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Simone visto da Simone, parte 2


di Superperv
21.02.2024    |    1.221    |    0 6.5
"La doccia, e poi ancora lui, poi il suo cazzo maestoso nel mio culo devastato dagli zii, e quindi un nuovo piacere di totale sottomissione al mio severo Dio..."
Da mesi vivo con Andrea, so che senza di lui il mio destino sarebbe pessimo, e non riesco a immaginare una vita senza di lui, ho bisogno di lui come dell’aria.
Ho accettato ogni sua regola, anche quelle più severe e difficili da rispettare.
Io come Simone di fatto non esisto più, non ho neanche il mio nome, non mi è permesso usarlo, e nessuno lo usa per parlarmi.
E questo mi eccita, come mi ha eccitato quando il secondo giorno Andrea mi ha presentato Mamadou e Ruslan, il domestico africano ed il suo tuttofare serbo.
Sono due uomini alti e muscolosi, uno nero come il carbone, l’altro biondo e tatuato, aria da criminale, ex mercenario, sa torturare da professionista.
Mamadou mi ha inculato appena mi ha conosciuto, ha un membro gigantesco, ricordo il male, era il mio secondo cazzo, da vergine a puttana in 24 ore.
Ruslan lo ho incontrato ore dopo, anche lui molto dotato, da subito ha fatto capire che vuol vedermi soffrire
E mi ha chiavato apposta in modo violento, sapendo che il giorno prima ero vergine, che il mio ano era davvero in fiamme e gonfio.
Ho goduto, ma non tanto per lui, quanto perché Andrea che si eccitava alle mie lacrime di vergogna e dolore.
Lo stesso giorno il mio pene è stato circonciso, a spese di Andrea, ed anche ingabbiato in uno strumento che ne impedisce l’erezione, una sorta di gabbietta in cui il pene può aumentare di volume solo poco e non erigersi.
I punti si sono rimarginati in circa 15 giorni, dopo di che appena apposto sono stato masturbato da Mamadou, con un guanto rugoso, eiaculavo, ma non sentivo il reale piacere delle mie seghe, era per farmi svuotare ed alla sesta sborrata il cazzo mi faceva solo male.
Ho anche il pube senza peli, sembro me stesso di qualche anno fa.
Ho imparato a leccare gli stivali, sia di Andrea, sia di qualsiasi ospite suo, loro parlano, e salvo diverso ordine io lucido i loro stivali con la lingua, o passandoci sopra le mie pale tenute allungate da un peso cilindrico attorno allo scroto.
Il mio cazzo è ingabbiato, e la frustrazione di non potermi toccare, di vedere negato il mio lato maschile mi rende ancora più voglioso di essere posseduto, sento pulsare il pene, e poi lo sento tornare giù, e da questo godo ed esplodo di piacere ad ogni inculata.
Certo Mamadou e Ruslan sono parte della famiglia, ma la prima volta in cui sono stato passato fra Padroni, per culo e bocca, sconosciuti totali, ammetto che mi sono sentito in difficoltà.
Erano sconosciuti totali, invitati da Andrea per far loro conoscere il sottoscritto.
In tutto erano in 6, la prima volta, andavano dai 40 ai 70 anni, 4 erano uomini, se non belli, quantomeno attraenti, due decisamente no.
Succhiarli e prendere i loro cazzi in culo è stata dura, in quel momento ho capito che io amo il cazzo di Andrea, non qualsiasi cazzo.
Ma se lui lo ordina, allora va bene, e sapere che lui mi guardava mi ha eccitato, non tanto da avere un orgasmo, ma abbastanza per farmi agire più da puttana.
E poi quando mi ha chiavato lui, nonostante il culo aperto e irritato dai 6 cazzi presi prima, ho goduto come una vacca, ho avuto un orgasmo magnifico, ero umiliato, mi ero sentito davvero annullato, e ora ero io che mi annullavo per Andrea, e mostravo a tutti come lui sa far godere il suo piccolo rottinculo.
Nelle settimane ho anche avuto modo di scoprire cosa c’è nella cantina delle punizioni.
