Gay & Bisex
La femminuccia del reparto - 1° capitolo

05.01.2023 |
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"Visto l'orario, chiedo se invece del caffè promesso non preferisse bere una birretta fresca facendomi compagnia e ovviamente accetta di buon grado..."
Ciao a tutti, questo racconto combina elementi reali con nomi e situazioni di fantasia.È il mio primo racconto, quindi spero sia una lettura piacevole e spero di accendere fantasie nella mente di chi lo legge come accade analogamente a me quando leggo racconti su questo sito.
Questa prima parte sarà una breve presentazione della situazione di cui si verrà a parlare nei capitoli successivi, quindi non troverete enorme contenuto erotico, ma è un prologo necessario da fare per capire bene il susseguirsi degli eventi di cui vi scriverò poi... per questo vi chiedo di aspettare pazientemente le parti successive.
Buona lettura.
Ciao, sono Raffaele, 30 anni, fidanzato con Debora, 24 anni, ragazza con curve deliziose e occhi azzurri di ghiaccio. Ragazza molto semplice ma che allo stesso tempo trasuda, almeno ai miei occhi, una grande carica erotica. Non per questo però mi considero etero... infatti, ho sempre avuto un'attrazione sessuale segreta per l'organo maschile e infatti è da quando avevo circa 12 anni che mi masturbo parecchio fantasticando su di esso. E sul suo nettare che stuzzica in me le più grandi fantasie erotiche.
Quindi, anche se nella pratica sono etero (infatti non ho mai avuto rapporti con altri uomini), mi considero in realtà bisex passivo. Mi eccita tremendamente pensarmi a disposizione di uno o più piselli, essere soltanto l'oggetto necessario a farli godere, essere trattato unicamente come la troietta di maschioni che mi usano come un semplicissimo svuotapalle.
Mi piacerebbe essere tutti i giorni in ginocchio a succhiare un bel cazzo e guardare il mio maschio dritto negli occhi mentre lo faccio, sentirlo parlarmi sporco, darmi della troia e farmi schizzare tutto il suo piacere sul volto e sui capelli, per poi raccoglierlo col suo palo ancora barzotto e portarmelo alle labbra per ingoiarlo. Credo che lo sperma sul volto sia la cosa più eccitante che ci sia nel campo della sfera sessuale.
E ovviamente mi piacerebbe anche travestirmi come una vera donna e sentirmi in tutto e per tutto femmina in lingerie e abiti ultra sexy.
Ma tutto ciò non è mai avvenuto, un po' perché non ho mai avuto il coraggio di fare questo passo e un po' perché non mi si è mai presentata l'occasione giusta.
Tornando però alla mia vita, da circa 3 mesi sono andato a convivere con la mia compagna in un piccolo appartamento ma grazioso, con una camera da letto soppalcata che affaccia sul salotto (molto particolare).
Lavoro in una fabbrica da qualche anno e, grazie alla mia attitudine e impegno, sono diventato da circa un anno capo del reparto di cui faccio parte. Sono ora responsabile di 13 persone. Fra queste una è Michele, che casualmente è stato compagno di classe ai tempi del liceo della mia ragazza (tant'è che hanno la stessa età) e quindi si conoscono abbastanza bene. Gli ho promesso più volte che lo avrei invitato a vedere casa mia una volta sistemata, quando ci fosse stata anche Debora, ma vista la difficoltà a incastrare orari e situazioni tutto ciò non è mai accaduto.
L'occasione si è però presentata qualche settimana fa... Il destino ha voluto che avessi l'auto dal meccanico per un piccolo guasto ma bloccante, portandomi a chiedere a Michele uno strappo a casa, dato che Debora si trovava al lavoro e non sarebbe rientrata prima di sera (faceva il secondo turno).
Era metà ottobre circa, 5 del pomeriggio. Una volta arrivati sotto casa, ho proposto a Michele di salire a bere un caffè così da mostrargli finalmente l'appartamento in cui vivo e lui ha accettato senza alcun problema. Negli anni di lavoro si è creato un rapporto di buona amicizia tra di noi, quindi in tutto ciò nessuno vedeva qualcosa di male.
Saliamo e gli faccio un tour dell'appartamento, apprezza e una volta mostrata tutta l'abitazione ci sediamo al tavolo della cucina per bere qualcosa. Visto l'orario, chiedo se invece del caffè promesso non preferisse bere una birretta fresca facendomi compagnia e ovviamente accetta di buon grado. E, come spesso accade in questi casi, da 1 birra sono diventate 5 o 6 e entrambi iniziamo a sentirci un po' alticci, mentre parliamo di tutto ciò che ci viene in mente. E chiaramente non poteva mancare il sesso!
Sapevo che lui da mesi si era lasciato con la sua compagna dopo una relazione che durava dai tempi del liceo, e tra una parola e l'altra mi ha confessato di sentire il peso dell'astinenza dal sesso. Ora, non so se sia stata la mia enorme e segreta fame di cazzo abbinata alle condizioni in cui mi avevano portato i litri di birra che avevo in corpo e al fatto di essere soli in casa mia, ma ho avuto la malsana e spudorata idea di chiedergli se potevo essergli d'aiuto in qualche modo a soddisfare le sue voglie!
Pensateci bene: io, suo capo, 6 anni in più di lui e fidanzato con una ragazza con cui andava a scuola e che quindi conosce abbastanza bene, nella stessa casa in cui dormo con lei, gli chiedo se posso fare qualcosa per soddisfare le sue pulsioni! Tutto ciò è ovviamente assurdo, ma forse il mio subconscio ha letto, in questa situazione, l'occasione giusta per soddisfare finalmente le mie voglie da donna, le mie fantasie da troietta. Inoltre, sono pur sempre il suo capo e la mia mente attanagliata avrà pensato che poteva voler dire dare per avere: io gli do vita abbastanza facile sul lavoro, in cambio lui mi dà l'oggetto dei miei desideri oltre che assoluto silenzio sulla faccenda.
Ripeto, è innegabilmente una proposta surreale da fare così dal nulla, me ne rendo conto per primo, ma, nella speranza che anche lui fosse abbastanza accecato dal goccio di troppo bevuto e dalla sua voglia di svuotarsi, non ho esitato a buttarmi.
Lui rimane assolutamente ammutolito, fissandomi in maniera piuttosto imbarazzata, fingendo forse di non capire di cosa parlassi. Ma poi mi sorride, continuando a fissarmi negli occhi (forse in modo perverso, ma me ne sarei reso conto solo dopo) ed è lì che capisco di aver fatto centro, almeno questo è ciò che pensavo...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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