Culo marmoreo da scopare

Salve a tutti, sono contento che il mio primo racconto "La prima volta in palestra" vi sia piaciuto. Perciò vi svelerò cosa accadde dopo...
Subito dopo quella stupenda esperienza con quel sogno di ragazzo, usciti dalla palestra ci scambiammo i numeri di telefono. Questa sua richiesta mi sorprese, Daniel, così lo chiameremo, sembrava un tipo molto poco espansivo. È vero, mi aveva scopato senza conoscermi, ma l'istinto sessuale è ben altra cosa a una corrispondenza telefonica. Il mio stupore, credetemi quel giorno era il mio sentimento preferito, non gli rimase indifferente.
"Ti dispiace?" Mi chiese.
"No, tutt'altro... Mi piacerebbe conoscerti più in fondo".
Potevo risparmiarmelo sto doppio senso del cazzo! Questo pensai mentre tornavo a casa a chiappe larghe.
E lo ripensai ancora nei giorni a seguire, aspettando che mi chiamasse o aspettandomi di vederlo in palestra.
Niente.
Ma a volte il destino aiuta i "rotti in culo" ;)
Camminando per l'università , eccolo seduto su una panchina , a parlare con i suoi amici e con ... A me sembrava tanto essere la sua ragazza quella! La teneva stretta a se , con quelle sue braccia possenti e le sue mani grandi. Non so bene descrivere quello che mi passò per la testa, un misto di delusione , tristezza ma anche rabbia. Gli passai davanti, mi guardò, lo guardai . Tornai a casa e decisi di prendere a pugni il mio materasso.
Il giorno dopo passai per quello stesso posto , sperando di rivederlo. Era solo.
"Non mi hai chiamato" gli dissi come prima cosa .
"Ciao, beh ecco vedi , vorrei spiegarti che ... Vabbé qui non possiamo parlare , ci vediamo alle 6 qui".
Alle 6 ero li, mi fece cenno di seguirlo. Arrivammo davanti un cancello , lo aprì ed entrammo nel cortile , capii che quella fosse casa sua.
"Senti, non so cosa mi è preso l'altro giorno, ho perso la testa. Avevo litigato con la mia ragazza, e ora invece siamo di nuovo insieme. Non deve saperlo nessuno, non ci sarà più nulla . Cambierò anche palestra" disse tutto di un fiato.
"Beh a dire da come ti comportavi, non mi sembra ti dispiacesse. Comunque sei proprio uno stronzo, torna pure da quella ,scommetto che è perché ti fa pompini meglio dei miei" risposi sopraffatto dall'ira.
"Come cazzo ti permetti ? Vaffanculo sei un frocio di merda."rispose Daniel.
"Io sarò pure frocio, ma a te fare pompini a ingoio piace e come ", ribattei.
SBAM!
Un bel gancio dritto in faccia. Accecato dal dolore, ma ancor di più dall'ira risposi con un pugno che lo ferì molto di più nell'orgoglio che non fisicamente, visto la differenza di stazza.
Poi manate e movimenti consulti, finché mi afferra con le sue braccia e mi da un bacio. Un bacio violento, passionale, lungo ed intenso. Mi spinge dentro casa, ovviamente deserta.
Incomincia a tastarmi il culo con forza e convinzione, sapevo ciò che voleva. Poi ci strappiamo letteralmente i vestiti via con violenza , e rimaniamo nudi. Posso di nuovo contemplare il suo corpo perfetto, così maschio, con il cazzo in tiro . Mi avventai su di esso ed iniziai ad assaporarlo in tutta la sua lunghezza, laccando l'asta dalla base alla cappella enorme e rossa. Poi inizia a succhiargielo , ad andare su e giù mentre ansimava di piacere ad alta voce . Mentre l'altra volta in palestra nessuno si doveva accorgere di noi, ora potevamo lasciarci andare ai versi e alle urla più selvagge. E le sue urla mi eccitavano parecchio.
Poi mi prese e mi condusse nella sua camera, mi sdraiò sul suo letto e si mise in ginocchio per restituirmi il favore. Mi fece un bocchino da paura, ancora più intenso dell'altra volta. Si prendeva il mio arnese e se lo infilava tutto in gola e pompava come una troia. Poi prese a succhiarmi le palle, mentre la sua manona mi faceva un sega con movimenti che mi facevano godere come una puttana con 2 cazzi in bocca.
Poi si mise a lavorare con il mio buchetto, leccandomelo e infilandoci le sue dita per preparare la strada al suo trapano. Incominciò a premere la sua enorme cappella sul buchetto, finché non vi penetrò e cominciò a lavorare di fianchi. Si alzò in piedi cosicché io, con le gambe all'aria potei poggiarmi con i piedi che lui teneva per le caviglie sui suoi pettorali gonfi e definiti, mentre mi scopava con forza. Andò avanti per molto, mentre urlava come un disgraziato cose del tipo" ah si, mi piace, sei la mia puttana, ti sfondo il culo ". Poi all' improvviso sentii invadermi i visceri di un liquido caldo e piacevole,era venuto dentro di me.
Ciò mi fece arrapare da paura e appena me lo tolse dal culo, gli pulii il cazzo dalla sborra che gli era rimasta. Mentre pompavo quel cazzone, che non tarò a diventare rigido di nuovo, cercai di farmi strada verso il suo di buco.
Lui cercava di levare le mie mani ma poi, quando incominciai a leccare sotto le palle fino al buchetto, ecco che ogni sua difesa cadde.
"Oh si scopami il culo" urlava.
Iniziai a farmi strada con le dita, mentre lui mugolava un po' di piacere e un po' di dolore. Temendo che cambiasse idea, cercai subito di fare entrare la mia cappella enorme nel suo buchetto. Appena fui dentro, incominciò ad urlare :"ahi esci, esci ,basta! Cazzo basta!".
Troppo tardi , volevo scoparmelo a tutti i costi . Così iniziai ad andare avanti ed indietro, spronato da quel figo a pecorina con delle chiappe marmoree. La sensazione che provavo era pura goduria. Dopo pochi minuti continuò ad urlare, ma dal piacere. Dopo una stupenda chiavata, mi accorgo di stare per venire. Ma decido di fargli un regalo, glielo tolgo da dentro il culo e glielo sbatto in bocca. Non fa in tempo ad iniziare a pompare che fiotti di sperma invadono la sua bocca. "Che ti dicevo che ti piaceva ingoiare.? " dissi io maliziosamente.
Rimanemmo per qualche ora nel letto, a baciarci e a stuzzicarci i cazzi, poi me ne andai. Prima di lasciarci mi disse: " stavolta ti chiamo, te lo prometto" . Posso assicuravi che lo fece. Se non credete a me , il mio orifizio anale può raccontarvene di cose...