Gay & Bisex

Tariq


di Superperv
13.03.2024    |    5.782    |    9 8.8
"Il tipo, però, volle anche fare foto, e così Roy, immortalato nel suo fulgore di giovane maschio arabo, emergeva come un miserabile prostituto che, per..."
Ieri sera ero a parlare con Sirio, quando ci ha interrotti Roy, mio fratello grande, pare che mamma ci cerchi entrambi, pare ci siano brutte notizie su babbo.
Già, papà. Lui era un vero bravo uomo, mai stato osservante, però.
Era sottufficiale dell’esercito e si beava di come parlasse bene francese, e aveva sempre preteso che lo imparassimo come si deve, non da marocchini mezzi morti di fame.
Lui e mamma erano una bella coppia, lei devota e sempre coi vestiti tradizionali, l’aveva sposata giovanissima e non si era preoccupato che fosse povera e semianalfabeta: era bellissima, e di un candore d’animo che non so in quanti abbiano mai visto.
Il problema era che lui beveva, beveva come una spugna. Si comprava Mahia di sottobanco, che detto così uno potrebbe pensare a un liquore da mille e una notte, ma mica è vero, oggi è alcool adulterato, roba pericolosa e fortissima.
E bevendo si è rovinato, mamma è emigrata, lasciandosi indietro lui e noi, mano a mano ci ha fatti raggiungere lei in Italia.
E per vivere qui lei fa le pulizie di scale e case private, poi fa dolci che consegna a un paio di locali, e qualsiasi cosa possa trovare,, è instancabile, d’altro canto ha da mantenere noi, cioè i suoi sette figli, sei maschi e una femmina.
O meglio alcuni di noi. Roy, ad esempio, si arrangia fra spaccio, furti, qualche marchetta, Ahmed è tornato in Marocco ed è religiosissimo, si occupa lui di babbo, Mohamad lavora in fabbrica e sta con un' italiana, Nadir un poco lavora, e un poco no, ha diciotto anni, poi ci sono io e i piccolini: Rashid e Fatima.
La sola fortuna che abbiamo è essere belli, ed avere una madre eccezionale, ma il resto è pura merda. Perché lei mica lo ha mai capito che il suo zelo nel lavorare vuol dire non essere mai in casa, e così siamo cresciuti un poco come gatti randagi, qualcuno ha preso vie giuste, qualcuno intermedie, io ho preso la via peggiore.
E dire che assieme a Rashid sono il più bello dei figli, sono alto 175 cm, peso 65 kg, pelle appena olivastra, perfetta e liscia, viso quasi da ragazza da tanto è delicato, labbra carnose, capelli neri, occhi verdi, gran sorriso.
E niente innocenza, a farmi il culo, per primo, è stato Roy, anni fa, ero davvero innocente e manco ancora pensavo al sesso.
Si, furono lui e tre suoi amici, loro erano fuori come dei cammelli, mamma era via, era già uscita per pulire condominii .
Io ero lì, dormivo nudo, tutto solo, Nadir, Mohammad e il piccolo Rashid, che al tempo aveva 6 anni, , con cui dividevo la stanza, oltre che con Roy, erano in Marocco.
Roy e i suoi amici mi hanno svegliato, e hanno iniziato a prendermi in giro, a dire che sembravo una bella bambina, a toccarmi, poi mi hanno immobilizzato, io urlavo, ma Roy aveva chiuso a chiave la stanza nostra ed anche quella di mamma dove dormiva anche la sorellina, maschi in una camera, e loro l'altra.. .
Poi Roy mi ha afferrato i capelli e mentre mi immobilizzavano si sono presi tutto..
Da quel giorno, nel silenzio dei miei fratelli maggiori , io avevo perso ogni dignità per tutti loro.
Ero un frocetto che si era fatto violentare perché aveva eccitato il fratellone ed i suoi amici..
Quindi praticamente ero una sorta di paria a casa mia e spesso mi insultavano chiamandomi Zamel, che in arabo è quello che lo prende in culo, l’offesa peggiore.
Mamma che lavorava come un treno, anche per finir di pagare la bella casa che aveva comprato in Marocco, mica si accorse di niente.
Cadeva così assonnata dopo cena che neanche sentiva quel che capitava, e manco pensava che potesse accadere, probabilmente.
E così io ho iniziato a bighellonare da solo, e, visto che Roy mi aveva inculato altre volte, lasciai che anche altri lo facessero.
In breve finii con l’odiarmi del tutto, e iniziai a voler smettere di pensare, a 13 anni scarsi conobbi l’eroina, al principio solo raramente, per via dei soldi, poi compresi che bastava poco per guadagnarli, bastava darlo via a quelli che a cui piacciono giovani..
Insomma, compresi che forse Roy aveva visto prima di me quale fosse la mia natura, una natura incompatibile con tutto l’insieme di valori in cui lui era cresciuto, e che per me, venuto su in Marocco, ma cresciuto anche in Italia erano valori a metà.
Certo lo specchio mi rimandava un’immagine appetibile, tipo Aladino di Disney, ma anche più carino, è il resto che di carino ha ben poco.
