Gay & Bisex

Il vicino


di Strong91
08.02.2020    |    1.221    |    0 7.8
"Un bacio selvaggio, deciso, insomma un bacio di chi non ha tempo da perdere..."
Dopo la mia prima esperienza non riuscivo più a capire cosa volessi dalla vita: mi piaceva il sesso con le donne ma mi mancava qualcosa e qualcosa era un bel cazzo da poter succhiare probabilmente.

Ovviamente come tutti noi, anch‘io iniziai a farmi paranoie sull‘ essere gay, su quello che avrebbero pensato i miei amici e, naturalmente, la mia famiglia. Cosa sarebbe successo una volta accettata la mia Natura?

Mille erano le mie paranoie ma allo stesso tempo il desiderio di cazzo aumentava di giorno in giorno.

Ancora una volta mi rifugiai nella mia camera: una stanza piccola ma fatta di segreti e desideri a chiunque oscuri. Proprio lì decisi nuovamente di connettermi su internet e riaccendere al mio profilo segreto (anonimo91 - che fantasia!) per cercare qualcuno disposto a del sano sesso senza troppe paranoie.

Girovagando sul sito vidi un contatto che attirò la mia attenzione: non era il nome, ne quello che scriveva, bensì la distanza - poco piu di 50m.
Panico. Chi poteva essere? E se mi avessero scoperto? Paranoie su paranoie ma il rischio mi eccitava (ed eccita tutt‘ora).

„Ciao. Sembri essere molto vicino.. cosa cerchi?“ scrissi.
„Ho una fidanzata e sto per sposarmi, mi piace succhiare il cazzo ma non potrò mai dichiararmi nella vita“
Pensai subito che sarebbe stato l’incontro perfetto:lui aveva da perdere molto più di me quindi non avrei mai e poi mai rischiato problematiche inutili.

Iniziammo a parlare e la conversazione si fece subito hot: voleva davvero il cazzò e che anche se ero più giovane di lui non aveva nessun tipo di problema a farsi scopare la gola.

Si, ma dove? Io vivevo ai tempi con i miei genitori e lui conviveva con la sua compagna. Scrivendo e avendo già sborrato al sol pensiero di poter avere di nuovo un uomo tutto per me ci demmo appuntamento nel suo garage.

Vivevo in una zona residenziale della mia città e ogni famiglia ha il suo garage sotterraneo. Sono più o meno 6 palazzine ognuna con 10 appartamenti quindi la paura di essere visto fu comunque tanta.

Ci saremmo visti alle 22. io quindicenne non ebbi chissà quali problemi ad uscire di casa, i miei genitori si sono sempre fidati e sapevano che non ero una testa calda. Mi recai nel suo garage, mi chiese di non accendere la luce entrando e recarmi al penultimo garage sulla sinistra. la cosa mi eccitò parecchio e ancora oggi adoro incontri al buio.

Vidi una sagoma venirmi incontro: alto, spalle larghe, profumo di maschio.

Senza neanche salutarmi mi sbattè al muro in maniera violenta emi mise la lingua in gola. Un bacio selvaggio, deciso, insomma un bacio di chi non ha tempo da perdere. Mi trascinò all‘interno del suo garage e Mi slasciò i pantaloni iniziando a farmi una sega per poi scendere e mettersi il cazzo in gola.

Avevo già ricevuto pompini ma da uomini non ero abituato. La sua barba pungeva il mio pube per ben rasato e la sua lingua era così morbida e veloce che mi stava facendo impazzire. Succhiò con foga fino a farmi sborrare nella sua bocca.

Sputò il tutto e si rialzò, abbiamo finito pensai. Invece no: mi prese dai capelli e mi disse:
„Su ragazzino, ora tocca a te“
In maniera brusca mi costrinse ad andare in ginocchio, la cosa avrebbe dovuto infastidirmi, i patti erano altri, ma il suo cazzo era bello, lungo il giusto ma soprattutto tozzo. Lo presi in bocca e iniziai a succhiarlo, lui iniziò a guidare la mia testa, aveva probabilmente capito la mia poca esperienza ma non sembrava dispiacergli.

Iniziò a scoparmi la bocca con foga, forza ed impegno fino a scaricare la sua sborra calda in gola impedendomi di sputarla.
„Devi bere cagna, la mia non va sprecata, sappilo“
Aveva un sapore strano, ma che non mi dispiaceva.

Rialzandomi mi guardò e mi disse:
„La mia donna non mi da il culo, fatti scopare“
„No“ risposi
La sua prepotenza iniziava a preoccuparmi ma lui se ne infischiò e mi giro di forza
„Credi che io accetti un no da una cagnetta vogliosa, ti faccio vedere io“
Si sputò sulla mano e iniziò a lubrificarsi il cazzo. Io cercai di liberarmi ma la sua era una presa forte e decisa, era decisamente più forte di me e senza un po‘ di tatto mi impalò provocandomi un doloro allucinante!
„Ahia, coglione, smettila, mi fai male“
„Che culetto stretto, non me hai mai preso di così grossi eh? Si urla tanto non ti sente nessuno qui. Sono L unico ad avere un posto auto, gli altri garage sono tutti vuoti, si urla“
Il suo essere deciso come la sua voce calda, affannata e maschia mi eccitò ed iniziai a segarmi per sborrare contro la parete poco dopo.
„Aaaaah“ urlò regalandomi 5/6 schizzi di sborra.

Si staccò e senza dire una parola si rivesti, si accese una sigaretta e mi disse:
„mercoledì prossimo, stessa ora stesso posto, non farti aspettare“

Ed io non mi feci mai aspettare, nessun mercoledì di quel lontano 2006.



Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 7.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il vicino :

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni