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L'insegnante di musica ... l'amore mi fa paura


di Cazzettino72
31.08.2022    |    76    |    3 8.0
"Già, stava succedendo, mi stavo innamorando di Francesco, aveva tutto quello che più mi piaceva, se pensavo ai momenti insieme mi diventava duro, anche solo ad immaginare un suo bacio mentre le..."
Già, stava succedendo, mi stavo innamorando di Francesco, aveva tutto quello che più mi piaceva, se pensavo ai momenti insieme mi diventava duro, anche solo ad immaginare un suo bacio mentre le appoggiavo un dito dietro, e quanto le piaceva. Si pensavo costantemente di farla diventare Francesca, ed in parte già lo era, il corpo flessuoso, bei fianchi, peli chiari, pochi, sotto già si depilava da sempre e poi davanti aveva un affarino minuscolo, che scompariva nel modo in cui lo sistemava nelle mutandine. Vestiva con intimo femminile abitualmente, ed in alcune occasioni in cui le avevo imposto di uscire completamente en femme, ero dovuto quasi venire alle mani dallo stuolo di corteggiatori che si era procurata. Ma, purtroppo, rimaneva ancora un ostacolo, godeva ancora da maschio e non lo sopportavo questo. Continuavo a dirle che il suo modo naturale per godere era prendendolo in culo, che era la sua vera parte attiva e solo attraverso quello stimolo primario avrebbe dovuto godere successivamente, magari sgocciolando come se avesse una sorca davanti, solo in quel modo od al massimo sgrillettandosi. Decidemmo insieme di seguire un percorso che l'avrebbe portata a godere in quella maniera, quindi partendo da stimoli anali costanti e con l'impossibilità di usare le mani o smanettarsi il coso. Di giorno oltre a dovere usare, sempre, intimo femminile avrebbe dovuto tenere un plug anale, almeno per tre ore nell'arco della giornata, ed indossare una chastity bag, la gabbietta per l'uccellino tanto per intenderci, ed inoltre, ovviamente fare sempre pipì da seduta. La sera, quando non ci vedevamo, fare hot-chat, prima di farlo però indossare sia intimo che abbigliamento femminile, legarsi i lunghi capelli biondi con uno chiffon, usare un dildo a ventosa su cui si sarebbe seduta durante tutta la chat e la solita gabbietta per non toccarsi e venire con il pisellino impossibilitato ad ergersi, come se fosse un clitoride un po' più grosso. Ovviamente durante la chat la dovevo portare ad eccitarsi e lo sproloquio spesso funzionava come l'idea di essere destinata a godere in un ruolo passivo. Le dispiaceva un po' quando le dicevo che era una "troia bisognosa di prendere tanti cazzi, che solo il mio non era sufficiente", diceva che " non è vero, a me basti solo tu, mi emozioni quando mi baci, mi emoziona il tuo pensiero, quello che mi fai fare, come mi tocchi, o mi guardi, sento che vuoi me, ti piaccio io, non solo l'idea di scopare, penso di amarti, sono innamorata di te"
Già, mi ero innamorato anch'io di Francesca e la cosa mi spaventava e non poco, dovevo trovare un modo per allontanarla, un lato del suo carattere che mi avrebbe instillato dubbi e quindi deluso. Cominciai parlandole di donne, vere donne, che mi piacevano per la loro femminilità, con cui avevo fatto cose alla luce del giorno, situazioni normali da vivere in compagnia di amici, coppie di amici, cosa che non avremmo mai potuto fare io e lei. Cominciarono ad emergere in lei elementi di gelosia, comportamenti sospettosi, a volte, alcune sere, appositamente non rispondevo al cel per alimentare questa sua paranoia, volevo portarla a commettere delle azioni sbagliate a mostrare la sua insicurezza e vulnerabilità, ed, ovviamente, questo avvenne.
Una sera in cui ero a cena a casa sua, e come al solito mi aveva rapito con la sua bellezza, la sua cucina e la sua passione, dopo aver fatto l'amore, lasciai volutamente il mio smartphone sul comodino, in bellavista, e senza aver attivato il PIN, e andai a fare la doccia. Accesi la doccia ed aspettai qualche minuto, per poi tornare, furtivamente in camera da letto, ed eccola, era lì che spiava il mio telefono, " cazzo fai Frà, perché stai curiosando sul mio cel, lo sai che questo mi fa molto male, perché vuol dire che non mi credi più, non ti fidi di me, vuol dire che quello che abbiamo appena fatto non era amore vero, e questo toglie molto a ciò che provo, ora sento solo un grande vuoto, e mi sento nuovamente solo com'ero prima di incontrarti " Mi rivestì in fretta, lei era tutto un " mi dispiace, perdonami, non dovevo farlo, scusami, cosa vuoi che faccia, chiedimi qualsiasi cosa" , non la degnai di uno sguardo, e con la faccia peggio di quella di un cane bastonato me ne andai via con lei che disperata piangeva in maniera convulsiva.
Mentre ero in macchina che stavo tornando a casa pensavo a quella sua ultima frase" chiedimi qualsiasi cosa" certo l'avrei fatto sicuramente, avevo raggiunto il mio scopo e sotterrato la purezza del mio sentimento
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