Credetemi c’è di tutto
E lì ho avuto alcuni degli orgasmi più intensi. L’estrema sofferenza degli elettrodi sui coglioni o la sonda nell’uretra connessa ai cavi, sentire il corpo che si inarca, lo spasmo dei muscoli, sapere che andrà avanti e poi sarei stato frustato e quindi finalmente posseduto da Andrea e da altri, ecco tutto questo mi ha fatto sentire sperato dal mio corpo, ha fatto fluttuare la mia mente, mi sono sentito al mio esatto posto.
Ogni giorno che passa sento il legame con Andrea crescere a dismisura, solo sentire il suo odore mi fa sentire felice, sento la gioia di appartenergli, di annullarmi e di essere un piccolo animaletto per il suo piacere.
Sono il suo orinatoio, se con gli amici gioca a carte e non vuole alzarsi, sono la bocca in cui lasciar cadere la cenere dei sigari, sono il suo poggiapiedi, il suo cucciolo da fottere, punire, ed educare.
E nel contempo godo di quando mi coccola e di quanto mi vizia, godo dei ristoranti, dei vestiti che sceglie, della casa, del fine settimana al mare, insomma amo essere una cosa di sua proprietà.
C’è stato un attimo di crisi, quando mi ha detto che voleva vedermi usato dai miei zii, loro sono le persone che odio di più sul pianeta, odio quanto riescano a ferirmi, e mi urta e fa male l’idea di dargli la soddisfazione di incularmi e di poter dire che sono solo un marchettaro succhiacazzi e che appena Andrea si stufa finirò sul marciapiede.
E così ho detto di no, per due giorni ho girovagato, ma il pensiero di Andrea, il bisogno disperato di essere suo, la tristezza di poterlo aver perso hanno avuto il totale sopravvento, ed ho capito che non c’è nulla che non farei per lui.
Sono tornato, ed è successo.
Oreste e Guglielmo hanno avuto la loro totale soddisfazione, ed hanno avuto quello che non avevano avuto il coraggio di prendersi con la forza, e dire che avrebbero potuto farlo, non avrei avuto scampo.
Ma hanno avuto paura, paura di nonna, o paura che si sapesse, o chissà di che altro. In quell’attimo li ho visti deboli, e mi sono chiesto perché li avessi temuti tutta la vita.
L’attimo dopo lo ho ricordato perché li temo ancora, le loro parole, i loro insulti, la pesantezza delle loro sberle, la violenza dei loro cazzi, il male anche di un singolo pungo in pancia tirato da uno di loro mi hanno fatto tornare in mente la mia infanzia e gli ultimi anni..
Mi hanno stuprato per ore, mi hanno fatto ammettere di tutto, mi sono scusato con loro per non avergli dato il culo vergine, per essere un rottinculo, una vergogna totale.
Andrea ha guardato e sogghignato sapere che si eccitava, e che dopo lo avrei avuto, sarei stato suo, mi ha fatto stringere i denti e resistere
Non so quante volte sono venuti fra culo e bocca, so solo che quando sono andati via ero esausto, anche umanamente, sapevo che quello che avevo fatto era quasi incesto, che andavo perdendo ogni traccia di dignità, e mi misi a piangere dal male e dal senso di sconfitta.
In quell'istante ho capito cosa sarebbe stata la mia vita tornando a casa con loro e con la nonna, ho capito cosa mi aspettava, solo stupida brutalità, niente a che fare con quello che vivevo con Andrea.
Le mani di Andrea, i suoi baci, sentirmi dire da lui che ero stato un bravo schiavo ubbidiente mi ha ringalluzzito, e poi mi ha portato in braccio in bagno.
La doccia, e poi ancora lui, poi il suo cazzo maestoso nel mio culo devastato dagli zii, e quindi un nuovo piacere di totale sottomissione al mio severo Dio Padrone, sentivo che ormai non potevo separarmi da lui, lo avevo dentro, mi penetrava mente e culo assieme, e quindi venni con un orgasmo di culo e di testa, senza ritegno.
Mentre mi addormentavo mi chiesi cosa mai mi aspettasse per il futuro, cosa si agitava nella mente di Andrea.
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