Gay & Bisex
La mia rinascita (seconda parte)
di fresbee66
14.07.2023 |
2.958 |
4
"C’erano tanti orsi anche più grossi di me e nonostante il mio abbigliamento non mi sentivo a disagio, anzi mi stavo divertendo da matti come non mi capitava..."
La gentilezza del gestore e degli addetti mi fa sentire e mio agio (garantisco che non l’avrei mai creduto) e dopo l’accesso mi reco all’armadietto dove devo depositare i vestiti e rimanere nudo in mezzo agli altri come non mi accadeva dai tempi del militare, oltre a sneakers e calzini (che servono per portarsi i preservativi potevo tenere una maglietta ma anche visto il caldo ho deciso di non mettere nemmeno quella.Scendo nel giardino dove ci sono i passivi, le “vacche”: una ventina di ragazzi e uomini con un cappuccio in testa per non essere riconoscibili (il cappuccio ha un buco per la bocca dove infilare il cazzo per farsi spompinare.
A questo punto credo sia doveroso precisare qualche regola per chi non conosce il gioco: le “vacche” sono a completa disposizione dei tori che possono far loro quello che vogliono (eccetto comportamenti estremi).
Si può farselo succhiare o inculare in qualunque posizione e il toro può sbocchinare e/o leccare il culo alla vacca.
Tra i tori e tra le vacche non può esserci interazione.
Pensavo di stare un po’ a guardare per capire il funzionamento ma, come mi aveva preannunciato Francesco, mi sono buttato quasi subito e ho infilato il cazzo nella prima bocca che mi è capitata a tiro traendone un discreto piacere vito che il tipo era piuttosto bravo.
Cambio bocca e cambio tecnica di pompino anche se devo dire che il primo mi sembrava più bravo.
L’appetito vien mangiando e non vuoi metterlo nel culo a qualcuno?
Scelgo un ragazzo che mi piace, lo metto a pecore poi mi inginocchio e comincio una bella lappata al buchetto per lubrificarlo con mugolii di gradimento quindi indosso il preservativo e gli butto il cazzo in culo anche se non voglio pomparlo troppo per non venire subito.
Mi giro e arrivo con il cazzo davanti alla bocca del ragazzo a fianco che lo imbocca all’istante dimostrandosi anche piuttosto bravo.
Anche da questo devo uscire per evitare di venire: ne ho ancora parecchi da provare e vedo che arriva un ritardatario che sembra un bel ragazzo alto e snello quindi in 3 o 4 ci avviciniamo, lo prendiamo 2 a 2 (uno in bocca e uno in culo) e da come si agita sembra che non gli dispiaccia il trattamento.
Passo avanti e mi riposo un momento sempre menandomi il cazzo per tenerlo pronto all’uso fino a che non ho riconosciuto Francesco: anche se incappucciato ha un tatuaggio inconfondibile, finalmente avevo il suo cazzone a disposizione così l’ho succhiato per qualche minuto poi l’ho fatto mettere a pecora e mentre si aspettava il mio cazzo in culo, sorpresa, ho cominciato a leccarlo perché era appena stato preso da un ragazzo che lo aveva bello grosso anche lui e lo aveva inculato forte e quindi ero convinto che fare “riposare il buchetto” potesse essergli gradito poi mi sembrava che nessuno glielo avesse fatto.
Da come mugolava durante il mio trattamento credo abbia gradito.
Non so quanto tempo abbia passato a succhiare e farmi succhiare, a leccare culi e a inculare fino a che non hanno dato il fine giochi. Finito il tutto mentre ci preparavamo ad uscire Francesco mi ha trascinato in bagno e ha voluto che anche il mio cazzo assaggiasse il suo culo e così ci siamo fatti una sveltina e siamo tornati alla macchina.
Io ero già soddisfatto e frastornato dall’aver fatto un simile passo: non ero mai andato oltre una scopata con qualche ragazzo che avevo faticosamente
“convinto” ad incontrarmi ed ora avevo passato due ore nudo in mezzo a persone che prima mi sarei vergognato anche solo a guardare negli occhi.
E tutto questo grazie a Francesco che non ringrazierò mai abbastanza, anche se il bello doveva ancora venire.