Una sera, tornando al “lavoro” dopo una marchetta, vidi Roy, che batteva. Chiesi al cliente di portarmi altrove, e così lo evitai.
Lo affrontai il giorno successivo, e, con tutta la freddezza di cui ero capace, gli dissi che il mondo era pieno di stronzi che avrebbero pagato bene per guardare due fratelli che scopano, lo aveva fatto, quasi in segreto, al riparo delle mura di casa, bene, allora poteva farlo anche altrove, e si divideva in parti uguali.
Gli feci più male che se lo avessi accoltellato. Ma non poteva tirarsi indietro, questione di orgoglio, ma, nel contempo, facendolo avrebbe ammesso al mondo, o almeno a degli estranei, quello che lui era.
La prima volta fu per un signore anzianotto e spiacevole alla vista, pagò davvero bene per vedere Roy che mi scopava e poi farlo venire lui con un pompino veloce.
Ammetto che, se non fosse il bastardo che è ,Roy lo apprezzerei: è alto 180 cm circa, corpo allenato, muscoloso, pelle più scura della mia, moro, occhi neri, nerchia da 22 cm, insomma, niente male.
E siccome era uno spettacolo a pagamento, ci misi il mio meglio, e il mio meglio era tanto, pure per Roy, che perse ogni inibizione e si comportò come uno stallone da porno film, bocca, culo, alla missionaria, alla pecorina, in piedi, baci in bocca, leccate, e poi si intromise il cliente, anche lui voleva toccare, essere succhiato, succhiare, Roy mi fece venire, poi venne lui, lo rieccitai, e allora sesso da bestia, da maschio già soddisfatto che scopa e resiste all’infinito.
E poi mentre io mi toccavo e gemevo, venne copiosamente nella bocca del signore anzianotto, nella bocca e sulla faccia. Trattenni il riso guardando lo sperma di mio fratello che finiva su quei capelli mal tinti, con effetto rossiccio.
Il tipo, però, volle anche fare foto, e così Roy, immortalato nel suo fulgore di giovane maschio arabo, emergeva come un miserabile prostituto che, per soldi, viola ogni regola, io quello lo ero già, e da parecchio, non per colpa mia, però.
Da quella volta, se Roy non trovava figa, così diceva lui, ma gli capitava troppo spesso, scopava me e così io e lui iniziammo a scopare con regolarità, almeno due volte a settimana, e almeno una volta , spesso di più, saltava fuori qualcuno che voleva veder girare la medesima giostra incestuosa a pagamento.
Roy diceva che adesso i conti erano in pari, e la ritrovata familiarità mi ripristinò, non so perché, anche agli occhi dei fratelli intermedi fra me e lui. Il danno però c’era, mica ricuci un velo rotto, come l’imene anche l’animo se lo laceri non lo ricuci, salvo avere un mucchio di soldi ed andare in terapia.
Poi, come ho detto, ci fu la sera che Roy interruppe me e Sirio .
Quella notte, dopo che eravamo rincasati di fretta da un viale di prostituti, Roy ed io sapemmo della morte di babbo, in Marocco.
Nonostante ogni sforzo di Ahmed per farlo smettere, lui aveva continuato a bere alcool clandestino, adulterato con chissà cosa.
E quindi la cirrosi epatica se lo portò via, ad assisterlo uno solo dei suoi figli, ma almeno non è morto da solo.
In compenso, visto che era stato l’unico a mostrami solidarietà, forse perché anche lui aveva qualcosa di sbagliato, ero rimasto solo pure io, coi medesimi problemi suoi di dipendenza, e la sensazione che rischiavo di fare una fine anche peggiore. Grazie a dio avevo qualche amico.
Sirio lo avevo conosciuto tramite Mattia
E, a sua volta, settimane prima, avevo conosciuto Mattia mentre comprava da Assad, che poi mica si chiama Assad, usa il nome perché c’è un Assad che ha un bel giro, e quindi gli copia l’insegna, diciamo così.
Ci feci subito amicizia, entrambi giovani, tutti e due tossici, e nessuno dei due tecnicamente bianco. Certo lui aveva il babbo italiano e pure il passaporto, io no. Ma chi ci guardava vedeva solo due non bianchi.
E così inizia a frequentare la sua compagnia, evitavo di parlare di casa e dei miei, anche perché per quanto loro fossero strane le loro famiglie le mie le batteva tutte.
Non dissi a Mattia che mi prostituivo, ma incontrai Sirio, che faceva la stessa cosa, lo avevo notato una sera in strada e lo avevo visto anche tornare, ma gli avevo parlato solo dopo, per via di Mattia e della compagnia..
Ecco Sirio mi piace davvero, lui sì che è sveglio, acuto, ed è sprecato a farsi, ed è troppo bello, e sostanzialmente puro d’animo, per vendersi.
Quello schifo va bene per chi è come me.
Era una sorta di nostro segreto di Pulcinella, e poi anche Mattia si mise a prostituirsi, sempre per la roba.
Al principio eravamo solo nei tre, del gruppo, poi iniziarono una serie di eventi che cambiarono quasi tutto.
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