende e mi chiede di aspettarlo, mentre lo vedo andare via noto un particolare che mi era sfuggito, ha due natiche sode e muscolose, come quelle dei ballerini, caspita penso tra me e me, questa può diventare davvero una splendida Francesca