Per inciso dico che il bello doveva ancora venire non nel senso del sesso in quanto ne avevo praticato parecchio, quello in arrivo era un terremoto dentro la mia testa, uno sconvolgimento delle stupide sensazioni che mi accompagnano da tanti anni.
Ma torniamo a noi: appena saliti in auto mi ha detto: “al village”, così siamo tornati e l’atmosfera era cambiata: una marea di persone, due discoteche piene di gente che ballava: coppie etero, coppie gay, ragazze e ragazzi che ballavano tutti insieme solo per godere della musica ciascuno concentrato sul proprio divertimento e forse su quello del partner, senza nessuno che giudicasse nessuno.
C’erano tanti orsi anche più grossi di me e nonostante il mio abbigliamento non mi sentivo a disagio, anzi mi stavo divertendo da matti come non mi capitava da tempo e mi sono lasciato convincere a prendere un cocktail (io che di norma non bevo alcolici).
Francesco mi accompagnava e mi faceva notare le dinamiche della festa che io non riuscivo ad identificare.
Ho visto orsi e giovanotti stupendi, alcune drag queen e magnifici ragazzi in abiti femminili che non avrebbero sfigurato su qualche passerella di moda.
Stavo osservando quello che il mio compagno della serata mi stava mostrando e d’un tratto mi ha messo una mano dietro la nuca, ha dolcemente fatto avvicinare le mie labbra alle sue e si ci siamo baciati lì in mezzo a tutti senza pensare a nulla e fregandomene del mondo intero: occhi chiusi, labbra a contatto e lingue che si attorcigliavano l’una con l’altra e, in quel momento ho toccato il cielo con un dito, non per il bacio in se ma per quello che rappresentava: avevo detto al mondo che mi piacciono i ragazzi.
Cosa avevo fatto?
Avevo baciato un ragazzo in mezzo alla folla e non provavo vergogna, 50 anni di pregiudizi e inutile ansia dimenticati in un attimo e un senso di leggerezza in cui mi sembrava di volare.
Ha capito che ormai ero lanciato e mi ha baciato ancora e ancora, credo per farmi sciogliere anche se in cuor mio spero che un poco gli sia anche piaciuto.
Dopo non so quanto tempo abbiamo incontrato un ragazzo che era alla monta e mi ricordavo per il suo grosso cazzo che sapeva anche usare molto bene e credo che il culetto di Francesco lo sappia meglio ancora.
Abbiamo fatto un giretto alla discoteca ad ascoltare musica visto che era il momento anni 80 e 90 (la mia preferita) cantando e ballando si sono fatte le 3 per cui abbiamo deciso di fare ritorno non prima di aver ricondotto all’hotel il ragazzo dal cazzo grosso e un altro amico di Francesco che erano a piedi.
Il mio programma era quello di partire poi fermami in un parcheggio dell’autostrada per ringraziare Francesco facendogli un bel pompino (visto che ha anche un bellissimo cazzo e che secondo me non era ancora venuto) ma i miei piani sono stati mandati a monte perché si è addormentato subito, non appena imboccata l’autostrada e non si è svegliato nemmeno all’arrivo così l’ho lasciato dormire davanti casa sua ancora per un’ora, in macchina con me che me lo rimiravo e poi gli ho chiesto di lasciarmi andare per fare le due ore di viaggio che mi separano da lui.
Ripensandoci è stata una esperienza traumatica in cui mi sono almeno in parte affrancato da un torpore in cui mi trovavo nascondendomi a tutti.
Ora non credo riuscirò a fare coming out ma almeno avrò il coraggio di partecipare a qualche festa e finalmente divertirmi spensieratamente come non ho mai fatto e se Francesco lo vorrà potremo andare qualche altra volta insieme.
È stata una giornata meravigliosa in cui la mia vita ha fatto un passo avanti e che mi è stata donata da un ragazzo ancora più meraviglioso e mi lascia solo un rammarico di non averlo ringraziato come mi sarebbe piaciuto ma mi ha promesso che avremo altre occasioni ed io sono già in trepida attesa di un messaggio di invito da parte sua e garantito che la mia risposta affermativa non mancherà.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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